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Trombosi al pene: di cosa si tratta?

Trombosi al pene, che cosa si intende? Quali sono i disturbi che si presentano quando un uomo soffre di questo particolare disturbo? E quali, invece, le cause e anche i possibili trattamenti?

Trombosi al pene: di cosa si tratta?

La trombosi del pene è un evento molto raro, che si presenta nella zona dorsale prossimale del pene: la malattia si presenta con una zona gonfia e dolente, con la vena dorsale superficiale gonfia ed eritematosa. Il dolore può essere più o meno intenso e pulsante e può sparire all’improvviso per poi ricomparire. E’ una malattia troppo spesso sottovalutata, anche per la particolarità della zona e per i suoi sintomi.

Trattandosi di un organo molto delicato, gli uomini dovrebbero prestare maggiori attenzioni a possibili modifiche o segnali a carico della zona. Ma spesso notiamo riluttanza a parlarne anche solo con il proprio medico curante, al quale basterebbe conoscere i sintomi per poter effettuare una diagnosi rapida per poter trattare il più velocemente possibile la malattia.

Tra le cause della malattia possiamo citare stasi ematica, alterazione della parete vascolare, variazione dell’assetto emocoagulativo, mentre tra i fattori predisponenti notiamo l’ipospadia congenita con intervento chirurgico ricostruttivo, perché la cicatrice può aiutare la comparsa di trombosi. Altre cause possono essere l’iniezione di sostanze nella vena dorsale, una compressione venosa provocata da un tumore o da una distensione vescicale, infezioni, bendaggi, malattie neoplastiche. Talvolta è capitato anche durante lunghi viaggi in aereo.

La malattia non comporta conseguenze a lungo termine, mentre una volta che è stata diagnosticata il medico potrebbe consigliare una terapia eparinica e antinfiammatoria, mentre il trattamento conservativo può essere indicato per evitare una recidività della patologia. L’approccio chirurgico sarebbe da preferire in caso di recidiva.

Via | Dottor Bolognesi

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