Benessereblog Alimentazione Quanti tipi di colectomia esistono? Le conseguenze e la dieta da seguire

Quanti tipi di colectomia esistono? Le conseguenze e la dieta da seguire

La colectomia è la rimozione chirurgica di una parte o di tutto il colon. Vediamo quali sono le differenze e la dieta da seguire

Quanti tipi di colectomia esistono? Le conseguenze e la dieta da seguire

La colectomia è un intervento chirurgico che prevede la rimozione di una parte del colon o di tutto il colon, incluso il retto (colectomia totale).

Si tratta di un intervento che ha delle conseguenze piuttosto importanti sulla qualità della vita di chi lo debba subire, arrecando una serie di problemi e di limitazioni che saranno tanto più sgradevoli quanto maggiore sarà stata la porzione di intestino asportata.

Quando è necessario effettuare una colectomia? Quando il colon sia colpito da patologie non altrimenti curabili, tra cui:

  • Occlusione intestinale
  • Emorragia del colon grave e non arrestabile
  • Perforazione del colon
  • Cancro al colon o al retto
  • Colite ulcerosa grave
  • Morbo di Crhon grave

A seconda della porzione di intestino rimossa, esistono diversi tipi di colectomia, e sono:

  • Colectomia totale con asportazione di tutto il colon
  • Colectomia parziale per asportare una parte del colon
  • Emicolectomia per l’asportazione della parte sinistra o destra del colon
  • Proctocolectomia per la rimozione sia del colon che del retto

Questo tipo di intervento è molto delicato, e può avere delle conseguenze in fase post operatoria, tra cui la formazione di coaguli di sangue nella gambe (trombosi), o nei polmoni (embolia), possibili infezioni o lesioni agli organi addominali vicini al colon, e in particolare alle porzioni superiori di intestino, emorragie. Queste complicanze possono verificarsi, ma nella maggior parte dei casi l’intervento, se ben eseguito, va a buon fine.

In fase di riabilitazione, però, soprattutto quando si sia stati sottoposti ad una colectomia totale o ad una proctocolectomia, ovvero ci si ritrovi senza il colon e senza il retto (sostituito da un ano artificiale), la funzionalità intestinale sarà ridotta. Ad esempio, si avranno dei problemi nell’evacuazione, e le feci potrebbero risultate troppo dure oppure si potrebbero avere più scariche al giorno.

La dieta, oltre a tanta pazienza, in questi casi diventa la cura migliore. Cosa mangiare dopo aver subito una colectomia? Per le prime settimane, anche per i primi mesi, occorre attenersi ad un’alimentazione leggera e povera di scorie, basata su cibi come pasta e riso bianchi, carne e pesce magri, uova, patate, passati di verdure, olio extravergine d’oliva a crudo.

Trascorso questo periodo di convalescenza, invece, I cibi consigliati sono proprio quelli ricchi di fibre, che stimolano il transito e la formazione di feci morbide, e che aiutano le porzioni restanti di colon o di intestino e ritrovare l’equilibrio e a riformare la flora batterica. Quindi via libera a cereali integrali – pane, riso, pasta – verdure ad eccezione dei cavoli e dei borccoli, frutta, soprattutto frutti rossi e mirtilli, fermenti lattici vivi.

E’ necessario bere molta acqua e fare piccoli pasti frequenti, evitando le bevande alcoliche, i cibi troppo elaborati e i fritti, i dolci raffinati, il caffè e le spezie piccanti. Dal momento che, però, la dieta post colectomia varia moltissimo da paziente a paziente in base al tipo di intervento, all’età e alla malattia che lo ha reso necessario, è soprattutto importante attenersi alle indicazioni del medico ed evitare il fai da te.

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Foto| via Pinterest

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