Alti livelli di arsenico nel pane, è allarme a Viterbo
Livelli di arsenico preoccupanti sono stati rinvenuti a Viterbo non solo nel pane, ma anche nell'organismo delle persone. L'allarme si estende anche alle provincie di Roma e di Latina.
Allarme a Viterbo e in altre province del Lazio per la scoperta di alti livelli di arsenico nel pane e in altri prodotti alimentari venduti in zona, con conseguenti quantitativi elevati rinvenuti anche nell’organismo dei viterbesi. Si parla di dosi che sarebbero pari al doppio del resto del paese.
L’allarme sugli alti livelli di arsenico è stato lanciato dall’Istituto Superiore della Sanità, in collaborazione con l’ordine dei medici, dopo lo studio condotto sullo stato di salute dei residenti di 16 comuni della provincia di Viterbo, di 5 comuni della provincia di Latina e Roma.
Dopo aver lanciato a gennaio l’allarme sull’arsenico presente nell’acqua, ecco che questo nuovo monitoraggio ha scoperto che la popolazione del viterbese ha concentrazioni di arsenico che sono più del doppio rispetto al resto della nazione, 200 nanogrammi contro 88. Maggiori concentrazioni sono state riscontrate anche nei bambini.
Le analisi sono state effettuate su campioni di urine e unghie di 269 soggetti sani, con età a partire da un anno e fino a 88. Non solo nel loro organismo sono stati trovati livelli preoccupanti, ma quantitativi oltre ai limiti di legge sono stati rinvenuti anche nei prodotti alimentari.
Il Codacons ha avviato un’azione risarcitoria contro i Ministeri competenti e la Regione Lazio.
I rischi per la salute legati all’arsenico sono elevatissimi, al punto da portare oggi il Codacons a chiedere alle Asl territoriali di intervenire, disponendo la chiusura di quegli esercizi commerciali costretti ad utilizzare acque contaminate per la produzione di alimenti. Le attività come panetterie, ristoranti, bar, pasticcerie, ecc. operanti a Viterbo e nel Lazio non hanno alcuna colpa per la grave situazione così abbiamo deciso di intervenire.
Chi ha subito danni può chiedere il risarcimento tramite il sito della Codacons.
Via | Viterbooggi
Foto | da Flickr di aigle_dore