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Influenza intestinale: come riconoscerla e curarla

Come riconoscere l'influenza intestinale? E quali sono le cure migliori per combatterla? Leggi tutto quello che vuoi sapere su questa malattia

Influenza intestinale: come riconoscerla e curarla

Fonte immagine: Foto di unknownuserpanama da Pixabay

Come ogni anno, anche nel 2021 e nel 2022 l’influenza intestinale ha continuato a colpire adulti e bambini. Con questo termine si indica una condizione in realtà nota in campo medico con il nome di gastroenterite virale, un’infiammazione che può essere provocata da diversi ceppi di virus, e che interessa proprio l’intestino e lo stomaco, provocando sintomi come vomito, malessere e dissenteria.

In realtà la denominazione “influenza intestinale” non è quindi del tutto corretta. Infatti, a provocare simili sintomi non è affatto il virus responsabile dell’influenza, ma altri tipi di virus.

Ma quali sono i sintomi dell’influenza intestinale? E soprattutto, come affrontare e curare questa condizione? Scopriamo tutto ciò che bisogna sapere in proposito e i migliori trattamenti per ritrovare il proprio benessere.

Chi colpisce?

La gastroenterite virale è diffusa praticamente in tutto il mondo, e può colpire sia adulti che bambini. Nei Paesi occidentali questa condizione può essere affrontata con relativa semplicità, e difficilmente comporta delle conseguenze gravi per la salute.

Tuttavia, nei Paesi in via di sviluppo l’influenza gastrointestinale rappresenta un gravissimo rischio per la salute, e una delle maggiori cause di mortalità infantile per disidratazione.

Generalmente a correre maggiori rischi sono proprio bambini e anziani. Tendono a sviluppare più frequentemente questa forma di gastroenterite anche coloro che fanno spesso uso di antibiotici, a causa dell’indebolimento della flora batterica intestinale.

Le cause della gastroenterite virale

Abbiamo visto che i virus responsabili dell’influenza intestinale non coincidono con quelli che causano la comune influenza. In realtà, infatti, fra quelli maggiormente collegati a questo disturbo vi sono i norovirus, che rappresentano una delle più comuni cause di gastroenterite virale nei Paesi occidentali e colpiscono soggetti appartenenti a tutte le fasce di età. A questi virus si aggiungono anche:

  • Rotavirus
  • Sapovirus
  • Astrovirus
  • Adenovirus.

I rotavirus sono generalmente responsabili delle forme più gravi di influenza intestinale.

Influenza intestinale: sintomi

Fonte: Foto di Darko Djurin da Pixabay

Ma esattamente quali sono i sintomi dell’influenza intestinale? Abbiamo visto che disturbi predominanti sono il vomito e la dissenteria, ma questi non sono i soli sintomi provocati da questa condizione.

La gastroenterite virale comporta infatti disturbi che possono variare in base al virus coinvolto. Fra i più frequenti e comuni vi sono:

  • Nausea
  • Diarrea con scariche acquose
  • Brividi
  • Disidratazione
  • Febbre, generalmente bassa
  • Mal di testa
  • Perdita di appetito
  • Mal di stomaco
  • Generale senso di malessere

Influenza intestinale: quanto dura?

Stabilire l’esatta durata dell’influenza intestinale non è possibile. Tuttavia, questa condizione tende a guarire nell’arco di pochi giorni. Difficilmente i sintomi si protraggono per più di una o due settimane.

Contagio e incubazione

Ma come si trasmette l’influenza gastrointestinale? Il contagio avviene essenzialmente per via oro-fecale. Le modalità più comuni di trasmissione comprendono il respirare particelle virali nell’aria, toccare oggetti contaminati e portare poi le mani alla bocca, consumare alimenti o acqua contaminati.

Virus intestinale: incubazione

L’incubazione dei virus intestinali è compresa fra le 12 ore e i 3 giorni, a seconda del tipo di virus in questione. Ad esempio, l’incubazione del norovirus è di circa uno o due giorni.

Quando preoccuparsi?

Normalmente, nei soggetti in buona salute, un episodio di gastroenterite virale non dovrebbe destare particolare ansia o preoccupazione. È tuttavia importante rivolgersi al proprio medico qualora i sintomi non dovessero migliorare nell’arco di pochi giorni o se dovessero addirittura aggravarsi ulteriormente.

Contatta il medico anche in caso di disidratazione, ovvero se non dovessi riuscire a trattenere alcun liquido.

Diagnosi

Eseguire una diagnosi di gastroenterite virale è per certi versi piuttosto semplice. In genere, infatti, il dottore riconosce il problema semplicemente attraverso una normale visita medica ed esaminando i sintomi manifestati dal paziente.

Influenza intestinale: come curarla?

influenza intestinale
Fonte: Foto di Anastasia Gepp da Pixabay

Il caro vecchio consiglio delle nonne, ovvero quello di rimanere a letto e riposare, rappresenta una delle strategie migliori per affrontare l’influenza intestinale. Riposo e alimentazione leggera, infatti, permetteranno una rapida ripresa del paziente.

Non esiste in effetti un trattamento medico specifico contro la gastroenterite virale. È tuttavia possibile fare ricorso ad alcuni farmaci per trovare sollievo, come farmaci antinausea, antipiretici (in presenza di febbre) e fermenti lattici, per riequilibrare la flora intestinale.

È invece sconsigliato l’utilizzo di farmaci per bloccare la diarrea, poiché si influenzerebbe il normale processo di guarigione. Evita quindi di assumere tali farmaci, a meno che non sia il tuo medico a consigliarli.

Influenza intestinale: rimedi naturali

Oltre a una buona dose di riposo, quali sono i rimedi naturali contro l’influenza gastrointestinale? Per alleviare i sintomi sarà importante:

  • Mantenersi idratati e cercare di bere abbastanza nell’arco della giornata, anche a piccoli sorsi per evitare la sensazione di nausea.
  • Assumere integratori di sali minerali dietro consiglio da parte del medico.
  • Mangiare cibi leggeri e facilmente digeribili.

Cosa mangiare con la gastroenterite virale?

Abbiamo visto che in questo momento è importante assumere cibi leggeri e digeribili. Ma esattamente quali sono gli alimenti da mangiare? E quali quelli da evitare?

Inizialmente potresti non avvertire molta fame. Fra i sintomi dell’influenza allo stomaco vi è infatti una sensazione di inappetenza, accentuata dalla nausea e dal vomito. Quando finalmente tornerà la voglia di mangiare, potrai assumere cibi come:

  • Riso
  • Pasta
  • Pane non integrale
  • Patate
  • Cracker
  • Pollo senza pelle
  • Pesce
  • Banane
  • Mele

I cibi da evitare

In questa fase, almeno finché l’influenza non sarà guarita, sarà meglio evitare alimenti pesanti, dolci e irritanti. A tal proposito, bisognerà dunque astenersi dall’assumere cibi come:

  • Caffè, te e bevande analcoliche e gassate
  • Dolci
  • Succhi di frutta del supermercato
  • Latte e latticini
  • Alimenti ricchi di fibre
  • Alimenti fritti

Cosa mangiare dopo l’influenza intestinale?

Se il disturbo è ormai sparito del tutto, nei primi giorni dopo la guarigione sarà meglio continuare ad evitare i cibi irritanti per l’intestino, come caffeina, alimenti molto conditi e latticini.

Prognosi

Nei Paesi occidentali la gastroenterite virale rappresenta un disturbo risolvibile nell’arco di alcuni giorni, o al massimo una settimana. Difficilmente è richiesto un ricovero ospedaliero in presenza di un simile disturbo. A correre più rischi sono generalmente bambini e anziani, che potrebbero andare incontro a un maggior pericolo di disidratazione.

Come abbiamo visto, la gastroenterite virale rappresenta però un serio e grave problema nei Paesi in via di sviluppo, dove la prognosi è tristemente negativa, proprio a causa del pericolo di disidratazione. Qui, una simile infezione può rappresentare un’importante causa di morte.

Come prevenire l’influenza intestinale?

Fonte: Foto di Mylene2401 da Pixabay

Per proteggersi da questo tipo di condizione è importante mettere in pratica le norme anti-contagio che ormai ben conosciamo. L’influenza intestinale è infatti fortemente contagiosa, per cui sarà importante mettere in pratica le seguenti regole:

  • Lavare le mani con acqua e sapone dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente infetti
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone potenzialmente malate
  • Non condividere asciugamani, posate e tovaglie con altre persone
  • Se ci si trova in Paesi con condizioni igieniche non ottimali, consumare solamente cibi cotti e bere acqua da bottiglie ben sigillate.

Per ridurre il rischio di gastroenterite virale nei bambini, è disponibile un vaccino contro il rotavirus, uno dei più dannosi fra i virus responsabili dell’influenza intestinale.

Influenza intestinale, cosa fare? Ecco cosa bisogna sapere

Quando si parla di influenza intestinale ci si riferisce, in maniera impropria, a una condizione nota in campo medico come gastroenterite virale, un’infiammazione provocata da diversi ceppi di virus, come norovirus, rotavirus, sapovirus e altri.

Questa condizione può colpire adulti e bambini di qualunque età e sesso, e si manifesta con sintomi come:

  • Diarrea
  • Vomito
  • Nausea
  • Febbre bassa
  • Brividi
  • Malessere generale

Fra i rischi dell’influenza intestinale vi è soprattutto quello di disidratazione. Per questa ragione, il paziente dovrà cercare di mantenersi il più possibile idratato, bevendo liquidi (in particolar modo acqua e tisane non zuccherate) anche a piccoli sorsi, in modo da non aggravare il senso di nausea.

Se i sintomi dell’influenza gastrointestinale non dovessero alleviarsi o sparire nell’arco di pochi giorni, contatta il medico per ulteriori accertamenti.

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