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Roberto Burioni, il San Raffaele prende le distanze dal virologo

Roberto Burioni, il San Raffaele si dissocia dalle parole del virologo, che probabilmente rispondeva a distanza a Matteo Bassetti.

Roberto Burioni, il San Raffaele prende le distanze dal virologo

Roberto Burioni, il San Raffaele di Milano prende le distanze dalle parole di Roberto Burioni, che lavora proprio per la struttura sanitaria lombarda. Pochi giorni fa, il professore in un post su Facebook sottolineava che forse era vero che molte persone prendevano d’assalto gli ospedali per paura. Aggiungendo poi che purtroppo sono anche molte le persone che muoiono.

Alcuni dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico, e può essere vero.
Ma quelle centinaia di persone che finiscono ogni giorno al cimitero a causa di COVID-19, sono spinte dal panico?
Basta bugie. Basta bugie. Basta Bugie.

Il virologo, probabilmente, con il suo intervento su Facebook rispondeva indirettamente al direttore del reparto Malattie infettive del San Martino di Genova. Matteo Bassetti, infatti, parlava di una situazione difficile in ospedale, perché persone asintomatiche o poco sintomatiche prendevano d’assalto le strutture sanitarie, intasando i centralini e facendo perdere tempo ai medici.

Il 15-20% dei pazienti ospedalizzato poteva essere curato a casa se ci fossero stati dei protocolli e un’organizzazione adeguata della medicina territoriale. Chi doveva farli? il CTS ha deciso a quanti cm dovessero essere distanziati gli ombrelloni sulla spiaggia per evitare il contagio….non poteva suggerire chi e come curare a casa i pazienti? Mi piacerebbe conoscere i criteri di selezione con cui sono stati scelti i membri del CTS.

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La risposta del San Raffaele a Roberto Burioni: da cosa prendono le distanze?

L’Ospedale San Raffaele di Milano risponde al professore, prendendo le distanze dalle sue parole.

In merito al tweet postato questo pomeriggio dal professor Roberto Burioni, nel quale si fa riferimento ai pronto soccorso, azienda e università si discostano dal pensiero del professore, in quanto le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid. Pur riconoscendo l’autonomia di espressione, il gruppo San Donato e l’università Vita-Salute San Raffaele lo invitano a considerazioni più rispettose della verità e del lavoro altrui.

Mentre Selvaggia Lucarelli rincalza la dose, sottolineando l’inutilità delle parole del San Raffaele.

Roberto Burioni scrive che i pronto soccorso possono pure essere presi d’assalto da gente impaurita, ma che i morti sono veri. Ditemi se è normale che il gruppo San Donato/San Raffaele scriva un comunicato in cui si dice che il gruppo “SI DISCOSTA DAL PENSIERO di Burioni”. Qualcuno, di grazia, mi spiega da cosa si dissociano? Dalla punteggiatura?
O forse la parola d’ordine è “minimizzare”?

Foto Getty

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