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Training autogeno, quando non farlo

Training autogeno, quando non farlo: le controindicazioni ed i soggetti per i quali non è indicato in quanto controproducente.

Training autogeno, quando non farlo

Si parla tanto dei suoi benefici, ma non sempre è positivo: training autogeno, quando non farlo? Già, perché agli esercizi che stanno alla base di tale tecnica sono legate delle controindicazioni, che è bene conoscere per la propria sicurezza personale, indipendentemente da quante volte al giorno lo si faccia.

Training autogeno, significato

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento – sviluppata dallo psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz – che si concentra sulla promozione di sensazioni di calma e rilassamento del corpo al fine di giungere alla riduzione di stress e ansia. La tecnica prevede la pratica quotidiana di sessioni che durano circa 15 minuti, e che si effettuano generalmente al mattino, a pranzo e alla sera.

Training autogeno, quando non farlo

Training autogeno, controindicazioni

Lavorando su alcuni meccanismi psicofisiologici, il training autogeno può essere controindicato per alcuni soggetti. E’ il caso di chi soffre di bradicardia (ovvero battito cardiaco lento o irregolare, in genere al di sotto delle 60 pulsazioni al minuto). In questo caso, il TA non si ritiene indicato per via dell’abbassamento delle tensioni muscolari che comporta. Condizione che esplica effetti sulla frequenza respiratoria e cardiaca. Non dovrebbe sottoporsi a training autogeno anche chi soffre di disturbi psichiatrici dissociativi o di natura psicotica. In tali soggetti potrebbe provocare una sensazione di disagio.

Quando non farlo

Ma veniamo al fulcro della questione, quando non fare training autogeno? Innanzitutto, deve essere considerato come un supporto e non dovrebbe sostituire il proprio piano di trattamento qualora si stia affrontando una psicoterapia o si stiano assumendo farmaci per l’ansia. Se, invece, lo si sta effettuando da solo ma non sta comportando benefici, è il caso di consultare il proprio medico di base o il proprio specialista che sapranno indicarvi la giusta via da seguire. Se alla fine di una sessione di training ci si sente irrequieti o ansiosi, è fortemente consigliato interrompere e consultare un professionista di training autogeno o il proprio medico di ficucia.

Photo | Pixabay

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