Benessereblog Salute Malattie Influenza 2022/2023: sintomi, cure e prevenzione

Influenza 2022/2023: sintomi, cure e prevenzione

Come ogni anno torna puntuale l'influenza stagionale che, in base alle previsioni, sarà la peggiore degli ultimi cinque anni sotto il profilo della diffusione e dell'aumento di patologie respiratorie gravi: vediamo quali sono le cause ed i sintomi dell'influenza 2022/23 con gli accorgimenti da mettere in atto in fatto di prevenzione (il vaccino, in primis) e di rimedi per curarla con e senza farmaci a seconda della sua gravità.

Influenza 2022/2023: sintomi, cure e prevenzione

Fonte immagine: Pixabay

L’influenza stagionale 2022/2023 arriverà puntuale anche quest’anno provocando la ricerca spasmodica di notizie sui sintomi, le cure e la prevenzione. Quando le temperature iniziano ad abbassarsi, le manifestazioni tipiche di questa infezione virale molto contagiosa delle vie respiratorie superiori (bocca, naso, gola) cominciano a comparire. E di solito il clou si ha proprio tra la fine dell’anno vecchio e l’inizio dell’anno nuovo, a ridosso delle vacanze di Natale e Capodanno. L’influenza stagionale, quella che riguarda la stagione invernale a cavallo tra l’anno vecchio e l’anno nuovo, ha già iniziato a circolare in maniera più meno lieve rispetto ai soggetti che ha colpito. Anche se bisogna considerare il fatto che in molti, complici tutte le strategie anti-Covid che dal 2020 a oggi si stanno prendendo per contrastare la pandemia da Coronavirus, sono piuttosto preparati in fatti di prevenzione.

Bene, cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova stagione influenzale tra cause e rimedi da mettere in pratica lo vediamo di seguito, anche facendo riferimento alla Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023”, emanata dal Ministero della Salute il 6 luglio scorso. Non senza approfondire quali sono i sintomi di questa influenza e come velocizzare la guarigione.

Influenza 2022/2023: sintomi, cure e prevenzione
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Cause

L’influenza è provocata da virus che non sono gli stessi del raffreddore. La causa è da riscontrarsi nel virus del genere Orthomixovirus. Conosciamo tre tipi di virus di questa famiglia: il virus A, il virus B, il virus C.

  • Virus A. Il virus che dà una sintomatologia più importante e grave ed è il responsabile delle epidemie più diffuse di influenza. Si diffonde rapidamente e colpisce molti individui. La sua ciclicità di solito è di 2-3 anni.
  • Virus B. Il virus meno diffuso e che dà una sintomatologia meno grave. Può causare epidemie di portata importante e può colpire all’incirca ogni 3-5 anni.
  • Virus C. Anche in questo caso la forma della malattia è lieve e i sintomi sono quelli di un semplice raffreddore, per questo passa spesso inosservato.

Come ogni virus, anche quelli del genere Orthomixovirus possono mutare e creare nuovi ceppi. Per questo, anche se abbiamo avuto l’influenza in passato o abbiamo fatto il vaccino ogni anno, non riusciamo ad avere un’immunità permanente. Gli anticorpi generati l’anno precedente potrebbero non essere in grado, nella maggioranza dei casi, di proteggerci l’anno seguente.

Cause dell’influenza 2022/23

E’ interessante sapere come le epidemie di influenza abbiano un andamento di trasmissibilità est-ovest in quanto le stagioni nell’emisfero australe e boreale (il nostro) sono opposte. Ciò permette di isolare i ceppi virali manifestatisi nella stagione invernale australe per conoscere esattamente quelli che arriveranno nella stagione autunnale-invernale nel nostro continente. Tale pratica consente, sulla base della valutazione dell’influenza australiana, di preparare dei vaccini efficaci.

In particolare, in base ai dati epidemiologici raccolti in Australia, quella di quest’anno è la peggiore degli ultimi cinque anni per la diffusione del virus e per l’aumento di patologie respiratorie gravi. Oltre al virus influenzale sono ancora parecchio diffuse le varianti Covid Omicron Ba4/Ba5. Senza considerare le altre eventuali varianti che potrebbero svilupparsi nel corso dell’inverno. Un cenno merita anche il virus RSV o respiratorio sinciziale (che colpisce soprattutto i bambini e gli anziani).

Come si trasmette il virus dell’influenza

Il contagio del virus dell’influenza stagionale è facile e veloce. Si ha trasmissione per contatto diretto, condividendo posate, stoviglie, bicchieri con persone infette, e per via aerea, semplicemente respirando l’aria nella quale rimangono in sospeso le goccioline infette rilasciate da individui malati tramite la saliva, tossendo o starnutendo. E purtroppo anche solo parlando a distanza ravvicinata.

Il contagio però avviene spesso anche per contatto con oggetti e superfici contaminati: toccando maniglie, pulsanti dell’ascensore, parti dei mezzi di trasporto pubblico precedentemente toccati da persone infette che magari hanno starnutito, coprendosi il naso con la mano, o tossito, coprendosi la bocca con la mano, e poi toccando oggetti che vengono spesso manipolati da più individui in spazi pubblici o privati. Anche nelle palestre e nelle scuole, ad esempio, il virus può diffondersi in questo modo, semplicemente con il contatto delle mani che non vengono correttamente igienizzate, portandole a nostra volta al naso, alla bocca, agli occhi e infettandoci. Il periodo di incubazione è molto basso. Varia da 1 a 4 giorni, anche se in media dopo due giorni dal contagio con una persona malata si manifestano i primi sintomi.

Influenza, sintomi da riconoscere

I classici sintomi dell’influenza sono:

  • Presenza di almeno un sintomo respiratorio, come naso che cola o naso chiuso, starnuti, mal di gola, tosse secca o tosse grassa
  • Innalzamento improvviso della temperatura del corpo sopra i 38° C
  • Presenza di almeno un sintomo sistemico generale come brividi improvvisi, stanchezza, dolori alle articolazioni
  • Sudorazione
  • Mal di testa
  • Dolori al petto
  • Inappetenza

I sintomi si presentano a poche ore dal contagio e rappresentano il meccanismo di protezione con cui il sistema immunitario cerca di sbarazzarsi dei virus.

Influenza 2022, i sintomi

sintomi dell’influenza stagionale 2022 sono in larga misura gli stessi di ogni infezione influenzale virale. La difficoltà dell’ultimo biennio sta nel riconoscere la sintomatologia di questa malattia da quella da Covid-19, che è molto simile sotto molti aspetti (anche in questo caso si possono avere febbre alta, raffreddore, tosse, ma anche diarrea e il campanello d’allarme spesso è il non sentire più sapori e odori).

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Influenza nei bambini

L’influenza stagionale, come sempre, colpisce principalmente i bambini in età scolare. Nei piccoli si possono notare talvolta anche vomito e gastroenterite con diarrea. Tra i sintomi dell’influenza di questi giorni c’è anche irritabilità e spossatezza. In Italia, per monitorare l’andamento della stagione influenzale e l’efficacia del vaccino antinfluenzale, il Ministero della Salute da qualche tempo ha dato vita, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, all’osservatorio Influnet. In base all’ultimo bollettino diffuso (relativo alla settimana dal 14 al 20 novembre 2022), la fascia più colpita dall’influenza 2022 nei bambini è quella compresa tra 0 e 4 anni.

Influenza in gravidanza

Un’influenza presa durante la gravidanza raramente causa problemi al feto in quanto il virus non è in grado di raggiungerlo perché protetto dalla barriera della placenta. Tuttavia, durante la gravidanza il sistema immunitario della mamma è meno efficiente. Bisogna quindi fare i conti con un maggior rischio di complicazioni, specie per ciò che riguarda la polmonite.

Influenza, quanto dura

Quanto tempo dura l’influenza? La febbre, che di solito è più alta in presenza di virus del ceppo A, sparisce dopo 2-4 giorni, insieme ai dolori muscolari. Tra i 4 e i 7 giorni tendono a scomparire anche tutti gli altri sintomi, anche se possono rimanere anche più a lungo, in particolare tosse e spossatezza, con maggiori probabilità di ricadute.

Come combattere l’influenza stagionale: cure e rimedi

L’influenza non è mai una malattia da sottovalutare. Anche se nella maggior parte dei casi e in soggetti sani in cui non subentrano altre complicazioni si risolve spontaneamente nel giro di una settimana. Come curare l’influenza 2022? Può essere utile combinare farmaci, se necessari e prescritti dal medico, con riposo e buona alimentazione.

Come si cura l’influenza con i farmaci

Quale farmaco prendere per l’influenza? Lacura dell’influenza è sintomatica, ma è sempre bene contattare il proprio medico di base per sapere cosa è meglio prendere. Nella maggior parte dei casi i farmaci da usare sono:

  • antinfiammatori (Nurofen influenza e raffreddore è tra questi)
  • antipiretici

La terapia antibiotica è inutile e dannosa, perché non si tratta di un batterio che causa l’infezione, ma di un virus.

Come curare l’influenza stagionale senza medicine: rimedi da provare

Cosa aiuta contro l’influenza? Sicuramente è sempre bene contattare il medico ed è bene tenere a bada i sintomi più gravi, come febbre, tosse e difficoltà respiratorie, con i farmaci consigliati. Altri rimedi da mettere in atto per poter cercare di stare meglio il prima possibile sono:

  • Il riposo, chi è infetto e malato deve stare a casa, sia perché potrebbe contagiare gli altri sia perché il corpo è debole e potrebbe essere preda facile di altri microrganismi che potrebbero causare complicazioni gravi come bronchiti e polmoniti
  • Curare bene la propria alimentazione è fondamentale, fornendo vitamine e sali minerali che aiutano ad aumentare le difese immunitarie

Cosa mangiare quando si ha l’influenza?

Innanzitutto è bene mangiare, o almeno sforzarsi in caso di inappetenza in quanto il nostro sistema immunitario ha bisogno di forze per combattere lo stato influenzale. I cibi consigliati sono naturalmente facilmente digeribili ma allo stesso tempo nutrienti. Da preferire sono alimenti ricchi di vitamine, soprattutto la vitamina C e la vitamina E, e di minerali (ferro e zinco in maniera particolare). Arance, kiwi, mandarini, verdura e ortaggi di stagione, in particolar modo broccoli e cavoli. Ottime sono le zuppe e le minestre calde che abbinano verdure a cereali e legumi. Cosa non mangiare con l’influenza, invece, è presto detto. Si tratta di cibi troppo elaborati, fritti o grassi oltre che troppo dolci. Che possono peggiorare la situazione andando a rallentare la digestione.

Cosa bere durante influenza stagionale?

L’idratazione è fondamentale anche quando si è ammalati. E’ necessario bere tanta acqua e in aggiunta tè e tisane calde, oltre che spremute di arancia. Anche il latte caldo va bene, ma senza esagerare. Non lasciatevi ingannare dalle bevande alcoliche, che possono regalare una iniziale piacevole sensazione di calore, ma che successivamente aumentano il freddo che avvertiamo.

Come fare la doccia quando si ha la febbre?

Come fare la doccia quando si ha la febbre è una delle domande più gettonate in merito. Farla non è sconsigliato ma è importante evitare di esporsi a basse temperature in ogni sua fase, in modo da impedire che il freddo possa causare i brividi che a loro volta aumentano la temperatura corporea. Si consiglia di fare una doccia breve e leggermente calda coprendosi immediatamente una volta finita.

Come guarire dall’influenza stagonale

Per guarire dall’influenza ci vuole pazienza e un contatto diretto con il medico per valutare ogni sintomo nel migliore dei modi. E’ consigliabile non cedere alla tentazione di uscire appena si pensa di sentirsi meglio, ma prendersi qualche giorno di riposo in più. Quando consultare il medico? Tenetelo sempre al corrente di tutte le medicine. Chiamatelo subito se la febbre è alta e se i pazienti hanno già complicazioni cardiache o respiratorie, se sono immunodepressi o se sono deboli, così come in caso di diabete. Trattate con maggiore attenzione i casi nei bambini piccoli, con meno di 6 anni, e gli anziani over 65 anni.

Complicazioni

Le complicazioni dell’influenza stagionale si manifestano principalmente in persone già deboli per quello che riguarda il sistema immunitario. Le principali complicazioni respiratorie sono le polmoniti batteriche, mentre soprattutto negli anziani le complicanze cardiache sono più frequenti. Mentre quelle neurologiche gravi, come l’encefalite, sono più comuni nei bambini, anche se sono meno gravi.

Come prevenire l’influenza stagionale

Per prevenire l’influenza, bisogna evitare tutte le situazioni a rischio. Ecco cosa è bene ricordare:

  • Lavarsi bene e con frequenza le mani
  • Coprirsi bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce, meglio se con un fazzoletto di carta da buttare via subito o con la piega del gomito
  • Evitare i luoghi affollati
  • Stare il più possibile all’aria aperta
  • Fare il vaccino antinfluenzale

Vaccino antinfluenzale

Il vaccino antinfluenzale rimane lo strumento migliore per proteggersi dal virus che causa questa infezione. È raccomandato ai soggetti più anziani, dai 60 anni in su, e ai soggetti a rischio, che hanno altre malattie che potrebbero rendere il decorso meno lieve rispetto ad altre tipologie di pazienti. Gli esperti la consigliano anche ai soggetti sani, sia per evitare il diffondersi del virus sia per permettere una diagnosi differenziale dalla Covid-19. Il vaccino va fatto ogni anno.

Vaccino antinfluenzale 2022

La circolare citata in apertura raccomanda “di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale, a partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione”.

La stessa circolare raccomanda inoltre la vaccinazione antinfluenzale 2022 nella fascia di età 6 mesi – 6 anni e la consiglia fortemente nella fascia d’età 60-64 anni, quando può essere anche offerta gratuitamente. Il Ministero della Salute consiglia, in definitiva, il vaccino per le seguenti categorie:

  • bambini con più di 6 mesi di vita
  • adolescenti
  • ragazzi dai 18 anni in su
  • anziani over 60 anni
  • donne in gravidanza o che hanno appena partorito
  • pazienti immunodepressi (anche pazienti con virus HIV) e pazienti affetti da malattie respiratorie croniche gravi, malattie cardiocircolatorie, diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale/surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, persone affette da tumori o in trattamento di chemioterapia, malattie infiammatorie croniche, sindromi da malassorbimento intestinali. Ma anche pazienti in attesa di intervento chirurgico o che si trovano in strutture per lungodegenza
  • familiari e contatti di pazienti ad alto rischio
  • medici e personale sanitario
  • forze dell’ordine
  • personale a contatto con animali
  • donatori di sangue

Basta una sola dose, a eccezione degli under 9 anni per cui ne sono previste due, a distanza di 4 settimane l’una dall’altra.

Influenza stagionale e influenza intestinale non sono la stessa cosa

Spesso si fa confusione con i termini. L’influenza, come sottolineato in precedenza, è un’infezione di tipo virale provocata da diversi ceppi virali del genere Orthomixovirus. Con il termine influenza intestinale, invece, si intende un tipo di gastroenterite virale che si manifesta con diarrea acquosa, crampi addominali, nausea o vomito. E solo talvolta con febbre. Anche in questo caso la modalità di contagio è tramite contatto con persona infetta, ma anche per via oro-fecale, mangiando cibo o acqua che sono contaminati.

La guarigione spesso è spontanea e avviene in pochi giorni, ma nei soggetti più deboli, come anziani, bambini, pazienti immunodepressi, può causare conseguenze anche gravi. Non esiste cura per la gastroenterite virale, ma solo trattamenti per tenere a bada i sintomi. E norme igieniche da seguire per evitare l’infezione e il contagio.

In particolare, i virus che possono causare la cosiddetta influenza intestinale sono:

  • Norovirus, la causa più comune in tutto il mondo
  • Rotavirus, la causa più comune di gastroenterite virale nei bimbi piccoli
  • Astrovirus, colpisce soprattutto neonati e bambini, ma è meno comune di altri virus
  • Adenovirus enterici

Anche per quanto riguarda l’influenza intestinale 2022 il più delle volte è sufficiente solo una terapia di supporto prestando attenzione all’alimentazione e allo stile di vita. Anche se, in base alla gravità dei sintomi, può rivelarsi necessario contattare il medico che valuterà o meno il ricorso a delle terapie farmacologiche.

Influenza, tutto quello che c’è da sapere ogni anno

L’influenza torna puntuale ogni anno alla fine dell’autunno e all’inizio dell’inverno, con picchi massimi proprio durante le feste di fine anno. Colpisce milioni di persone, con sintomi come febbre, raffreddore, naso che cola, tosse, stanchezza, male alle ossa. Non esiste una cura definitiva e, trattandosi di infezione virale, gli antibiotici non servono, a meno che non insorgano altre complicanze che il medico valuta come di origine batterica proponendo un trattamento a base di questo farmaco. Le terapie sono quelle utili per tenere a bada i sintomi e abbassare la febbre. L’influenza, però, si può prevenire. Adottando buone norme di prevenzione e facendo il vaccino antinfluenzale, consigliato soprattutto alle categorie a rischio, ma anche ai soggetti sani.

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