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Pleurite: i sintomi da riconoscere subito

La pleurite è un'infiammazione della pleura, una sottile membrana che riveste la cavità toracica e i polmoni. I sintomi più comuni sono dolore al petto, che può peggiorare con la tosse o con la respirazione profonda, e difficoltà respiratorie. Altri sintomi possono includere febbre, sudorazione notturna ed affaticamento. La pleurite può essere causata da un'infezione, come la polmonite, o da una malattia autoimmune. Alla comparsa dei primi segnali è opportuno contattare immediatamente il medico.

Pleurite: i sintomi da riconoscere subito

Fonte immagine: Pixabay

La pleurite, i cui sintomi e segni sono facilmente riconoscibili, è un’infiammazione del rivestimento dei polmoni – la cosiddetta pleura – che provoca forti dolori al petto, dolori che in genere si intensificano quando si respira o si tossisce. Chiunque può contrarla, ma è a rischio maggiore chi ha più di 65 anni, chi soffre di una malattia autoimmune, chi prende farmaci che hanno come effetto collaterale infiammazioni nel corpo e chi ha tumori o cicatrici nei polmoni. Come capire se si ha la pleurite? Approfondiamo nel dettaglio i sintomi di tale patologia.

Cos’è la pleurite

La pleurite è una patologia infiammatoria della pleura, una sottile membrana che riveste i polmoni e l’interno del torace. Questa è formata da due foglietti, i cosiddetti foglietti pleurici: uno riveste esternamente i polmoni e li divide dalla parete toracica; l’altro è quello a diretto contatto con la superficie interna del polmone. Tra i due foglietti c’è uno spazio molto sottile chiamato spazio pleurico. All’interno di questo spazio vi è una piccola quantità di liquido che aiuta i due strati della pleura a scivolare dolcemente l’uno sull’altro mentre i polmoni inspirano ed espirano aria. La pleurite si verifica quando questi due strati si infiammano sfregandosi l’uno contro l’altro ogni volta che i polmoni si espandono per respirare aria.

Come si prende una pleurite? La più comune causa è la polmonite, ma naturalmente non è la sola responsabile. Può essere causata da un virus (come l’influenza), da batteri o altre infezioni nei polmoni. La pleurite può essere acuta o cronica. La sua diagnosi avviene generalmente attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo e l’auscultazione del torace. Possono essere effettuati anche esami come la radiografia del torace, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) per determinare la causa dell’infiammazione della pleura. Il trattamento della pleurite dipende dalla causa sottostante.

Come si guarisce dalla pleurite? Nelle forme acute, il trattamento può includere l’utilizzo di antibiotici per trattare le infezioni, nonché farmaci per il dolore e per il controllo della febbre. Nelle forme croniche, il trattamento include generalmente l’utilizzo di farmaci per il controllo dei sintomi, come broncodilatatori per il controllo della tosse e della dispnea, oltre a terapie per il controllo delle malattie polmonari sottostanti. In alcuni casi, infine, può essere necessario il ricovero in ospedale. Nelle forme acute, il ricovero è solitamente richiesto per il trattamento con antibiotici e per il controllo della febbre e del dolore.

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I sintomi della pleurite

Dove fa male la pleurite? La patologia provoca generalmente dolore toracico acuto e lancinante. Il dolore peggiora quando si respira profondamente, si tossisce, si starnutisce, si fa attività fisica e si muove il petto o il tronco. Tale dolore tende a scomparire quando si trattiene il respiro. In realtà, la pleurite non è la sola malattia che può provocare questo genere di dolore, ma in ogni caso è sempre bene accertare la situazione in quanto alcune cause richiedono cure mediche immediate. L’unico modo per sapere con certezza se si la pleurite è sottoporsi ad un controllo medico.

I sintomi della pleurite sono principalmente:

  • Dolore al petto fisso: il dolore è solitamente peggiore durante la respirazione profonda e può essere acuto o crampiforme. (Può interessare anche le spalle – la scapola, in particolare – e la schiena)
  • Respiro corto (tachipnea): respiro rapido e superficiale con sensazione di affanno
  • Tosse secca (solo in alcuni casi)
  • Febbre: può essere presente una febbre lieve o moderata.

Pleurite senza febbre

E’ possibile? Tra i sintomi non è detto che vi sia anche l’aumento della temperatura corporea. La malattia può presentarsi anche in maniera asintomatica ed essere quindi una pleurite senza febbre. In ogni caso, la febbre – anche elevata – è più comune nella fase acuta dell’infiammazione.

Complicazioni della pleurite

Altre possibili condizioni che potrebbero svilupparsi insieme alla pleurite, comprendono il versamento pleurico, l’atelettasia e l’empiema. Si ricorda, in ogni caso, di rivolgersi al medico qualora si avverta un dolore intenso ed inspiegabile al petto durante la respirazione, soprattutto in presenza di tosse.

Versamento pleurico

In alcuni casi è possibile che si formi una quantità di liquido pleurico in eccesso che si accumula nello spazio tra i due strati di membrana causando il “versamento pleurico”. Questo può essere di diversi tipi a seconda della causa scatenante: può essere diagnosticato attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo e l’auscultazione del torace, nonché attraverso esami di imaging come la radiografia del torace o la tomografia computerizzata. Il versamento pleurico è abbastanza preoccupante. Non solo se è abbondante può comprimere il polmone causando difficoltà respiratoria sino al collasso parziale o completo del polmone stesso, ma il liquido pleurico può anche infettarsi provocando l’empiema. Inoltre, nel caso in cui la pleurite si associata all’accumulo di fluidi nel torace, possibili complicazioni sono anche respiro ancora più affannoso e rapido, tosse ostinata e pelle bluastra.

Atelettasia

L’atelettasia consiste nel collasso parziale o totale del polmone per il mancato passaggio di ossigeno negli alveoli polmonari. L’ostruzione o il restringimento di tali alveoli può dipendere da una serie di fattori, come ad esempio dalla presenza di muco, dalla pressione provocata da un tumore o da un linfonodo ingrossato, dalla presenza di liquido (il precedente versamento pleurico). Non è raro che l’insorgenza dell’atelettasia segua ad un trauma o alla polmonite.

Empiema polmonare

L’empiema si verifica, invece, quando il fluido in eccesso nel cavo pleurico, ovvero nello spazio fra i foglietti pleurici che rivestono la parete toracica e il polmone, si infetta provocando un accumulo di pus. In caso di empiema è più comune che salga la febbre. A differenza dell’ascesso, con il quale si potrebbe fare confusione, in questo caso il liquido è preformato, quello dell’ascesso, invece è neo-formato. La causa più comune di empiema è la polmonite causata da un’infezione batterica dei polmoni.

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Pleurite, quando preoccuparsi

Cosa dire in merito ai sintomi e alle conseguenze della pleurite? In genere l’esito della cura della pleurite dipende dalla gravità della causa sottostante. Una diagnosi precoce ed un trattamento tempestivo possono permettere il totale recupero. Tuttavia, in caso di un versamento pleurico non adeguatamente curato, potrebbero intercorrere complicazioni quali l’infezione del liquido. Ma anche formazione di pus o collasso del polmone. Danni polmonari anche permanenti.

Prevenzione

Prevenire la pleurite è più semplice se si è in grado di individuare e gestire rapidamente il problema di salute sottostante. Il trattamento immediato di un’infezione, ad esempio, può impedire al fluido di accumularsi nella cavità pleurica o di minimizzare i livelli di infiammazione. Inoltre, buone abitudini che possono, se non evitare quantomeno evitare di peggiorare una pleurite, sono: non fumare; trattare adeguatamente eventuali condizioni sottostanti come malattie autoimmuni o polmonari; curare al meglio l’igiene ricordandosi di lavare le mani per prevenire infezioni batteriche o virali.

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