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Premio Nobel per la pace 2020 al World Food Programme

Il Premio Nobel per la pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme.

Premio Nobel per la pace 2020 al World Food Programme

Il Premio Nobel per la Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme (WFP), il programma dell’agenzia ONU scelto tra le 318 candidature presentate quest’anno, 211 persone e 107 organizzazioni. La scelta è ricaduta sul programma alimentare internazionale per gli sforzi compiuti per combattere la fame nel mondo.

L’Agenzia dell’Onu per la solidarietà internazionale nella lotta contro la fame è stata infatti premiata, usando le parole di chi ha annunciato questa scelta, “per i suoi sforzi nel combattere la fame, per il suo contributo nel migliorare le condizioni per la pace nelle aree colpite da conflitti e per aver agito come una forza trainante negli sforzi per prevenire l’uso della fame come un’arma nella guerra e nel conflitto“.

Cos’è il World Food Programme

Il World Food Programme è la più grande organizzazione umanitaria che esiste nel mondo che ogni giorno si adopera per sconfiggere la fame, promuovendo anche la sicurezza alimentare. Il Programma alimentare mondiale si occupa di assistenza alimentare e coinvolge una media di 100 milioni di persone in 78 paesi del mondo.

L’organizzazione aiuta le persone che non riescono a trovare o produrre cibo per se o per le famiglie a sostentarsi. La sede ufficiale è a Roma, mentre gli uffici sono sparsi nel mondo. È stato fondato nel 1961, grazie alla volontà dell’allora direttore del programma di aiuto alimentare degli Stati Uniti d’America George McGovern di creare un programma di distribuzione alimentare. Il programma è stato costituito dalla FAO e dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per tre anni su base sperimentale nel 1962. Ed è stato ratificato tre anni dopo.

Il Nobel per la pace segue quello per la medicina ai dottori Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice, per la fisica ai ricercatori Roger Penrose, Reinhard Genzel e Andrea Ghez, per la chimica alle ricercatrici Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna, per la letteratura alla scrittrice Louise Glück. In attesa lunedì di conoscere il vincitore del Premio Nobel 2020 per l’economia.

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