Benessereblog Bellezza Cura corpo Qual è la miglior postura quando si studia?

Qual è la miglior postura quando si studia?

Il luogo ideale dove studiare è la scrivania, perché il letto o altri luoghi della casa non danno il giusto sostegno. Inoltre, è sempre bene dotarsi di scrivania e sedia ergonomica, per mantenere una posizione corretta di tutto il corpo. Ogni tanto bisognerebbe fare una pausa e camminare, soprattutto se si trascorre molto tempo su una sedia. Senza dimenticare che una fitball al posto della sedia può essere ottima per tenere gambe e schiena sempre in movimento

Qual è la miglior postura quando si studia?

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Ogni volta che vediamo i nostri figli studiare o quando noi stessi ci mettiamo alla scrivania per un corso di aggiornamento o altro, sorge spontanea una domanda: qual è la miglior postura quando si studia? Proprio come avviene con i consigli che gli esperti danno per lavorare in modo corretto, ad esempio, quando si è seduti alla scrivania, ce ne sono altri da seguire quando leggiamo o studiamo, per evitare di incappare in piccoli o grandi problemi di salute.

Una postura scorretta quando si lavora al computer o quando si studia sui libri può causare difetti posturali che possono provocare dolore, fastidio, infiammazioni. Come riuscire, allora, ad evitare tutto questo? Risponde alle nostre domande il Dottor Alessandro Garlinzoni, osteopata di MioDottore, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.

Qual è la miglior postura quando si studia?

Mantenere una postura corretta durante lo studio è un fattore chiave per evitare problemi muscolo-scheletrici, tra cui tensioni muscolari, dolore cervicale, mal di schiena e affaticamento agli occhi.

Per garantire una buona postura, è importante utilizzare una sedia e una scrivania ergonomiche, che permettano di regolare l’altezza e la posizione, in modo da adattarsi alle proprie esigenze fisiche. È preferibile evitare di studiare in posizioni scorrette, come sul letto o sul divano, poiché possono causare tensioni muscolari e dolori alla schiena e al collo.

In particolare, la postura migliore durante lo studio è quella che garantisce il mantenimento di una posizione corretta del collo, della schiena e delle gambe, evitando così problemi muscolo-scheletrici che possono influire negativamente sul rendimento e sulla salute generale dello studente.

Per mantenere una buona postura, la schiena dovrebbe essere appoggiata sulla sedia e il collo mantenuto in posizione neutra, evitando torsioni o inclinazioni eccessive. Inoltre, è importante che la sedia sia regolabile in altezza e in profondità, che l’altezza del tavolo sia adeguata e che i piedi siano poggiati su una superficie solida e piana.

Dov’è consigliabile studiare e dove no?
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Dov’è consigliabile studiare e dove no?

Il luogo ideale per studiare con una postura corretta è quello che permette di utilizzare scrivania e sedia ergonomiche e che favorisce una buona posizione del collo, della schiena e delle gambe. Meglio evitare posizioni scorrette, che mettono il corpo sotto sforzo, preferendo invece un ambiente che favorisca il comfort e la salute fisica.

Consigli dall’osteopata
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Consigli dall’osteopata

Studiare può sempre essere una causa di stress, soprattutto se si passano molte ore seduti alla scrivania con la testa china su libri o device. Una buona regola è quella di alzarsi ogni 30/45 minuti circa, magari ripassando in piedi mentre si cammina. Questo è molto utile in quanto permette al sistema posturale di riassettarsi, aumenta il flusso sanguigno agli arti inferiori e all’addome e aumenta il battito cardiaco e la capacità respiratoria.

Inoltre, permette di modificare spesso la postura, evitando di restare troppo tempo nella stessa posizione e permettendo di ossigenare i tessuti. È utile, quindi, mettere un timer sul telefono e cambiare spesso posizione, sempre che lo spazio lo permetta.

Un altro consiglio è quello di utilizzare una fitball al posto della sedia, avendo così schiena, addome e gambe sempre attivi e rendendo impossibile assumere posture errate, rischiando altrimenti di perderei l’equilibrio.

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