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Aspirina a cosa serve, quando si usa e quando è controindicata

Tutto quello che bisogna sapere sull'aspirina: a cosa serve, quando prenderla e quando evitarla e per cosa è indicata da banco e su prescrizione medica.

Aspirina a cosa serve, quando si usa e quando è controindicata

Fonte immagine: Miguel Á. Padriñán

Diffusamente utilizzata per trattare dolore e infiammazione, l’aspirina è uno dei più comuni farmaci da banco (ma anche da prescrizione) esistenti. E’ la prima dei farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS) ad essere stata scoperta. Non solo per raffreddore: vediamo nello specifico a cosa serve, qual è il suo principio attivo, come e quando assumerla e quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali dell’aspirina.

Che cos’è l’aspirina

L’aspirina appartiene a un gruppo di farmaci chiamati salicilati. La sua azione consiste nel bloccare la produzione di alcune sostanze naturali che causano febbre, dolore, infiammazione e coaguli di sangue. Il principio attivo dell’aspirina è l’acido acetilsalicilico, un derivato acetilato dell’acido salicilico. Questo vanta proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche. In quanto alla prima, l’efficacia dell’aspirina si deve all’inibizione della sintesi delle prostaglandine, ovvero dei mediatori del processo infiammatorio. Chi ha inventato l’aspirina? Fu, nel 1897, Felix Hoffman, un chimico tedesco che lavorava per l’azienda Bayer. L’uomo modificò l’acido salicilico per creare acido acetilsalicilico che fu chiamato, appunto, aspirina.

Aspirina, tipi e formati in commercio

Iniziamo dall’Aspirina C: si tratta di un farmaco in compresse effervescenti utile per combattere febbre e sintomi influenzali. Ha il valore aggiunto di contenere Vitamina C che esplica effetto positivo sul sistema immunitario. Il prezzo dell’Aspirina C – come e quando prenderla è riportato sul libretto contenuto nella sua confezione – si aggira sugli 8 euro per 20 compresse. C’è poi l’aspirina dolore e infiammazione – prezzo uguale alla precedente – formulata per avere una rapida azione su tali problematiche. I dosaggi disponibili variano da 100 a 500 mg. Un cenno merita la cardioaspirina, nella quale il medicinale interno è coperto da un rivestimento gastro-protettivo per proteggere le pareti dello stomaco. Anche questa è disponibile in diversi formati e dosaggi.

Fonte: Renate Köppel

Aspirina, a cosa serve e quando prenderla

L’aspirina è disponibile al banco o su prescrizione medica. Nel secondo caso viene utilizzata per alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide, dell’osteoartrite, del lupus eritematoso sistemico e alcuni altri disturbi reumatologici. Oltre che per prevenire attacchi di cuore in persone che hanno avuto un infarto in passato o che soffrono di angina, per prevenire ictus ischemici o mini-ictus. Inoltre, è utilizzata in caso di placca carotidea. In caso di condizioni cardiovascolari, deve essere assunta rigorosamente sotto prescrizione medica. L’aspirina da banco viene utilizzata invece per trattare i sintomi di influenza e naso chiuso – quindi per raffreddore e mal di gola –  per abbassare la febbre e alleviare il dolore da lieve a moderato causato da mal di testa, periodi mestruali, dolore ai denti e dolori muscolari.

Come antinfiammatorio

Trattandosi di un farmaco antinfiammatorio che rientra, come anticipato, tra i FANS, è largamente usata per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione e la febbre. In questi casi agisce contro emicrania ed altri tipi di mal di testa nonché contro i tanto fastidiosi e dolori cervicali donando immediato sollievo.

Come anticoagulante

L’aspirina rientra tra i farmaci anticoagulanti detti antipiastrinici. Questi riducono la capacità delle cellule del sangue di aggregarsi e provocare coaguli. Viene spesso prescritta a chi soffre di malattie cardiache per prevenire l’infarto.

Come antidolorifico

E’ uno dei suoi utilizzi più diffusi: l’aspirina è un antidolorifico quotidiano per dolori quali mal di testa, mal di denti e dolori mestruali oltre che, come anticipato, per raffreddore e per trattare i sintomi dell’influenza.

Come antirughe

Forse non tutti lo sanno, ma il suo effetto anti-infiammatorio può svolgere un’azione antirughe. L’infiammazione, infatti, colpisce la pelle in vari modi. Tra questi rientrano l’acne, la rosacea e le classiche rughe. Ebbene, l’infiammazione sta alla base della rottura del collagene, che a sua volta accelera l’invecchiamento. Inoltre, l’acido dell’aspirina è simile all’acido salicilico, piuttosto utilizzato dai dermatologi per curare l’acne.

Usi non medici dell’aspirina

Come concime

Tra gli usi non medici dell’aspirina, la si può sfruttare come concime. L’acido acetilsalicilico, che è un derivato dell’acido salicilico, è naturalmente presente nelle cortecce di parecchie specie di alberi. Basta realizzare una soluzione di acqua e aspirina per favorire la germinazione e fornire resistenza a malattie e parassiti nelle piante.

Fonte: Steve Buissinne

Come assumere l’aspirina

Va assunta esattamente come indicato sul bugiardino o come prescritto dal medico. E’ rischioso per la salute assumerne dosi maggiori e non consigliato prenderne minori. In ogni caso non va mai presa a stomaco vuoto e più a lungo di quanto prescritto. Se in compresse masticabili, va appunto masticata. In caso di aspirina effervescente, invece, va fatta sciogliere in mezzo bicchiere di acqua. Se sotto forma di pillola, non va frantumata o aperta ma ingoiata intera. E’ importante avvisare i medici di star assumendo l’aspirina se si è in procinto di un intervento chirurgico.

Aspirina, controindicazioni ed effetti collaterali

Così come vale per tutti i farmaci, anche l’aspirina può causare effetti collaterali. Tra i più comuni si annoverano:

Nei casi più gravi, in seguito ai quali è consigliabile avvertire il medico, può causare:

  • orticaria ed eruzioni cutanee
  • gonfiore agli occhi, alle labbra ed al viso in genere
  • gonfiore a lingua o gola
  • respiro difficoltoso
  • tachicardia
  • ronzio nelle orecchie
  • vomito accompagnato da sangue
  • sangue nelle feci

Tra le avvertenze, invece, è bene specificare come non dovresti prendere l’aspirina se hai un disturbo emorragico come l’emofilia, se hai avuto un recente sanguinamento gastrico o intestinale o se sei allergico a un farmaco antinfiammatorio non steroideo. Inoltre, non deve mai essere somministrata a bambini o adolescenti con età inferiore a 16 anni in quanto i salicilati possono causare la sindrome di Reye, una patologia molto rara ma potenzialmente letale che causa infiammazione ed edema cerebrale e degenerazione epatica.

In gravidanza e durante l’allattamento al seno

L’acido acetisaliciclico è severamente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento al seno. E’ inoltre sconsigliato in soggetti con angioedema, ulcerapeptica, sanguinamenti intestinali, colite ulcerosa, morbo di Crohn, insufficienza epatica e renale, asma, disturbi emorragici, pressione alta incontrollata, ulcere peptiche o allo stomaco e malattie del fegato o dei reni.

Aspirina e alcool

Aspirina e alcool: come comportarsi? Quando si assume l’aspirina è bene evitare di bere alcolici in quanto il rischio di sanguinamento allo stomaco diventa più consistente. Se si assume il farmaco per prevenire ictus o infarti, invece, bisogna evitare di assumere anche ibuprofene.

Fonte: StockSnap

Aspirina in gravidanza

Sappiamo bene come, durante la dolce attesa, molti farmaci siano banditi. In generale, anche questo medicinale non è raccomandata durante la gravidanza, a meno che non sussistano determinate condizioni mediche e non se ne parli con il proprio ginecologo di fiducia. Alcuni studi suggeriscono come assumerne una bassa dose durante la gravidanza sia utile alle donne a rischio di sviluppare pre-eclampsia e restrizione della crescita intrauterina.

Curiosità sull’aspirina

Il farmaco fece irruzione nel mercato europeo nel 1763 quando Edward Stone, un pastore di origini britanniche, masticò una corteccia di salice e sentì un rinnovato vigore. Approfondiamo alcune delle maggiori curiosità che si hanno riguardo il farmaco.

Differenza tra aspirina e cardio aspirina

A base dello stesso principio attivo, la sostanziale differenza tra cardioaspirina e aspirina sta nel dosaggio: la seconda, infatti, prevede un basso dosaggio che consente di assumerla giornalmente per la prevenzione di problemi cardiaci quali ictus, ischemie, etc. Inoltre, la cardio aspirina – come anticipato sopra – è generalmente dotata di un rivestimento gastro protettivo che previene eventuali sanguinamenti dello stomaco e ulcere. Anche se, nei pazienti che assumono il farmaco a vita, essa viene associata ad un protettore gastrico.

Aspirina o tachipirina?

Sono tra i farmaci più comuni ma vantano importanti differenze: quale scegliere tra tachipirina e aspirina? Iniziamo col dire che il principio attivo della Tachipirina è il paracetamolo, efficace antidolorifico ed antipiretico. A questo è legata una bassa possibilità di sviluppare effetti collaterali. Inoltre, un’altra grande differenza sta nel fatto che la tachipirina può essere somministrata anche a stomaco vuoto e sia nei bambini che nelle donne in gravidanza.

Aspirina e Coca Cola

Diverse credenze popolari circolano sull’accoppiata aspirina e Coca Cola. Secondo alcune, il mix avrebbe effetto afrodisiaco; secondo altre, prese insieme, costituirebbero un ottimo modo per “sballarsi”. Alcuni ritengono che la bevanda ottenuta dal mix delle due avrebbe effetto stupefacente. Si tratta, tuttavia, di una diceria già smentita dalla Bayer, casa farmaceutica produttrice del farmaco, che ha chiarito come la Coca Cola non interferisca sugli effetti del  farmaco.

Come conservare l’aspirina

Il medicinale si conserva all’interno della sua confezione, ben chiusa e lontano dalla portata dei bambini e dai raggi del sole o di eccessiva umidità (ad una temperatura non superiore a 30°C). Va tenuto infatti a temperatura ambiente (in teoria, quindi, non in bagno). Non va usata dopo la data di scadenza riportata sull’etichetta e non va gettata – così come ogni medicinale – e nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.

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