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Nei o nevi, cosa sono e quanti tipi esistono

Quali sono le regole per esaminare i nei o nevi? Scopri l'ABCDE della prevenzione e impara conoscere i tuoi nei e a monitorarli

Nei o nevi, cosa sono e quanti tipi esistono

Fonte immagine: Pixabay

I nei (o nevi) sono delle piccole macchie colorate sulla pelle, e rappresentano una caratteristica che accomuna la maggior parte di noi sin dalla primissima infanzia. In alcuni casi, però, un neo richiede particolare attenzione e un maggior controllo e monitoraggio. E allora, come si capisce se un neo è pericoloso?

In questo articolo esamineremo tutto ciò che bisogna sapere sui nei o nevi, vedremo perché si utilizzano questi due termini e quando è il caso di sottoporre dei nei sospetti all’attenzione del medico o dermatologo.

Prima di tutto, però, sarà bene ricordare esattamente cosa è un neo, come si forma sulla nostra pelle e cosa fare per tenerlo sotto controllo.

Cosa sono i nei o nevi?

I nei sono delle macchie sulla pelle di dimensione variabile, che si formano a causa dell’accumulo di melanociti, vale a dire quelle cellule che producono la melanina, la sostanza che conferisce il caratteristico colore alla nostra pelle, ai nostri occhi e ai capelli. Si tratta essenzialmente di macule che possono avere un colore più o meno scuro, talvolta persino tendente al blu.

La loro presenza aumenta generalmente durante l’adolescenza, e in alcuni casi la consistenza può variare nel corso del tempo. Ragion per cui, è importante monitorare la forma e l’aspetto dei propri nei con una certa regolarità, al fine di evitare lo sviluppo di malattie della pelle gravi, come il melanoma, un tumore maligno.

Che differenza c’è tra nevi e nei?

In realtà non vi è proprio nessuna differenza tra nevi e nei. La parola neo è più spesso utilizzata nel linguaggio comune, mentre la parola “nevo” è utilizzata perlopiù in ambito medico. Quelli chiamati “nei” sono spesso i nevi melanocitari (o melanocitici), che derivano dalla proliferazione dei melanociti.

Classificazione dei nevi

Nei o nevi
Fonte: Pixabay

Sul nostro corpo, possono svilupparsi diversi tipi di nei, alcuni dei quali sono più comuni rispetto ad altri. Questa sorta di macchia sulla pelle può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, incluso il cuoio capelluto, sotto le unghie, fra le dita delle mani e dei piedi.

Fra i numerosi tipi di nei vi sono:

Nevi melanocitici giunzionali

Dalla tipica colorazione nera o marrone (da medio a scuro), con una forma rotondeggiante e piatta. Questo tipo di neo si presenza perlopiù durante l’infanzia, e con il passare degli anni può mutare nel suo aspetto, divenendo un neo in rilievo o – al contrario – regredendo.

Nevi melanocitici dermici

In questo caso, la proliferazione dei melanociti avviene proprio al di sotto dell’epidermide. Il neo può presentarsi più avanti con l’età, e può avere una colorazione più chiara rispetto alla norma. Fra questi, rientrano anche i classici nei con i peli.

Nei melanocitici composti

Questi nei hanno un aspetto sporgente e sopraelevato (nei in rilievo), un colore marrone chiaro e presentano dei peli sulla superficie.

Nevi di Sutton

Anche noto come “nevo con alone ipocromico”, questo tipo di neo è circondato da un alone depigmentato di pelle più chiara.

Nevi Clark

Si tratta di nei atipici, caratterizzati da un aspetto diverso rispetto alla norma e da dimensioni maggiori (spesso sono più grandi di mezzo centimetro). Questi nei possono assumere anche un colore differente e una forma irregolare. Si tratta di uno dei nevi più comuni, e può evolversi in melanoma.

Nei di Unna

Se ti stai domandando come si chiamano i nei in rilievo, ecco il loro nome. I nei di Unna sono benigni e piuttosto frequenti, si sviluppano generalmente sul tronco, sulle ascelle o sulla vita, dove possono causare fastidio, e crescono verso l’esterno, arrivando a raggiungere dimensioni anche piuttosto considerevoli.

Nevo blu

Si tratta di un tipo di neo dalla colorazione bluastra, e prende il suo nome proprio dalla colorazione che lo caratterizza. Normalmente questi nei sono innocui. Solo in rari casi possono diventare cancerosi.

Nei rossi sulla pelle

Quando si parla di nei rossi, ci si riferisce generalmente a delle piccole macchioline cutanee chiamate più propriamente “Angiomi rubino”, un inestetismo molto comune che può colpire la pelle e che, nella maggior parte dei casi, non comporta particolari rischi per la salute.

Ciononostante, è sempre saggio non sottovalutare il problema. La presenza di nei e macchie della pelle di colore rosso vivo, o a comparsa improvvisa, potrebbe indicare infatti una condizione sottostante non ancora diagnosticata.

Nei della pelle: a cosa fare attenzione

Fonte: Pixabay

Come si fa a capire se un neo è pericoloso? Nella valutazione dei nei, è necessario prestare attenzione ad alcune caratteristiche ben precise, come ad esempio:

  • Alterazione nella forma e nel colore: la maggior parte dei nei è normalmente rotonda o ovale, con un bordo liscio
  • Presenza di colori multipli all’interno del nevo
  • Prurito
  • Sanguinamento
  • Ulcerazione.

Questi fattori possono far supporre la presenza di cosiddetti “nevi atipici” o di un melanoma. La buona notizia, sulla quale non bisogna però cullarsi, è che difficilmente un nevo tende a diventare cancerogeno.

Ciononostante, coloro che presentano un numero elevato di nevi (oltre i 50 su tutto il corpo) dovrebbero sottoporsi regolarmente al controllo dei nei dal dermatologo, in quanto corrono un rischio maggiore di sviluppare il melanoma nel corso della vita.

Controllo nei: l’ABCDE della salute

La presenza di nei atipici (nevi displastici) non dovrebbe mai essere ignorata. Sebbene siano spesso benigni, tali nei possono ugualmente evolvere in melanomi (nei maligni), un tipo di cancro della pelle che si manifesta generalmente con la comparsa di una macchia scura che cresce in maniera rapida. In alcuni casi, un melanoma può svilupparsi anche da un neo preesistente, che può cambiare di dimensione, iniziare a prudere o persino cominciare a sanguinare.

Quali sono i nei sospetti? Per individuare un neo sospetto che richiede particolare attenzione, medici e dermatologi si affidano a un semplice “trucchetto”, facile quanto “l’ABC”. Dovrebbero essere sottoporsi a controllo ed eventualmente ad asportazione e biopsia quei nei che presentano:

  • Asimmetria, ovvero un aspetto asimmetrico e irregolare
  • Bordi dentellati, smerlati e irregolari
  • Colore diverso rispetto al solito, variazioni di colore all’interno dello stesso neo (colore non uniforme) o un colore molto più scuro rispetto a quello degli altri nei presenti sul corpo
  • Diametro maggiore di 6 millimetri
  • Evoluzione: un neo che si presenta dopo i 30 anni di età o che cambia aspetto nel corso del tempo dovrebbe essere sottoposto a controllo medico.

Come abbiamo anticipato, un neo dovrebbe essere sottoposto ad un attento monitoraggio e a biopsia anche quando si presenta arrossato, quando vi è prurito, dolore o sanguinamento.

Trattamento dei nei pericolosi

In presenza di nevi potenzialmente pericolosi, il dermatologo potrà consigliare il monitoraggio regolare del nevo per individuare eventuali cambiamenti o, quando necessario, la sua asportazione con biopsia, necessaria per valutare l’eventuale presenza di cellule tumorali.

L’asportazione dei nei può però avere luogo anche per fini estetici o pratici. Un neo in rilievo, ad esempio, può risultare scomodo o persino pericoloso, se localizzato in determinate parti del corpo, come sulla schiena dove poggia il reggiseno o su un’altra zona soggetta a sfregamento, come il collo o il viso.

Una volta appurata la benignità del neo, è possibile procedere con la rimozione, che avviene in anestesia locale.

Prevenzione

Per riuscire a distinguere un neo benigno da un neo maligno, la più grande risorsa a nostra disposizione consiste nell’automonitoraggio e nelle visite dermatologiche.

È infatti molto importante conoscere i propri nei, individuarne gli eventuali cambiamenti (ricorda la regola dell’ABCDE) e sottoporre eventuali anomalie all’attenzione del dermatologo.

Quando farsi controllare i nei?

I controlli dei nei dovrebbero avvenire almeno una volta ogni 2 anni nei soggetti che non hanno mai sofferto di particolari condizioni della pelle. La frequenza dei controlli  e delle mappature dei nei dovrebbe però aumentare per coloro che presentano dei fattori di rischio per il melanoma, come:

  • Avere molti nevi (più di 50)
  • Presenza di nei atipici
  • Storia familiare di melanoma
  • Tendenza ad avere frequenti scottature della pelle
  • Lentiggini e pelle molto chiara.

In quest’ultimo caso, ricorda di proteggere la pelle dai raggi del sole applicando una crema solare adatta, sia in estate che in inverno.

Se noti un cambiamento nel colore (presenza di più di 2 colori) e/o nella forma del neo, o qualora questo dovesse iniziare a prudere, sanguinare o causare dolore, o se dovesse apparire incrostato o desquamato, consulta immediatamente un medico o un dermatologo.

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