Benessereblog Salute Tipi di mal di testa: classificazione per zone, durata, frequenza, intensità del dolore

Tipi di mal di testa: classificazione per zone, durata, frequenza, intensità del dolore

Si fa presto a parlare di mal di testa ed emicrania. Ma quanti tipi esistono?

Tipi di mal di testa: classificazione per zone, durata, frequenza, intensità del dolore

Solitamente si parla in maniera generica di mal di testa, ma il termine medico esatto sarebbe cefalee. Ma anche questo è riduttivo: esistono parecchi tipi di mal di testa, ciascuno con caratteristiche proprie. Prima di andare a vedere i diversi tipi di mal di testa, ricordiamo che le cefalee vengono suddivise in due grosse categorie:

  • cefalee primarie: in questo caso il mal di testa non è legato a nessuna altra patologia, ma è esso stesso la malattia primaria. Le cefalee primarie sono i tipi di mal di testa più frequenti. In questo gruppo annoveriamo le emicranie (con e senza aura), le cefalee di tipo tensivo e le cefalee a grappolo
  • cefalee secondarie: questi mal di testa dipendono da altre malattie in corso, come traumi (sia cranici che cervicali), disturbi vascolari come l’ictus o da patologie intracraniche di natura non vascolare (come ipertensione o ipotensione liquorale)

Andiamo ora a vedere i principali tipi di cefalea primaria, inclusa l’emicrania, con particolare riferimento alle differenze fra tipo di dolore, localizzazione, intensità, durata, frequenza, altri sintomi presenti, prevalenza e possibili fattori scatenanti.

Cefalea primaria: l’emicrania

Queste sono le caratteristiche principali dell’emicrania:

  • tipo di dolore: pulsante
  • localizzazione: metà della testa o del volto
  • intensità: moderata-severa
  • durata: da 3-4 ore a 2-3 giorni
  • frequenza: da pochi episodi all’anno a più episodi a settimana
  • altri sintomi: nausea, vomito, fotofobia, fonofobia, osmofobia. Aura con prevalenti sintomi visivi
  • prevalenza: donne
  • fattori scatenanti: stress, alimenti, bevande, farmaci, variazioni ambientali, alterazioni del sonno, fattori ormonali

A proposito dell’aura, si tratta di un disturbo visivo transitorio, motorio, sensoriale o del linguaggio che precede di poco il mal di testa. A volte l’aura non sfocia nell’emicrania. Tipicamente si ha uno scotoma scintillante (lo si ha a volte anche prima di una crisi epilettica), cioè un’onda di attività intensa delle cellule nervose di una zona ampia della corteccia cerebrale, soprattutto di quella occipitale deputata al controllo della vista, seguita da un’onda di inibizione neuronale diffusa. L’aura solitamente precede l’emicrania e dura 5-15 minuti, raramente dura di più.

Durante la fase di aura non si ha dolore, ma nel campo visivo compare un’alterazione luminosa costituita da linee spezzate o greche, con riflessi scintillanti di colore blu, giallo, rosso, verde o bianco. Solitamente tali linee iniziano centralmente e progrediscono gradualmente fino a invadere tutto il campo visivo, espandendosi o allungandosi. Si affievoliscono poi gradualmente fino a scomparire del tutto nella fase fade-out. A questo punto può arrivare o meno il dolore da emicrania. In caso di assenza di dolore si parla di emicrania acefalgica.

Cefalee primarie: cefalea di tipo tensivo

Ecco le caratteristiche salienti della cefela di tipo tensivo:

  • tipo di dolore: costrittivo
  • localizzazione: cerchio alla testa
  • intensità: lieve-moderato
  • durata: da diversi minuti a 7 giorni
  • frequenza: da pochi episodi l’anno a più episodi a settimana
  • altri sintomi: contrattura muscolare, ansia, depressione
  • prevalenza: donne
  • fattori scatenanti: stress, postura, disturbi mandibolari, abuso di farmaci, ansia, depressione

Cefalee primarie: cefalea a grappolo

Infine queste sono le caratteristiche principali della cefalea a grappolo:

  • tipo di dolore: lancinante
  • localizzazione: area dell’occhio e dello zigomo
  • intensità: molto forte
  • durata: da 10-15 minuti a 3 ore, con attacchi ripetuti durante la giornata
  • frequenza: periodica
  • altri sintomi: lacrimazione, rinorrea, sudorazione
  • prevalenza: uomini
  • fattori scatenanti: stress, alcol, farmaci vasodilatatori, alterazioni del ritmo veglia-sonno, cambiamenti ambientali

Foto | iStock

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