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Embolo, trombo e coagulo: le differenze che devi conoscere

Differenze tra embolo, trombo e coagulo che sono da conoscere: ecco tutto quello che c'è da sapere sui diversi termini usati in medicina.

Embolo, trombo e coagulo: le differenze che devi conoscere

Embolo, trombo, coagulo. Tre termini che spesso ed erroneamente vengono usati come sinonimo. Ma che non sono proprio la stessa cosa.  Esistono infatti delle differenze  che dobbiamo assolutamente conoscere per comprendere cosa vogliono dire queste tre parole usate in campo medico, quali sono i rischi che comportano per la salute delle persone e cosa fare nel caso dovesse presentarsi uno dei tre fenomeni descritti.

Cos’è un trombo

Con il termine trombo si indica una formazione solida che si compone di parti del sangue come piastrine, globuli rossi, globuli bianchi e fibrina. Si forma all’interno dei vasi sanguigni oppure all’interno delle cavità cardiache. Il trombo può diffondersi e provocare l’ostruzione praticamente totale di vasi importanti. Oppure può rompersi e dare vita a un embolo. La sua formazione e la sua diffusione nel corpo può provocare gravi danni ad organi vitali, compromettendo la salute delle persone e mettendo a rischio la vita stessa dei pazienti.

Le cause possono essere molte. La Triade di Virchow è uno strumento utile che individua le tre macro categorie di fattori che provocano la trombosi e che favoriscono la formazione di trombi. Si possono formare in ogni parte del corpo, anche se la trombosi alla gamba è sicuramente la manifestazione più comune.

Un trombo può diventare un embolo nel momento in cui esce dalla zona del corpo dove si è formato. Un trombo può essere bianco o rosso. Se si forma all’interno delle arterie, in medicina viene chiamato trombo bianco, perché la sua composizione sarà prettamente fatta di piastrine. Invece, se si forma all’interno delle vene, si definisce come trombo rosso, perché è composto principalmente da globuli rossi, dal tipico colore rosso.

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Conseguenze del trombo

I trombi possono essere molto pericolosi. Quando si frammentano e diventano emboli possono raggiungere parti del corpo provocandone danni gravi e spesso purtroppo fatali. Ad esempio possono causare infarto del miocardio, infarto cerebrale (scopri di più sulla trombosi cerebrale) o embolia polmonare (che erroneamente molti definiscono come trombosi polmonare, proprio perché la causa è un trombo diventato embolo lasciando il proprio distretto e raggiungendo i polmoni). La trombosi è spesso una malattia sottovalutata, ma i sintomi della trombosi andrebbero conosciuti da tutti per intervenire in tempo.

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Fonte: Getty Images

Cos’è un coagulo

Con il termine coagulo si indica una formazione semisolida che si genera durante il normale processo di coagulazione del sangue fuoriuscito dai vasi sanguigni per tagli o ferite. Si compone soprattutto di piastrine, globuli rossi e fibrina. Per sua natura il coagula si viene a formare principalmente fuori dai vasi del sangue per fermare l’emorragia.

Il coagulo è una condizione fisiologica, il risultato del meccanismo di difesa del nostro organismo quando si presenta una lesione di un vaso o una ferita. Il sangue automaticamente si coagula, arrivando ad avere una forma semi solida. Così da evitare l’emorragia e le conseguenze che questa può avere.

Conseguenze di un coagulo

I coaguli di sangue sono eventi naturali nell’organismo. Ma se si formano in zone critiche e delicate del corpo, come cuore, polmoni o cervello, possono provocare danni seri. Per questo bisogna intervenire in modo tempestivo. Tra i sintomi da riconoscere citiamo:

  • dolore e gonfiore
  • sensibilità al calore
  • arrossamento
Fonte: User:Persian Poet Gal, CC BY-SA 3.0 <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>, via Wikimedia Commons

Cos’è un embolo

Con il termine embolo si indica una formazione anomala insolubile che può avere origine lipidica, trombotica o gassosa. Circola nel sangue e può andare a ostruire in modo parziale o completo un vaso sanguigno. L’embolo può essere formato da frammenti di trombo, ma anche da grumi di grasso, da bolle d’aria o da altro. Quando un embolo è occlusivo può essere fatale, perché non garantisce al sangue di circolare in modo corretto e di arrivare in tutti gli organi.

L’embolo viaggia nel nostro corpo ed è un elemento non solubile che circola nel sangue, sia attraverso le arterie sia attraverso le vene. Si ferma quando trova un vaso più piccole delle proprie dimensioni, arrivando a bloccare il flusso che dovrebbe passare da lì.

Conseguenze dell’embolo

L’embolo può rappresentare un problema di salute grave e serie, perché la chiusura di un vaso, ostruito da questa formazione, indipendentemente dalla sua grandezza, può provocare un’ischemia: i tessuti non vengono irrorati correttamente e le conseguenze possono essere anche molto gravi.

Nelle forme più gravi si possono presentare:

  • Embolia cerebrale. Quando si ha interruzione del flusso del sangue verso il cervello.
  • Embolia polmonare. Quando a ostruirsi è una delle arterie che porta il sangue ai polmoni.

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Fonte: Foto da Flickr di sportEX journals

Differenza tra trombo ed embolo

La differenza tra embolo e trombo è data dalla definizione stessa di entrami i termini. Abbiamo visto, infatti, che il coagulo di sangue è un evento fisiologico, che si manifesta per prevenire un’emorragia in caso di ferite o lesioni ai vasi sanguigni. Il trombo, invece, è una formazione solida che si compone di parti di sangue e si forma nei vasi sanguigni o nelle cavità cardiache. Diventa un embolo quando lascia la sua sede di formazione e raggiunge altre zone del corpo. Anche se l’embolo può avere anche altre origini, non solo trombotiche.

Per quello che riguarda l’embolo e il trombo, la differenza è minima, ma sostanziale. Si tratta di tre eventi molto simili tra loro che è sempre bene conoscere e, nel caso dovessero manifestarsi, è bene tenerli sotto stretto controllo, per evitare le principali conseguenze di cui abbiamo già parlato. Fondamentali sono anche le norme della prevenzione.

Prevenzione

Gli esperti, per impedire la formazione di trombi ed emboli e le conseguenze, consigliano di:

  • tenere sotto controllo i livelli di colesterolo
  • controllare la pressione arteriosa
  • fare attività fisica ogni giorno
  • tenere sotto controllo i livelli di glicemia
  • seguire un’alimentazione sana riducendo l’apporto di grassi animali

Il sangue può essere reso più fluido anche dal ricorso a iniezioni di eparina, una sostanza anticoagulante che scioglie il sangue ed è utile in caso di trombosi e altre malattie legate all’iper coagulazione del sangue. Chiedi informazioni al tuo medico curante, che sicuramente potrà aiutarti nella diagnosi avvalendosi anche di esami diagnostici come l’Ecodoppler, un’ecografia dei vasi del sangue che consente anche di tenere in considerazione come procede il flusso del sangue nei vasi.

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Embolo e trombo (e coagulo) non sono la stessa cosa

Trombo ed embolo non sono la stessa cosa. Così come anche il coagulo è diverso. Conoscere le definizioni dei tre fenomeni legati alla coagulazione del sangue è fondamentale, per poter adottare subito le migliori strategie di prevenzioni e le cure più adeguate per risolvere in tempo eventuali danni e problemi che a lungo andare potrebbero aggravarsi anche in maniera decisamente seria.

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