Il sondaggio svela non solo che le donne sono più interessate alla salute, con l’84% delle risposte arrivate proprio da loro, ma anche che il 50% degli intervistati ha effettuato negli ultimi 12 mesi un controllo della visita. Tra questi solo il 30% è andato dall’oculista, mentre gli altri si sono rivolti a un ottico. Carlo Nucci, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica del Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata, spiega:
Sottoporsi ad una visita oculistica periodica è di estrema importanza ed altrettanto fondamentale è rivolgersi alla figura professionale corretta per non incorrere in possibili rischi per la nostra vista. L’oculista è il medico specialista qualificato per diagnosticare e curare le malattie degli occhi, eseguire interventi chirurgici, prescrivere occhiali ed applicare lenti a contatto.
Il 30% è andato a controllo perché doveva rivedere gli occhili da vista, il 10% perché aveva un disturbo, l’8% per un controllo periodico. Solo il 6 per fare prevenzione. Stefano Gandolfi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, sottolinea:
La prevenzione, in oculistica, è fondamentale e va fatta in modi e tempi diversi in ogni fase della vita: dai 3 ai 6 anni, sempre e comunque per prevenire l’ambliopia, cioè l’occhio pigro. Dopo i 40, secondo il consiglio dello specialista e tenendo conto anche della familiarità per alcune specifiche malattie della vista come il glaucoma.
Per quello che riguarda i colliri, infine, il 62% degli intervistati li usa solo per problemi occasionali. Chi non li usa lamenta il fatto che le gocce escono dagli occhi (14%), che non riesce a tenere l’occhio aperto (9%), che ha bisogno di un’altra persona per metterli (9%).
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Mother with two kids at the Ophthalmologist for an eye check up











