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Cosa fare per il mal di schiena forte?

Cosa fare per il mal di schiena forte? Le cause, i fattori di rischio ed i rimedi naturali, farmacologici e chirurgici per combatterlo.

Cosa fare per il mal di schiena forte?

Fonte immagine: Pixabay

Se lo hai provato almeno una volta, ti sarai chiesto cosa fare per il mal di schiena forte. Il disturbo, noto anche come lombalgia, rappresenta uno dei problemi medici più comuni (secondo solo al raffreddore) e nella sua versione più grave, può rendere la vita insopportabile.

Può variare da un dolore sordo e costante a un dolore improvviso e acuto che, nella maggior parte dei casi, scompare da solo, anche se nel giro di diverse settimane. Fortunatamente, è possibile trattarlo con riposo e antidolorifici, questi da assumere sotto il diretto controllo medico.

La colonna vertebrale

Ma prima di parlare nel dettaglio del mal di schiena, vale la pena focalizzarsi sull’anatomia della colonna vertebrale, per riuscire anche ad individuare meglio le sedi del dolore. La colonna vertebrale si estende dal cranio al bacino ed è composta da 33 ossa, chiamate vertebre, suddivise in quattro diverse regioni.

Le 7 vertebre, dalla C1 alla C7, della zona del collo, sono dette vertebre cervicali. Seguono le 12 vertebre toraciche, ossia dalla T1 alla T12, per poi lasciare il posto a quelle lombari, dalla L1 alla L5. Chiudono il cerchio le 5 vertebre del bacino, dalla S1 alla S5, in zona sacrale e per finire le 3-5 finali del coccige, spesso fuse tra loro.

Quindi, alla domanda cosa c’è in fondo alla schiena, la risposta è il coccige, tanto piccolo e tanto problematico se il dolore alla schiena interessa questa area.

Vertebre cervicali (C1 – C7)

Il rachide cervicale è ulteriormente diviso in due parti: la regione cervicale superiore (C1 e C2) e la regione cervicale inferiore (da C3 a C7). C1 è chiamato Atlante e C2 Asse. L’ occipite, noto anche come osso occipitale, è un osso piatto che forma la parte posteriore della testa.

Atlante (C1)

L’Atlante è la prima vertebra cervicale, abbreviata in C1. Il suo aspetto è diverso dalle altre vertebre spinali, in quanto ha una forma ad anello e la sua funzione è sostenere il cranio.

Epistrofeo (C2)

L’Epistrofeo, o asse, è la seconda vertebra cervicale o C2. Ha una forma simile a un dente smussato, tanto che viene anche chiamato “dens”, dal latino “dente”. Ha la funzione di garantire i movimenti rotatori del cranio.

Vertebre toraciche (T1 – T12)

Le vertebre toraciche, che vanno dalla T1 a T12, sono caratterizzate da un aumento graduale di dimensioni. La gabbia toracica è unita alle vertebre toraciche. Le T11 e T12 non sono attaccate a sterno e cartilagine, motivo per cui vengono anche dette costae fluctuantes, costole fluttuanti.

Vertebre lombari (L1 – L5)

Le vertebre lombari vanno da L1 a L5. Queste vertebre sopportano gran parte del peso corporeo e il relativo stress biomeccanico e sono più lunghe e più larghe di quelle della colonna vertebrale toracica.

Spina sacrale

Le cinque ossa che si trovano dietro al bacino, abbreviate da S1 a S5 e fuse in una forma triangolare, formano l’osso sacro. L’osso sacro si inserisce tra le due ossa iliache che collegano la colonna vertebrale al bacino. L’ultima vertebra lombare (L5) si articola con l’osso sacro. Immediatamente sotto ci sono 3-5 ossa aggiuntive, fuse insieme per formare il coccige.

Che cos’è il mal di schiena e quanti tipi esistono

Come anticipato, la lombalgia si riconduce al dolore che colpisce la parte bassa della schiena – tra la parte superiore della regione lombare e le gambe – e che può manifestarsi sotto forma di rigidità della parte interessata, diminuzione del movimento della stessa, difficoltà a stare dritti o a piegarsi. Ma esistono anche altri tipi di mal di schiena.

Se infatti il dolore interessa la zona cervicale, si può parlare di cervicalgia, se interessa la zona lombosacrale, si parla di lombosciatalgia. Il dolore alto o basso lungo la schiena, identifica quindi quali aree sono colpite dal problema. E se ci stiamo chiedendo cosa sia il colpo della strega, ancora una volta ad essere interessata è l’area lombare.

Il colpo della strega

Il colpo della strega si manifesta come dolore sordo, simile ad una perforazione o una puntura. Il punto da cui parte è spesso tra le natiche e il lombo e rende faticoso anche stare in piedi. Ma qual è la causa e perché il corpo reagisce in maniera tanto drammatica ad un semplice movimento?

Non c’è una causa specifica riconducibile al problema e di solito è la combinazione di posture errate, stress e mancanza di movimento. In genere, la condizione fisica della persona colpita prima della comparsa di un colpo della strega, è di indebolimento dei muscoli della schiena.

Se il corpo non viene allenato regolarmente, i muscoli si accorciano o si atrofizzano rapidamente. Anche i legamenti diventano meno mobili e le fibre nervose perdono tono. In queste condizioni può succedere che il corpo reagisca bloccandosi di improvviso, anche con un semplice movimento di sollevamento o rotazione.

I sintomi del mal di schiena

Il sintomo principale del mal di schiena lombare è un dolore in qualsiasi parte della schiena che talvolta interessa anche i glutei e le gambe, a seconda dei nervi interessati.

La sintomatologia si può manifestare in diversi modi, mentre la sua intensità può variare tra lieve e intensa. In via generale, i sintomi più comuni del male alla schiena sono:

  • Dolore pulsante o intenso
  • Bruciore
  • Formicolio
  • Dolore muscolare
  • Dolore che si irradia alla gamba

Tra i possibili altri disagi, possono manifestarsi  dolori al tatto, spasmi muscolari, dolore dall’inguine al ginocchio, difficoltà a muoversi, difficoltà ad alzarsi.

Un approfondimento merita la differenza tra i tipi di dolore, che può essere cronico o acuto.

Dolore acuto

Il dolore acuto compare improvvisamente e dura fino a 4-6 settimane. Si caratterizza per essere improvviso e per la propensione a risolversi generalmente nel giro di un tempo relativamente breve. Un classico esempio è il “colpo della strega”.

Dolore cronico

Il dolore cronico è un dolore a lungo termine: si sviluppa quindi per un periodo più lungo che può estendersi fino a 3 mesi. Nonostante sia più sopportabile rispetto al precedente, è in grado di incidere sulla qualità della vita rendendo complicate le normali attività quotidiane.

Le cause del mal di schiena forte

Le cause del mal di schiena possono essere di diversa natura e possono avere varie origini. Ad esempio, la lombalgia può essere il risultato di alcune malattie come ernie, sciatica, cancro al midollo spinale o, più comunemente:

  • Dischi sporgenti o rotti. Quando i “cuscinetti” che servono a separare i dischi tra le vertebre si gonfiano o si rompono andando a premere su un nervo. La lesione del disco di solito si verifica all’improvviso dopo aver sollevato qualcosa o dopo avere effettuato un movimento improprio con la schiena. Il dolore alla schiena lombare che ne deriva solitamente dura circa 72 ore.
  • Stiramento muscolare. Il malessere derivante dal ripetuto sollevamento di pesi o da movimenti imprevisti e che possono affaticare i muscoli della schiena e i legamenti spinali.
  • Strappo muscolare. Come lo stiramento, anche lo strappo muscolare può interessare le fasce muscolari della schiena, facendo percepire un dolore simile ad una frustata nelle aree lesionate. Rispetto allo stiramento, il male è pungente e rende più difficile muoversi.
  • Artrite. L’artrosi può colpire la parte bassa della schiena.
  • Osteoporosi. Se le ossa diventano fragili, condizione comune nell’osteoporosi, le vertebre della colonna vertebrale possono sviluppare delle dolorose fratture.
  • Tensioni. I muscoli e i legamenti della schiena possono allungarsi o strapparsi a causa dell’attività eccessiva.
  • Sciatica. La sciatica può verificarsi a seguito di un’ernia del disco se questo va a premere sul nervo sciatico. Quest’ultimo è il nervo che collega la colonna vertebrale alle gambe.
  • Scoliosi, cifosi e lordosi rappresentano tutte condizioni che causano curvature anomale della colonna vertebrale e che, alla lunga, possono provocare una cattiva postura e conseguente dolore in quanto vanno ad esercitare pressione su muscoli, vertebre e legamenti.
  • Cattiva postura. Se manteniamo spesso posture errate, ecco che il mal di schiena, anche forte, può fare la sua comparsa e interessare più aree.
  • Muscolo piriforme infiammato. Il piriforme è un muscolo piccolo, posto tra il nervo sciatico e il gluteo. Quando si infiamma può portare a tutta una serie di dolori che interessano non solo la parte bassa della schiena. Se non trattato, il male può rendere difficile sedersi, camminare o sdraiarsi.

Mal di schiena, i fattori di rischio

Chiunque può soffrire di dolore alla schiena, i bambini così come gli anziani. Tuttavia, esistono alcune condizioni che rappresentano dei fattori di rischio, ovvero:

  • Età. I dolori alla schiena sono più comuni in età adulta, ovvero a partire dai 35-40 anni. Ciò in quanto i cambiamenti che si verificano nel nostro corpo con l’invecchiamento – come la  riduzione del contenuto di liquidi tra le vertebre, ad esempio – lo predispongono alla lombalgia.
  • Mancanza di esercizio fisico e stile di vita sedentario. La sedentarietà non aiuta i muscoli indeboliti dell’addome e della schiena i quali, per tale motivo, possono causare dolore.
  • Obesità e sovrappeso. Il sovrappeso e l’obesità causano stress ai muscoli della schiena che devono sopportare i chili in eccesso.
  • Alcune malattie (come abbiamo visto, l’ernia, l’artrite, il cancro al midollo spinale, depressione).
  • Alcune attività lavorative, specie quelle faticose
  • Gravidanza
  • Fumo

Come prevenire il mal di schiena

Uno dei modi migliori per prevenire il mal di schiena è mantenere forte e attiva la muscolatura del tronco. Tra gli esercizi migliori, da eseguire sotto la supervisione di un coach professionista ci sono gli sercizi di rafforzamento e allungamento della schiena, da seguire almeno 2 giorni a settimana. In più, al fine di proteggere il benessere della colonna vertebrale, è importante:

  • Alzarsi e sedersi con la schiena diritta.
  • Evitare il sollevamento di carichi pesanti. Se non si può fare diversamente, piegare le ginocchia e mantenere la schiena dritta. In questo modo, i muscoli delle gambe faranno la maggior parte del lavoro.
  • Mantenere una routine attiva e mangiare sano. Essere in sovrappeso può affaticare la schiena. Fare attività fisica regolare e mangiare scegliendo cibi sani può aiutare.
  • No al fumo, che limita il flusso di sangue ai dischi spinali. I fumatori sono particolarmente vulnerabili al mal di schiena.
  • Chi è incline al mal di schiena, dovrebbe parlare con il suo medico della migliore posizione per dormire. A volte è consigliabile riposare su un fianco con le ginocchia leggermente sollevate verso il petto. Il materasso anche può fare molto e sceglierlo di media durezza è preferibile.
  • Controllare la postura stando in piedi con i talloni contro un muro, è un buon modo per capire se ci sono errori che possono gravare sulla schiena. I polpacci, i glutei, le spalle e la parte posteriore della testa dovrebbero toccare il muro e non dovrebbe essere faticoso far scivolare la mano dietro la zona lombare. Se, facendo un passo avanti la postura cambia, significa che va corretta.
  • Mantenere la schiena dritta, come detto, aiuta ad evitare problemi a lungo termine. Da seduti, è possibile correggere la postura tenendo le ginocchia leggermente più in alto dei fianchi. Lo schienale della sedia dovrebbe essere posizionato ad un angolo di circa 110 gradi e dovrebbe cullare comodamente la parte bassa della schiena. Se necessario, utilizzare un cuscino a forma di cuneo o un cuscinetto lombare. Un aiuto può essere anche appoggiare i piedi su uno sgabello.
  • Per evitare di sforzare il collo e gli occhi quando si lavora o si studia per molte ore davanti al computer, si può centrare il monitor del computer di fronte a sé, a circa un braccio di distanza. La parte superiore del monitor dovrebbe essere di circa 2 o 3 pollici sopra il livello degli occhi. La posizione della tastiera dovrebbe essere di qualche centimetro sotto la scrivania, in modo da mantenere in posizione neutrale gli avambracci e non gravare sui polsi.
  • Attenzione anche a laptop e tablet, che tendono a far piegare la testa per lunghi periodi di tempo. Ciò esercita pressione sulle vertebre cervicali, scatenando mal di testa e dolore alla schiena o al collo. Usare i leggii porta device, facendo il modo che gli schermi siano a circa 15 centimetri sotto lo sguardo.
  • Anche l’uso dello smartphone, per lo stesso motivo, dovrebbe essere moderato.
  • Che si lavori al computer o che si passi molto tempo seduti alla scrivania, per evitare dolori alla schiena, è importante fare pause regolari per fare stretching o semplicemente sgranchirsi. L’ideale sarebbe alzarsi ogni 20 o 30 minuti.

Se il medico concorda, iscriversi ad un corso di ginnastica posturale, è un buon aiuto per sbloccarsi e migliorare la postura.

Mal di schiena: quando preoccuparsi

Come abbiamo visto, dire mal di schiena è dire tutto e niente, visto che il dolore può essere generato da disturbi nati in varie aree della colonna. Zone doloranti, come il collo o anche le gambe, possono andare di pari passo con problemi con la fascia lombare. Per questo è importante partire dai sintomi, per andare a capire meglio qual è la condizione scatenante.

Dolore cronico al collo, con difficoltà a girarlo

Il torcicollo lo conosciamo un pochino tutti, ma quando l’età avanza e il disturbo inizia a diventare cronico, il problema, molto probabilmente è di natura diversa. Dolore e formicolio, in questi casi, possono verificarsi anche nella parte lombare, causando mal di schiena che può diffondersi nella parte superiore delle gambe. Questi sintomi possono peggiorare con i movimenti quotidiani come torcersi, piegarsi, raggiungere o sollevare.

Se rientriamo in questa casistica, è importante approfondire, in quanto è possibile che il mal di schiena derivi da una degenerazione del disco, tipica dell’età avanzata.

Dolore alle gambe che parte dai glutei: la sciatalgia

Il dolore ha origine nella parte bassa della schiena, ma si ramifica in modo importante alle gambe? Il male Va dall’area dei glutei lungo la parte posteriore della gamba? Con molta probabilità il problema è il nervo sciatico e si ha sollievo da stesi o seduti, mentre il dolore peggiora stando in piedi.

Forte dolore nella parte bassa della schiena

Non parliamo di un semplice male, scatenato da affaticamento, posizione sbagliata, stiramenti o strappi che scatenano dolore nella fascia lombare. In questi casi la terapia suggerita dal medico e il riposo donano sollievo. Ma se il male peggiora nel tempo, si percepisce senso di pressione e dolore ai glutei e alla parte superiore delle gambe, il problema è diverso.

Una delle cause potrebbe infatti essere la stenosi spinale, un restringimento del canale spinale, spesso alla base della colonna vertebrale, che provoca un forte dolore bruciante. Anche in questo caso l’età avanzata è il principale colpevole, ma anche la genetica e una ripetuta e costante postura scorretta, possono portare al disturbo.

Un dolore radiante a collo, schiena ed arti

La spondilodistesi è un disturbo ai danni della colonna vertebrale, che porta allo scivolamento di una vertebra sull’altra, provocando dolore sordo. Il male può colpire non solo la schiena, ma anche braccia e gambe, a seconda della zona da cui si irradia. Un sintomo che si accompagna sempre al malessere è la difficoltà di movimento.

Tale problema, come detto, si verifica quando una vertebra scivola fuori posizione e va a finire su quella immediatamente sottostante, esercitando una pressione sui nervi del midollo spinale. La condizione si verifica più comunemente in area cervicale, ma può verificarsi ovunque sulla colonna vertebrale.

La cura per il mal di schiena forte

La cura del mal di schiena dipende dalle cause che ne stanno alla base e dal tipo di dolore che si avverte. Inutile illuderci del fatto che per il mal di schiena esista un rimedio immediato. Tuttavia, i trattamenti sono diversi e, in base alla natura del dolore, possono risultare più o meno efficaci.

Cosa fare per il mal di schiena forte?

Rimedi naturali

Il malessere si può inizialmente trattare con rimedi casalinghi naturali come di impacchi di ghiaccio (e successivamente di calore) nella parte bassa della schiena per fare rilassare i muscoli; con il riposo ed evitando di alzare pesi o di compiere inutili sforzi.

Trattamenti medici

Se il dolore è insopportabile, si può fare ricorso ai farmaci antidolorifici da banco o alle punture per mal di schiena. Il mal di schiena nella zona lombare può manifestarsi come affaticamento muscolare o nervi infiammati. In questi casi, può essere utile ricorrere a farmaci quali miorilassanti ed antinfiammatori (dei quali è il medico a determinare il dosaggio).

Si può ricorrere, ancora, alla terapia fisica come massaggi, esercizi per far passare il mal di schiena volti al rafforzamento della parte interessata o alla manipolazione della schiena e della colonna vertebrale. Di fronte ad un mal di schiena che non passa con antinfiammatori è bene contattare il medico.

Chirurgia

Nei casi più gravi può rendersi necessario un intervento chirurgico. Il ricorso alla chirurgia, tuttavia, rappresenta un’opzione valida solo dopo avere sperimentato con insuccesso tutti gli altri tentativi.

Terapie complementari per il mal di schiena

In alternativa o in aggiunta alle precedenti, si possono sperimentare delle terapie “alternative” quali la chiropratica, l’osteopatia, lo shiatsu e l’agopuntura. Si tratta di pratiche non invasive che possono apportare significativi benefici così come non comportare cambiamenti alla situazione iniziale.

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