Benessereblog Alimentazione Dieta sana Dieta e fast food: i trucchi per mangiare sano anche nel regno del cibo ipercalorico

Dieta e fast food: i trucchi per mangiare sano anche nel regno del cibo ipercalorico

Si può mangiare in modo sano ed equilibrato anche al fast food? La risposta è certamente sì. Basta seguire alcune regole auree

Dieta e fast food: i trucchi per mangiare sano anche nel regno del cibo ipercalorico

Il fast food è certamente uno dei luoghi “pericolosi” per la dieta, quelli che il nostro nutrizionista metterebbe subito nella lista nera delle cucine da evitare. Pena: il naufragare di silhouette e salute. Eppure il tempio del cibo ipercalorico può riservarci qualche inattesa sorpresa.

Posto che se stiamo seguendo un regime alimentare restrittivo è preferibile limitare pranzi e cene fuori, soprattutto nei classici locali dove hamburger e patatine fritte sono protagonisti del menù, talvolta può capitare di non poter fare diversamente.

Vuoi perché la pausa pranzo ci costringe a stringere i tempi, vuoi perché siamo in giro con amici e non abbiamo troppo potere decisionale su dove andare a mangiare, può infatti capitare di doverci adeguare alla dittatura della maggioranza. Ma questo non vuol dire mettere da parte la dieta e i suoi buoni propositi.

Dieta e fast food: i trucchi per mangiare sano

McDonald's fast food fa male

Soprattutto negli ultimi anni, i fast food hanno ampliato il proprio menù per venire incontro alle esigenze di tutti, persino dei vegetariani. Questo fa sì che, oltre ai classici panini con carne, formaggio fuso e bacon croccante, oggi si possano trovare cibi più salutari e quindi in linea con una dieta ipocalorica, una senza ingredienti animali e anche una a basso contenuto di grassi.

I trucchi per mangiare sano al fast food:

  • Occhio ai panini – I panini sono in linea di massima da evitare, anche quelli che sembrano più innocui perché con pochi ingredienti. Un burger di pollo dentro due fette di pane bianco non scende sotto le 500Kcal a porzione e si arriva anche a 750Kcal per un panino con burger di carne e bacon croccante. Però diamo un’occhiata ad eventuali panini fatti con pane integrale e verdure, dove la proteina principale è soia, pesce o carne bianca. In genere questi prodotti, salvo uso di salse particolari, sono più light e salutari.
  • Niente frittura né salsine – Ovviamente uno dei pasti meno salutari del fast food è la frittura, non necessariamente ipercalorica, ma senza dubbio ricchissima in grassi. Decisamente troppi per chi è a dieta. Attenzione anche alle salsine, che spesso usiamo per dare sapore agli altri piatti: il ketchup è fonte di zuccheri, la maionese di lipidi. Quindi meglio evitarle.
  • Ben trovate insalate – Le insalate sono il nostro escamotage per salvare la dieta, anche andando al fast food. Una Caesar salad con pollo alla piastra e scaglie di formaggio, pesa circa 200Kcal a porzione e ci permette di fare un pasto ipoglucidico e ipocalorico.
  • Dessert no, macedonia di frutta sì – I dolci dei fast food sono una delizia per gli occhi e per il palato ma, neanche a dirlo, sono zucchero puro e spesso anche fonte di grassi idrogenati. Preferiamo invece frutta fresca o al massimo macedonia (chiediamo comunque se hanno aggiunto zucchero o sciroppi), opzioni decisamente più leggere e salutari.
  • Niente soda, meglio l’acqua – Attenzione anche alle bevande alla spina. La soda, anche quella light, è tutto fuorché salutare e andrebbe evitata durante qualunque tipo di dieta. Molto meglio accompagnare il pasto con la classica bottiglietta d’acqua.

Foto | iStock

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cosa deve e non deve mangiare chi ha l’anemia mediterranea
Malattie

Chi ha l’anemia mediterranea, anche in base alla gravità della patologia del sangue, che è ereditaria e può essere trasmessa ai propri figli, deve prestare massima attenzione agli alimenti ricchi di ferro, per evitare accumuli. Il ferro è presente in alimenti di tipo animale e di tipo vegetale, anche se l’assorbimento è maggiore nei primi rispetto ai secondi e varia anche in base alle condizioni di salute di ogni paziente.