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Virus Epstein Barr: cos’è e come si trasmette

Scopri cosa è il Virus Epstein Barr, cosa c’entra con la malattia del bacio e come evitare il contagio

Virus Epstein Barr: cos’è e come si trasmette

Fonte immagine: Pixabay

Hai mai sentito parlare del Virus Epstein-Barr? Probabilmente no, ma con altrettante buone probabilità avrai invece sentito parlare della mononucleosi infettiva. Ebbene si, l’Epstein-Barr virus (EBV, HHV-4 o detto anche Herpes human virus 4) è il responsabile della famosa “malattia del bacio”. Si tratta di un membro della famiglia di altri Herpesvirus, quella che – per intenderci – comprende malattie note come la varicella, il fuoco di S. Antonio e l’herpes alle labbra o quello genitale.

Ma a quali conseguenze va incontro una persona dopo un contagio da Virus di Epstein-Barr? Oltre alla già citata mononucleosi infettiva, ovvero la cosiddetta malattia del bacio, questo tipo di virus può causare – seppur più raramente – anche altre condizioni, comprese persino delle neoplasie.

In questo articolo vogliamo esaminare le possibili conseguenze di un contagio da EBV, scoprire come viene diagnosticata la presenza del virus e identificare i possibili trattamenti attualmente a disposizione per combatterlo.

Cos’è l’Epstein Barr virus?

Abbiamo visto che si tratta di un virus molto comune, appartenente alla famiglia dei virus dell’herpes. La diffusione di questo particolare virus è talmente vasta che si ritiene che il 95% della popolazione mondiale abbia avuto almeno un contatto una volta nell’arco della propria vita, anche senza sviluppare alcun sintomo (si parla in tal caso di portatori sani di EBV).

In realtà, numerosi studi hanno evidenziato l’esistenza di due diversi tipi di EBV, ovvero l’ EBV-1 e l’ EBV-2. I due ceppi differiscono sostanzialmente per pochissimi tratti, e nonostante tali piccole differenze, le manifestazioni innescate da essi risultano essere identiche. Inoltre, entrambi i ceppi possono infettare contemporaneamente lo stesso soggetto.

Esattamente come accade nel caso degli altri virus dell’herpes, anche l’EBV non può essere eliminato del tutto dall’organismo. Esso può infatti rimanere dormiente nelle cellule, per poi riattivarsi non appena il nostro sistema immunitario risulta indebolito a causa di fattori come stress, alimentazione scorretta o eccessiva stanchezza fisica.

Quanti tipi di herpes virus esistono?

Virus Epstein Barr: i tipi di virus
Fonte: Pixabay

Dal momento che l’EBV fa parte della famiglia degli Herpesvirus, vediamo dunque quanti altri tipi di herpes ne fanno parte. Quelli che possono infettare l’uomo sono 8, ovvero:

  • Herpes simplex virus di tipo 1 (HSV-1), responsabile soprattutto dell’herpes labiale, dell’herpes al naso, dell’herpes oculare e, in misura minore, di quello genitale, oltre che dell’herpes vaginale.
  • Herpes simplex virus di tipo 2 (HSV-2), responsabile dell’herpes genitale.
  • Virus Epstein-Barr (Herpes human virus 4).
  • Herpes virus umano 6, responsabile della cosiddetta “sesta malattia”, una malattia esantematica detta anche roseola infantum, che colpisce durante l’infanzia, in particolar modo i bambini entro i 2 anni di età.
  • Virus varicella-zoster, che provoca l’Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio (che ha tra le conseguenze la nevralgia post erpetica).
  • Herpes virus umano 7: è un virus scoperto nel 1990 la cui implicazione per la salute umana non è ancora completamente nota.
  • Cytomegalovirus: può causare diverse infezioni, compresa la mononucleosi infettiva.
  • Herpes virus umano 8, noto anche come Herpesvirus associato al sarcoma di Kaposi (KSHV), una forma di cancro della pelle caratterizzata dalla formazione di chiazze di colore chiaro, rosso o violaceo.

Come gli altri virus appartenenti a questo gruppo, anche l’Herpes human virus 4 non sopravvive a lungo al di fuori dell’organismo del soggetto. Per questa ragione, affinché avvenga la trasmissione è necessario che vi sia un contatto molto stretto. Inoltre, differentemente da quanto avviene con gli altri herpes virus, l’Epstein-Barr e l’herpes virus umano di tipo 8 possono aprire la strada allo sviluppo di tumori.

Virus Epstein-Barr: perché si chiama così?

E adesso una piccola curiosità: probabilmente ti starai chiedendo a cosa deve il nome il Virus Epstein-Barr. Devi sapere che questo virus è stato isolato per la prima volta nel lontano 1964, proprio da Anthony Epstein e Yvonne Barr, due virologi che, analizzando dei campioni di sangue ricevuti dall’Uganda e prelevati da pazienti con particolari forme di linfoma, hanno identificato l’esistenza di questo nuovo herpesvirus.

Epstein Barr virus: quali sono i rischi?

Vediamo a questo punto cosa comporta la presenza del virus Epstein Barr nel nostro organismo. Cominciamo con il dire che nella maggior parte dei casi il virus rimane asintomatico. Quando da origine a delle patologie, la più frequente è senza dubbio la mononucleosi infettiva acuta, detta più comunemente “malattia del bacio”, poiché la trasmissione avviene attraverso il contatto con la saliva. Come abbiamo accennato, il virus può però aprire la strada a patologie molto più gravi. Vediamo nel dettaglio di quali si tratta, partendo proprio dalla mononucleosi:

  • Mononucleosi infettiva: questa è la più comune manifestazione del virus EBV. La malattia colpisce soprattutto adolescenti e giovani adulti, interessa bocca e gola, ma può raggiungere anche la milza e il fegato.
  • Sclerosi multipla: numerose ricerche hanno evidenziato come alla base dello sviluppo della sclerosi multipla vi sia anche il contagio con il virus EBV.
  • Epatite: in rari casi il virus può scatenare delle epatiti.
  • Tumori: il virus è risultato collegato allo sviluppo di tumori epiteliali, alcuni tipi di linfoma come il linfoma di Hodgkin, Linfoma di Burkitt e il carcinoma rinofaringeo.

Come avviene la trasmissione?

Come abbiamo accennato, il Virus Epstein-Barr viene trasmesso essenzialmente attraverso la saliva, vale a dire in seguito a un contatto con le secrezioni oro-faringee con un soggetto infetto. In casi molto rari questo virus può essere trasmesso anche per via ematica o in seguito a un contatto sessuale, ma si tratta di casi davvero poco frequenti.

Come capire se hai l’EBV?

In questo momento probabilmente ti starai chiedendo se anche tu sei stato contagiato dal virus EBV. Per riuscire a scoprirlo sarà sufficiente sottoporsi a un semplice esame del sangue per la ricerca di anticorpi diretti contro l’EBV (Anticorpi anti virus Epstein-Barr). Grazie a questo esame sarà infatti possibile confermare l’eventuale infezione.

Come eliminare il virus Epstein Barr?

eliminare il virus Epstein Barr
Fonte: Pixabay

Abbiamo visto che il virus non può essere eliminato del tutto dall’organismo dell’ospite. Il trattamento delle manifestazioni del virus, come ad esempio della mononucleosi, dipenderà dalla condizione del paziente. Nel caso della mononucleosi infettiva ad esempio è consigliato un periodo di riposo, abbinato a una sana alimentazione e a una corretta idratazione, oltre alla somministrazione di farmaci anti-infiammatori.

Scopri cosa fare in caso di herpes in gravidanza.

Cosa bisogna sapere sul virus Epstein Barr

Il virus Epstein Barr deve il nome ai suoi scopritori, i virologi Anthony Epstein e Yvonne Barr. Questo particolare virus fa parte della famiglia degli Herpesvirus, quella che comprende malattie come varicella, fuoco di S. Antonio ed herpes alle labbra o genitale. L’EBV può dare origine a diverse patologie, alcune benigne (come la mononucleosi infettiva) altre più gravi, come alcune forme di tumori.

Come ogni altro tipo di virus dell’herpes che infettano l’uomo, anche l’EBV non può essere eliminato del tutto dall’organismo, ma rimarrà latente nelle cellule per poi riattivarsi durante in periodi vi è un abbassamento delle difese immunitarie.

La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto con la saliva. Non a caso, la mononucleosi infettiva è meglio nota anche con il nome di “malattia del bacio”. L’infezione colpisce perlopiù adolescenti e giovani adulti. Per scoprire se hai contratto il virus Epstein Barr (come il restante 90% della popolazione mondiale) è sufficiente sottoporsi a un normale esame del sangue per la ricerca degli anticorpi diretti contro l’EBV.

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