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Ansia da pandemia: e se fosse anche colpa dello smartphone?

Soffri di ansia da pandemia? La colpa potrebbe essere anche dei dispositivi tecnologici e digitali secondo questo nuovo studio

Ansia da pandemia: e se fosse anche colpa dello smartphone?

E se ad accentuare l’ansia da pandemia fosse anche l’utilizzo eccessivo di smartphone e computer? Ad avanzare questa ipotesi sono gli autori di un nuovo studio presentato in occasione del World Microbe Forum e condotto dai membri della Saint James School of Medicine, i quali hanno osservato che l’utilizzo sempre maggiore di dispositivi digitali è collegato a un maggior stato di ansia, inquietudine e a sintomi più frequenti di disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Per il loro studio, gli autori hanno analizzato le risposte di quasi 300 partecipanti di età compresa fra i 18 e i 28 anni.

La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze che hanno preso parte alla ricerca hanno mostrato sintomi di ansia e depressione da lievi a moderati. Inoltre, poco più del 30% potrebbe soddisfare i criteri per la diagnosi di disturbo da stress post-traumatico.

Ansia da pandemia: colpa (anche) di tablet e smartphone

Analizzando più a fondo i dati è emerso che il tempo trascorso di fronte agli schermi di cellulari, computer, tablet e altri dispositivi è collegato a livelli più elevati di “ansia da pandemia”.

Del resto, questa non è la prima volta che studiosi e ricercatori sottolineano l’esistenza di un legame fra eccessivo utilizzo di devices tecnologici e ansia. Il tempo trascorso in casa, fisicamente lontani dagli amici e dai familiari, ha solo aggravato il problema:

Questo studio evidenzia che la pandemia non ha semplicemente colpito le persone fisicamente, ma emotivamente e mentalmente, con vari gruppi che ne hanno risentito in misura maggiore rispetto ad altri. Questo conferma che c’è un maggiore bisogno di supporto psicologico durante i periodi più disastrosi.

Ancora una volta, gli esperti concordano nel dire che va prestata maggiore attenzione alla salute mentale, anche e soprattutto durante i periodi difficili come quello che stiamo attraversando.

via | Eurekalert
Foto di Jan Vašek da Pixabay

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