Benessereblog Salute Corpo I pensieri negativi aumentano il rischio di demenza?

I pensieri negativi aumentano il rischio di demenza?

Avere spesso dei pensieri negativi aumenta il rischio di demenza? La risposta arriva da questo nuovo studio.

I pensieri negativi aumentano il rischio di demenza?

Avere spesso dei pensieri negativi aumenta il rischio di demenza? Probabilmente la risposta a questa domanda è si. Tendere a pensare ripetutamente a cose negative è infatti collegato a un maggior rischio di demenza e Alzheimer. Lo rivela un nuovo studio condotto su un campione di più di 300 persone con un’età superiore ai 55 anni.

Il nuovo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia, e rivela che il cosiddetto “pensiero negativo ripetitivo” è collegato a un successivo declino cognitivo e alla deposizione di proteine dannose legate all’Alzheimer.

Per questa ragione aiutarci a evitare di fare continuamente pensieri negativi, e ridurre così anche il rischio di demenza.

Nello specifico sembra che coloro che tendevano più spesso ad avere dei pensieri negativi abbiano registrato un maggiore declino cognitivo e un calo della memoria, oltre a maggiori probabilità di avere depositi di proteine amiloide e tau nel cervello, entrambe coinvolte nello sviluppo dell’Alzheimer.

Durante questi tempi instabili sentiamo ogni giorno storie di persone che si sentono spaventate, confuse o in difficoltà per la loro salute mentale. Quindi è importante sottolineare che non stiamo affermando che avere dei pensieri negativi per un breve periodo di tempo provocherà lo sviluppo della malattia di Alzheimer. La salute mentale potrebbe essere un ingranaggio vitale nella prevenzione e nel trattamento della demenza; ulteriori ricerche ci diranno fino a che punto.

via | ScienceDaily
Foto di Gökçe Karandere da Pixabay

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Qual è la giusta temperatura corporea in gravidanza
Gravidanza

La temperatura in gravidanza aumenta ed è un fenomeno fisiologico, provocato dall’aumento dei livelli del progesterone, l’ormone femminile che si occupa di preparare il corpo femminile all’accoglienza del feto che crescerà e si svilupperà nel grembo materno. Dopo la fecondazione dell’ovulo, la temperatura si abbassa un po’.