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Esami tiroide: quali sono?

Esami per la tiroide: quali sono e quando farli? Leggi cosa devi sapere per tenere sotto controllo la salute della tua tiroide

Esami tiroide: quali sono?

Fonte immagine: Pixabay

Monitorare il funzionamento della tiroide mediante analisi ed esami specifici è molto importante. Quella piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo, infatti, è estremamente importante perchè concorre al corretto funzionamento del nostro corpo.

Essa produce degli ormoni, la tetraiodotironina o tiroxina (T4) e la tri-iodotironina (T3), che a loro volta hanno il compito di stimolare i processi di molti altri organi.

Gli ormoni tiroidei, ad esempio, hanno il compito di regolare il consumo di ossigeno del corpo, di stimolare il tessuto osseo e i muscoli, di provvedere alla sintesi di proteine essenziali per il sistema nervoso e di regolare la temperatura corporea.

Queste sono solo alcune delle funzioni svolte dagli ormoni che vengono rilasciati dalla tiroide.

A questi, si aggiunge anche un altro importante ormone, il TSH (ormone tireostimolante) che invece viene prodotto da un’altra ghiandola, l’ipofisi, che è situata nel cranio, e che ha il compito di stimolare la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei.

È chiaro che, perché questi processi possano avvenire in modo fisiologico, è importante che tiroide e ipofisi svolgano correttamente il loro lavoro. In caso contrario, il paziente potrebbe sviluppare una serie di sintomi che indicherebbero un cattivo funzionamento della ghiandola.

Ma come si fa a capire se si soffre di “tiroide”? E quali sono gli esami da fare?

Vediamo da vicino quali analisi del sangue richiedere e quali sono i test specifici per valutare il funzionamento e la salute della tiroide.

Esami della tiroide: quali sono e quanto costano

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La lista degli esami per la tiroide è piuttosto ampia. Fra quelli più comuni rientrano senz’altro l’esame visivo (mediante semplice osservazione e palpazione della tiroide da parte del medico) e i test del sangue che valutano i livelli degli ormoni tiroidei T3 e T4, e dell’ormone TSH.

Rientrano nella lista anche l’ecografia e il test per la ricerca di autoanticorpi tiroidei, la scintigrafia tiroidea e l’agobiopsia della tiroide.

Tutti questi esami hanno obiettivi differenti. In alcuni casi, sono volti a valutare la quantità di ormoni tiroidei, mentre in altri si tratta di test necessari per esaminare la struttura della ghiandola, in modo da evidenziare eventuali rigonfiamenti o la presenza di noduli e tumori.

Esami tiroide: il TSH

Si tratta probabilmente di uno dei più importanti esami di screening per la tiroide. Il TSH è in realtà un ormone prodotto da un’altra ghiandola, l’ipofisi, ma la sua presenza va a influire sul corretto funzionamento della tiroide.

Quando il TSH è preoccupante? In condizioni normali, i valori del TSH vanno da o,15 a 3,5 milliunità per litro di sangue. Tuttavia, dalle analisi potrebbe emergere un valore più alto o più basso rispetto alla norma, per cui sarà necessario approfondire la situazione.

Cosa vuol dire quando il TSH è alto? In casi del genere, si può dedurre che la tiroide non sta funzionando a dovere. Ciò avviene, ad esempio, nei pazienti con ipotiroidismo. Quando invece il TSH è più basso, è invece probabile che la tiroide funzioni troppo e che stia producendo troppi ormoni, delineando un possibile caso di ipertiroidismo.

FT3 ed FT4

All’esame del TSH fa seguito anche un altro importante esame, vale a dire quello che valuta i livelli di ormoni tiroidei T3 e T4. Questi valori sono richiesti in presenza di un risultato anomalo del test del TSH. Nel dettaglio, l’FT4 rappresenta il principale ormone prodotto dalla tiroide, mentre FT3 è il secondo ormone tiroideo, prodotto in minore quantità.

Valori normali del T4 totale rientrano fra tra i 60 e i 150 nmol/L (nanomoli per litro di sangue), mentre il T3 totale dovrebbe essere compreso fra 1,1 e 2,6 nmol/L.

Un livello elevato di T4 totale (FT4) indica la possibile presenza di ipertiroidismo. Al contrario, un livello basso è associato a una diagnosi di ipotiroidismo.

Esami tiroide FT3, FT4 e TSH: costo

Quanto costano le analisi TSH, FT3 ed FT4? Il costo di questi particolari esami per la tiroide è di circa 30 euro. Naturalmente il prezzo può variare da un laboratorio all’altro. In presenza di patologie croniche, come la tiroidite di Hashimoto, è possibile richiedere l’esenzione (con codice di esenzione ticket “056”).

Ecografia tiroidea

Nella lista degli esami completi per la tiroide rientra anche l’ecografia, un esame di diagnostica per immagini che mostra una sorta di fotografia di come è fatta la tiroide, mettendo in evidenzia eventuali ingrossamenti, la presenza di noduli e altre condizioni da tenere sotto controllo, come ad esempio delle masse tumorali.

Il costo di questo esame per la tiroide senza ticket, in studio privato, va dai 50 agli 80 euro. Il prezzo può tuttavia variare a seconda dello studio scelto.

Nei soggetti con ipotiroidismo è possibile usufruire di agevolazioni e dell’esenzione dal ticket (codice 027).

Scintigrafia tiroidea

Un esame diagnostico volto ad esaminare la sede, l’anatomia e la dimensione della tiroide è quello della Scintigrafia tiroidea. Si tratta di un esame diagnostico di medicina nucleare che richiede l’impiego di un radiofarmaco, che viene iniettato per via endovenosa in quantità molto piccole.

Questa sostanza andrà a concentrarsi nel tessuto tiroideo, mentre mediante un dispositivo (gamma camera) verrà eseguita una scansione in grado di fornirci non solo un’immagine della tiroide (evidenziando eventuali anomalie morfologiche, tumori, lesioni e quant’altro) ma anche il suo grado di funzionamento.

La durata dell’esame va dai 20 ai 30 minuti. Il prezzo può andare dai 45 ai 100 euro a seconda della struttura medica scelta. Anche in questo caso, il Sistema Sanitario Nazionale prevede un’esenzione per questo e altri tipi di esami. In special modo, possono usufruirne le persone con il morbo di Basedow e altre forme di ipertiroidismo (codice di esenzione ticket 035).

Esami tiroide: test degli anticorpi tiroidei

Si tratta di un test eseguito su un campione di sangue, e viene prescritto per eseguire una diagnosi di patologie tiroidee autoimmuni, e distinguere eventuali disturbi causati da altre anomalie o malattie che interessano la tiroide.

I cosiddetti autoanticorpi tiroidei (o anticorpi tiroidei) vengono prodotti erroneamente dal sistema di difesa del nostro organismo, il sistema immunitario, ed hanno la caratteristica di agire contro la ghiandola tiroidea, alterandone il normale funzionamento.

Ciò può comportare lo sviluppo di infiammazioni, danni ai tessuti o può arrivare a comprometterne la corretta funzionalità.

Agoaspirato tiroideo

In presenza di un nodulo alla tiroide, l’endocrinologo può prescrivere un esame noto come agoaspirato di un nodulo tiroideo. Si tratta di una procedura mini-invasiva, che viene eseguita in caso di sospetto tumore alla tiroide. Questo esame richiede l’utilizzo di un ago molto sottile, mediante il quale sarà possibile prelevare un campione di tessuto per eseguire la biopsia.

Questa procedura è volta a stabilire la natura maligna o benigna di una massa o di un nodulo sospetto. L’intero esame ha una durata di circa 20-30 minuti. La diagnosi viene emessa in genere entro una settimana dall’esame.

Esami tiroide: prezzo agoaspirato ed esame citologico

Il costo di questo esame è di circa 120 euro, ma può variare in base allo studio medico scelto.

Esami tiroide: quando farli?

Esami tiroide
Fonte: Pixabay

Dopo aver visto quali sono gli esami per la tiroide e a cosa servono, probabilmente ti starai domandando quando e ogni quanto farli.

Spesso, in presenza di sintomi che fanno supporre la presenza di patologie tiroidee (come ipertiroidismo o ipotiroidismo), il medico può prescrivere un pacchetto di esami per la tiroide che comprenda esami del sangue volti a individuare la quantità di ormoni prodotti dalla ghiandola.

In presenza di gonfiori anomali alla tiroide o altre condizioni, lo specialista può inoltre consigliare l’esecuzione di esami più specifici.

Questi esami sono consigliati soprattutto per chi ha già sofferto di malattie della tiroide o in presenza di uno o più familiari affetti da simili patologie. In generale, i controlli per la tiroide andrebbero eseguiti ogni 3 anni, ma chi soffre o ha sofferto di condizioni che interessano questa ghiandola, potrebbe doversi sottoporre a visite periodiche con una maggiore frequenza.

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