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Sla, l’importanza della diagnosi precoce

Contro la Sla, la diagnosi precoce della malattia è assolutamente indispensabile: ecco cosa ha scoperto un gruppo di ricerca tutto italiano, per rendere più agevole la diagnosi della Sclerosi laterale amiotrofica o Malattia di Lou-Gehrig.

Sla, l’importanza della diagnosi precoce

Dall’Italia arriva uno studio scientifico molto importante legato alla diagnosi precoce della Sla. La Sclerosi laterale amiotrofica o Malattia di Lou-Gehrig, come viene chiamata dal nome dello sportivo che nel 1939 destò l’attenzione dell’opinione pubblica sulla patologia, può essere diagnosticata grazie ad un particolare esame.

La ricerca, condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e pubblicata su Neurology, ha scoperto che è possibile effettuare una diagnosi precoce della Sla attraverso un esame di tomografia ad emissione di positroni, Pet, con un tracciante simile al glucosio, che viene già utilizzato nei centri di medicina nucleare.

Marco Pagani, ricercato dell’Istc-Cnr e autore dello studio insieme ad Angelina Cistaro, ricercatrice del Centro Pet Irmet di Torino e ad Adriano Chio’, direttore del Centro Sla, Azienda ospedaliero universitaria Citta’ della salute e della scienza e Dipartimento di neuroscienze dell’Universita’ degli Studi di Torino, ha sottolineato come questa tecnica consenta un’accuratezza diagnostica pari al 95%: “Finora la Sla poteva essere diagnosticata esclusivamente attraverso l’indagine clinica e con il supporto di metodiche neurofisiologiche e pertanto richiedeva un lungo periodo di osservazione. L’accelerazione e la maggiore accuratezza della diagnosi di Sla sono fondamentali oltre che per la certezza di reclutare nei trial clinici pazienti con diagnosi confermata anche per lo sviluppo di nuove terapie e per l’identificazione di possibili familiarita’ sulle quali intervenire precocemente“.

L’importanza della diagnosi precoce è stata sottolineata anche da Giancarlo Comi, direttore del dipartimento di Neurologia del San Raffaele di Milano: “Occorre una visita neurologica, l’elettromiografia, l’esclusione di altre malattie neurologiche. Allo studio test precoci, neuroradiologici e del sangue. Proprio per rendere sempre più precoce l’individuazione di qualcosa che non va nei neuroni motori. Il ritardo si paga, individuare la malattia precocemente allunga la sopravvivenza“.

Foto | da Flickr di dmcordell

Via | Asca e Corriere

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