Raffreddore
Il raffreddore è una delle malattie più comuni al mondo, ma nonostante ciò non esiste ancora una cura risolutiva. Se in questo momento hai un brutto raffreddore, l’unica soluzione è infatti quella di lasciare che questo malanno faccia il suo corso, assumendo magari alcuni rimedi volti ad alleviare i sintomi (ma non ad accelerare la guarigione).
Ma cosa è il raffreddore esattamente? E come avviene il contagio?
Questo disturbo è di origine virale, e provoca sintomi fastidiosi come naso chiuso, mal di gola, naso che cola e frequenti starnuti. A questi se ne aggiungono molti altri, come febbre bassa e tosse.
Questo tipo di infezione può essere molto contagiosa. Sembra che siano circa 200 i virus responsabili del raffreddore. Di questi, i più comuni sono il rinovirus, l’adenovirus e i coronavirus.
La definizione di raffreddore
Il raffreddore è una malattia acuta che colpisce le vie respiratorie e che è caratterizzata da un’infiammazione delle mucose. L’infezione di origine virale può causare sintomi come aumento della temperatura, mal di testa e tosse. Solitamente colpisce nei mesi più freddi o durante i cambi di stagione, ma è anche molto frequente, tra i bambini e non solo, anche il raffreddore estivo.
Virus del raffreddore
L’insorgenza del raffreddore è dovuta alla presenza di più di 200 virus. Fra i più comuni vi sono il rhinovirus (che interessa dal 30 all’80% dei casi di raffreddore), i coronavirus (10-15%), l’Orthomyxoviridae, gli adenovirus, gli enterovirus e diversi altri. Ciò che accomuna in generale questi tipi di virus del raffreddore è essenzialmente la modalità di trasmissione.
Abbiamo ormai una certa familiarità con i virus che si trasmettono per via aerea, ovvero attraverso colpi di tosse, goccioline di saliva (droplets) e starnuti.
Come ben sappiamo, tali virus possono contagiare i pazienti anche attraverso il contatto con superfici contaminate. Per questo motivo è fondamentale non toccare naso, bocca, orecchie e occhi con le mani potenzialmente sporche, ovvero dopo aver toccato superfici come maniglie delle porte, oggetti al supermercato e così via.
Quanto dura il raffreddore?
Ma quanto dura un raffreddore? Normalmente l’infezione dura dai 3 ai 7/10 giorni al massimo, ma alcuni sintomi possono protrarsi anche per qualche giorno in più. Il maggiore momento di contagiosità si registra nei primi 2 o 3 giorni, mentre già dopo una settimana smetterai di essere contagioso.
I sintomi del raffreddore
Quando si parla di raffreddore, i sintomi possono variare da persona a persona. Quelli più comuni e lamentati dalla maggior parte dei pazienti sono:
- Naso chiuso, noto anche come congestione nasale
- Febbre: in realtà non è un sintomo comune (molti sperimentano infatti il classico raffreddore senza febbre), ma all’inizio dell’infezione potresti avere una temperatura leggermente più alta rispetto al solito
- Naso che cola
- Mal di gola
- Tosse
- Stanchezza
- Frequenti starnuti
- Emicrania
- Dolori muscolari
Raffreddore: come si cura?
Se hai un brutto raffreddore, il miglior modo per affrontare il problema è non fare niente. Più nello specifico, ciò che dovresti fare è rimanere a riposo. La malattia tenderà infatti a guarire spontaneamente nell’arco di pochi giorni. Se però stai sperimentando sintomi molto spiacevoli, che rendono difficile dormire e svolgere le normali attività quotidiane, allora potresti fare ricorso ad alcuni rimedi naturali o ad altri disponibili in farmacia.
Per attenuare i sintomi del raffreddore puoi ad esempio sottoporti a dei lavaggi nasali o a dei suffumigi (inalazioni di vapore con bicarbonato o oli balsamici) e a degli spray nasali.
Inoltre, in questo momento dovresti assumere molti liquidi. Se necessario puoi anche fare ricorso a dei decongestionanti per liberare le vie respiratorie. Degli spray nasali, ad esempio, ti aiuteranno a respirare meglio e, di conseguenza, a riposare e a riprenderti dal raffreddore.
Anche delle caramelle balsamiche possono aiutarti ad alleviare il fastidio causato dall’infezione, mentre le nostre nonne consigliano di bere una calda tazza di latte e miele, un toccasana per l’umore e per la salute.
E per quanto riguarda la vitamina C e l’echinacea? Molti farmacisti consigliano di assumere questi rimedi per combattere il raffreddore, ma la scienza non ha ancora confermato l’efficacia di simili prodotti per questo particolare scopo, quindi chiedi sempre al tuo medico prima di acquistarli in farmacia.
Farmaci contro il raffreddore
Come abbiamo visto, alcuni farmaci possono alleviare i sintomi del raffreddore. Fra questi vi sono ad esempio degli sciroppi per la tosse che possono fluidificare le secrezioni favorendone l’eliminazione (sciroppi espettoranti) o che possono sedare la tosse (ovvero dei sedativi della tosse, che dovrebbero essere assunti solo nel caso in cui il sintomo dovesse causare un forte malessere nel paziente).
In caso di raffreddore, non serve invece assumere degli antibiotici, poiché quella che stai combattendo è un’infezione virale. A meno che non sia stato il tuo stesso medico a prescrivere simili farmaci, evita quindi di assumerli senza un reale motivo.
Come evitare il contagio?
Se in casa un tuo familiare o convivente in questo momento ha il raffreddore, non è scontato o inevitabile che anche tu venga contagiato. Per evitare il contagio basterà infatti mettere in pratica una lista di semplici regole.
- Evita di portare le mani alla bocca se non sono perfettamente pulite.
- Dopo aver toccato delle superfici in casa, non toccare occhi, bocca, naso e orecchie.
- La persona ammalata dovrebbe sempre starnutire o tossire coprendo la bocca e il naso con un fazzolettino usa e getta
- Non condividere oggetti come asciugamani, tovaglioli, posate e così via.
Quando rivolgersi al medico?
Il raffreddore dovrebbe guarire nell’arco di una settimana o al massimo 10 giorni. Se i sintomi dovessero protrarsi per più tempo o se dovessero aggravarsi, consulta il tuo medico per valutare la presenza di un’altra patologia, come ad esempio l’allergia (come riconoscere i sintomi del raffreddore e dell’allergia).
Come prevenire il raffreddore? Ecco 10 consigli
- Curare l’alimentazione: il passaggio dall’autunno all’inverno è molto stressante per l’organismo. Aiutiamolo con un’alimentazione equilibrata ricca di vitamine e sali minerali.
- Cogliere in tempo i segnali: al primo sintomo di malessere, anche se si tratta soltanto di qualche starnuto, corriamo ai ripari intervenendo sul nostro stile di vita prima che sia troppo tardi.
- Regolare i ritmi dello stile di vita: cerchiamo di evitare i sovraccarichi di lavoro che possono stressarci abbassando il livello delle nostre difese immunitarie. La miglior difesa che possiamo garantire al nostro organismo è la regolarità degli orari dei pasti e la giusta quantità di sonno.
- Evitare i rimedi “fai da te”: anche se alcuni di noi sono appassionati dei vecchi rimedi della nonna, cerchiamo soluzioni più efficaci in caso di raffreddamenti ormai in corso. Lasciamo, semmai, alla fase preventiva le ricette fai da te.
- Assumere integratori alimentari: vitamine, sali minerali e tutto ciò di cui il nostro corpo può aver bisogno per difendersi dai virus possono essere assunti con gli integratori alimentari che rappresentano una soluzione pratica per chi proprio non riesce a compensare con l’alimentazione.
- Integrare i liquidi: bere abbastanza non è importante soltanto d’estate quando fa più caldo e avvertiamo di più la disidratazione. Bere è fondamentale sempre e lo è ancor di più quando si è influenzati ed è necessario ingerire grandi quantità di liquidi.
- Vestirsi in modo adeguato: evitiamo i capi troppo pesanti e scegliamo, invece, un abbigliamento a strati che ci consenta di svestirci se all’interno abbiamo troppo caldo e ricoprirci se cambiamo stanza o usciamo.
- Fare attenzione agli sbalzi di temperatura: anche se la tentazione di creare un ambiente caldo e confortevole è forte, cerchiamo di non esagerare perché paoi uscendo dalla stanza potremmo avere uno sbalzo termico poco piacevole.
- Svolgere un’attività fisica: svolgere una sia pur moderata attività fisica ci aiuta a rinforzare le difese contro gli attacchi dei mali di stagione.
- Evitare i luoghi affollati: nei luoghi dove c’è tanta gente, si moltiplicano le occasioni di contagio specie se siamo già un po’ deboli. Perciò, difendiamoci bene se andiamo in palestra, in piscina o in metropolitana ricordandoci di lavare sempre le mani.
Cosa devi sapere sul raffreddore?
È un disturbo comune, uno dei più comuni al mondo, ed è causato da uno dei più di 100 virus responsabili di questa infezione. Il raffreddore può colpire grandi e bambini, e può manifestarsi con sintomi più o meno gravi. Fra i disturbi più comuni vi sono il naso che cola o il naso chiuso, la tosse, talvolta la febbre e i frequenti starnuti.
Anche se non esiste una vera e propria cura contro il raffreddore, alcuni farmaci e rimedi naturali possono alleviare i sintomi. Se il problema dovesse durare più a lungo di una settimana, consulta il medico, poiché quello di cui soffri potrebbe non essere un semplice raffreddore ma qualcosa di più serio.