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Insonnia, tutte le cause da conoscere

L’insonnia è un problema molto frequente, e può avere diverse cause. Stress e ansia, nervosismo e cattive abitudini prima di andare a dormire non sono i soli responsabili della mancanza di sonno, in alcuni casi le cause dell’insonnia vanno ricercate in un possibile problema di salute che non va trascurato

Insonnia, tutte le cause da conoscere

Fonte immagine: Pixabay

Le cause dell’insonnia possono essere molte, ma i sintomi e le conseguenze di questo problema sono spesso piuttosto simili, a prescindere dai fattori scatenanti. Non riuscire a dormire bene è un problema molto comune, che interessa giovani e adulti, adolescenti e anziani. La causa di questo fenomeno può essere ricercata nelle preoccupazioni, nello stress quotidiano; può essere colpa dell’ansia se non dormiamo abbastanza, oppure di una condizione fisica che rovina il nostro sonno.

Ma esattamente quando si può parlare di insonnia? E quali sono le cause di questo disturbo?

Cos’è l’insonnia?

L’insonnia si manifesta solitamente come una difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati per un tempo sufficiente, tale da permetterci di sentirci riposati al risveglio.

Il sonno potrebbe essere frammentato da continui risvegli, e al mattino potresti avvertire una sensazione di profonda stanchezza, come se non avessi dormito affatto.

Purtroppo, però, il mondo non si ferma “solo” perché la notte prima abbiamo dormito poco e male. Gli impegni di lavoro, la scuola, le faccende e le commissioni da sbrigare sono li ad attenderci.

Ed ecco che ci ritroviamo a svolgere compiti senza riuscire a mantenerci concentrati, commettiamo errori, abbiamo un umore molto irritabile e ci sentiamo demotivati, stanchi e affamati (l’insonnia, infatti può aumentare persino il senso di fame).

Quante ore bisogna dormire per svegliarsi riposati?

Ma quante ore a notte dovremmo dormire per riposare davvero bene e in modo soddisfacente? In realtà non esiste una regola valida per tutti.

I bambini, ad esempio, hanno bisogno di dormire più a lungo rispetto agli adulti o agli anziani. Questi ultimi, invece, tendono a dormire meno, man mano che l’età avanza. Tuttavia, come vedremo, non sempre questo può essere considerato un fenomeno innocuo o “normale”.

In media, una persona adulta dovrebbe dormire dalle 7 alle 9 ore a notte, affinché corpo e mente possano riposare in modo adeguato.

Insonnia cronica o acuta

Il problema dell’insonnia può manifestarsi una volta ogni tanto e sparire nell’arco di un paio di giorni (insonnia acuta) oppure potrebbe protrarsi per un lungo periodo di tempo, anche per alcuni mesi o persino anni, assumendo i connotati di un disturbo cronico e, a lungo andare, invalidante.

Un’insonnia cronica può seriamente compromettere la qualità della vita della persona, influenzando le prestazioni sul lavoro, le relazioni sociali e – non ultima – la salute generale, sia fisica che psicologica.

L’insonnia cronica può essere il sintomo di un problema sottostante.

I sintomi dell’insonnia

Insonnia cause
Fonte: Pixabay

Ma vediamo brevemente quali sono i sintomi che possiamo avvertire quando non dormiamo bene. L’insonnia solitamente si manifesta nei seguenti modi:

  • Difficoltà ad addormentarsi, che porta a rimanere svegli a letto per molte ore prima di riuscire a prendere sonno
  • Risvegli frequenti durante la notte
  • Svegliarsi al mattino con la sensazione di non aver dormito affatto o di non aver dormito a sufficienza
  • Svegliarsi molto prima rispetto al suono della sveglia.

Spesso, chi soffre di insonnia per lungo tempo, tende ad associare il momento di coricarsi ai sintomi che abbiamo appena descritto, e ciò può generare ansia, innescando una sorta di circolo vizioso che può ulteriormente rovinare il sonno.

Insonnia: le cause più comuni

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Ma cosa si nasconde dietro l’insonnia? All’origine di questo comune problema possono esservi svariati fattori. L’insonnia può avere cause psicologiche, ma può anche essere provocata da fattori ormonali, può essere il sintomo di un disturbo neurologico o può semplicemente essere la conseguenza di uno stile di vita non proprio sano.

Vediamo più da vicino quali sono le cause dell’insonnia notturna.

Stress e ansia

Le cause psicologiche dell’insonnia sono di certo fra le più comuni. Stress, ansia, depressione sono solo alcuni dei possibili colpevoli da non ignorare.

Ad esempio, alcune persone tendono a sperimentare disturbi del sonno dopo aver affrontato un lutto o un evento spiacevole. Lo stress quotidiano, gli impegni incalzanti e la sensazione di non avere mai abbastanza tempo per portarli a termine, possono causare o aggravare uno stato di ansia che, a lungo andare, potrebbe sfociare in un’insonnia acuta o cronica.

Routine del sonno scorretta

Sembra banale, ma la routine del sonno può fare la differenza fra una notte in bianco e 9 splendide ore di sonno senza interruzioni.

Andare a letto a orari irregolari, consumare sostanze eccitanti e stimolanti prima di andare a dormire, trascorrere delle ore a letto con in mano il cellulare o il telecomando della Tv: questi sono solo alcuni dei fattori che potrebbero rovinare la qualità del tuo sonno.

Viaggi frequenti e orari irregolari

Se sei una persona che viaggia più volte al mese per lavoro, probabilmente farai fatica ad addormentarti a causa del jet-lag o del cambio di letto e di camera.

Lo stesso discorso vale per coloro che lavorano a turni. Chi fa il turno di notte o alterna quello diurno a quello notturno, può andare incontro a delle alterazioni del ritmo circadiano che, a lungo andare, finiranno per rovinare la qualità del sonno.

Insonnia e dieta

Fra le cause dell’insonnia va considerato anche il tipo di alimentazione. Se prima di andare a dormire hai l’abitudine di mangiare troppo, di bere alcolici e caffè, o di consumare pasti molto pesanti e difficili da digerire, tutto ciò potrebbe ripercuotersi sulla qualità del tuo sonno, causando frequenti risvegli notturni.

Insonnia: cause ormonali

Anche gravidanza, menopausa e altri fattori che determinano grandi cambiamenti ormonali possono essere all’origine dell’insonnia.

Le oscillazioni ormonali della menopausa, unite a sintomi comuni come le vampate di calore e gli sbalzi di umore, possono rovinare il sonno.

In gravidanza, invece, le donne vanno spesso incontro a problemi notturni come una maggiore minzione (che causa chiaramente frequenti risvegli per andare in bagno), difficoltà nel riuscire a trovare una posizione comoda a letto (a causa dell’aumento di peso) e reflusso gastroesofageo, un disturbo causato dall’aumento del volume dell’utero, che si manifesta specialmente durante l’ultimo trimestre di gravidanza.

Insonnia e cause psicologiche

Abbiamo già visto che ansia, stress e depressione possono alterare sensibilmente la qualità del sonno, innescando un problema di insonnia che può richiedere anche molto tempo prima di poter guarire.

Anche altri disturbi psicologici, però, possono determinare questo problema. Fra questi vi sono ad esempio il disturbo bipolare, la schizofrenia e i disturbi di panico.

Se ritieni che sia questo il tuo problema, parlane con un professionista, in modo da individuare l’origine del disturbo e migliorare le tue notti e il tuo benessere psicologico.

Fra le cause dell’insonnia c’è anche il Covid

Parlando di insonnia, non possiamo non fare riferimento al Covid-19, che da alcuni anni ha profondamente alterato la qualità del sonno di molte persone. Se già durante il lockdown sperimentato nei primi mesi della pandemia le nostre abitudini del sonno erano notevolmente cambiate, il problema continua a persistere anche a distanza di anni.

Anche la malattia in sé, peraltro, sembrerebbe lasciare il segno sulla qualità del sonno di molte persone, che lamentano frequenti risvegli notturni, sonno disturbato e incubi.

Insonnia: cause organiche

Anche altre malattie possono causare insonnia. Fra queste rientrano, ad esempio, il reflusso gastroesofageo, patologie tiroidee (fra le cause dell’insonnia legate alla tiroide vi, è ad esempio, l’ipertiroidismo), disturbi cardiaci, intolleranze alimentari, apnea ostruttiva del sonno, dolore cronico, diabete, artrite e cefalea.

Ad esempio, se ti capita spesso di svegliarti con la sensazione di soffocare, il problema potrebbe essere legato a un disturbo da reflusso gastroesofageo, ma può anche essere dovuto a un’apnea ostruttiva del sonno, all’asma o persino a un attacco di panico.

In casi del genere, sarà quindi importante parlare con il medico ed esporre il problema.

Insonnia e cause neurologiche

Accanto alle cause organiche, all’origine dell’insonnia vanno segnalate anche quelle neurologiche. Questo sintomo, infatti, viene spesso riscontrato nelle persone affette da malattie neurodegenerative, come demenza, morbo di Parkinson e Alzheimer.

Nei pazienti affetti da simili condizioni, uno dei primi sintomi da riconoscere potrebbe essere proprio un’alterazione dei ritmi sonno-veglia.

Farmaci che causano insonnia

Talvolta, la causa di un disturbo di insonnia va ricercato nel nostro armadietto dei medicinali. Fra gli effetti collaterali, alcuni farmaci potrebbero infatti annoverare anche le alterazioni del sonno. Rientrano in questo gruppo molti farmaci antidepressivi, i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), i farmaci antiepilettici, i farmaci impiegati per abbassare la pressione e molti altri.

Se soffri di insonnia da quando hai iniziato una nuova terapia farmacologica, controlla il foglietto illustrativo e leggi quali sono i possibili effetti indesiderati.

Qualora dovessi scoprire che un farmaco che assumi regolarmente può causare insonnia, non interrompere il trattamento senza aver prima consultato il tuo medico curante.

Insonnia in età avanzata

Si dice spesso che gli anziani dormono meno rispetto alle persone più giovani, e in effetti, in molti casi è proprio così. Ma non perché il corpo non abbia bisogno delle consuete 8-9 ore di riposo. Tutt’altro! Ma allora perché con l’età si dorme di meno? Le cause sono tante. Spesso a rovinare il sonno degli anziani sono condizioni fisiche e neurologiche, come quelle che abbiamo visto poc’anzi.

Anche altri fattori, come la solitudine, la depressione o l’assunzione di diversi tipi di farmaci (che possono influenzare il sonno in modo negativo) possono causare o aggravare un problema di insonnia.

In più, secondo uno studio della University of California Berkeley, sembra che con l’avanzare dell’età il cervello perda la capacità di captare il segnale della sonnolenza, ragion per cui generalmente in età avanzata si dorme meno.

Trattamento e rimedi naturali

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Conosciamo adesso le cause e i sintomi dell’insonnia, ma cosa fare per favorire il sonno? Se manifesti i sintomi di un’insonnia persistente e cronica, non sottovalutare il problema.

Molte persone credono che non esistano delle soluzioni, ma in realtà si può fare molto per migliorare la qualità del sonno. È possibile iniziare in modo autonomo ad apportare dei cambiamenti nella routine serale o nella propria dieta, ma nei casi più gravi è importante rivolgersi al proprio medico curante.

Come abbiamo visto, infatti, un’insonnia cronica o acuta può essere determinata da cause mediche che è bene non ignorare. Peraltro, una carenza di sonno cronica può causare conseguenze che andranno a influenzare a 360 gradi la vita della persona.

Non dormire abbastanza o dormire male può infatti compromettere le capacità di concentrazione, quella di memoria, può causare sbalzi di umore e irritabilità, aumento dell’appetito e alterazioni del metabolismo.

Per questo motivo, se soffri di disturbi del sonno da molto tempo, sarà importante parlarne con il medico. Quest’ultimo ti porrà domande in merito alla tua storia medica, ti domanderà se hai affrontato particolari cambiamenti (fisici o psicologici) nell’ultimo periodo, e – se necessario – prescriverà degli esami di approfondimento.

L’insonnia viene generalmente affrontata con dei cambiamenti nello stile di vita, con l’utilizzo di rimedi naturali e/o di farmaci e sonniferi. Il ricorso ai sonniferi, però, rappresenta l’ultima risorsa, da valutare solo se tutti gli altri approcci non hanno sortito alcun effetto.

Farmaci di questo tipo, infatti, comportano diversi effetti collaterali e, se assunti per periodi di tempo prolungati, possono non funzionare più in modo adeguato.

7 consigli anti-insonnia

Per migliorare la qualità del sonno sarà utile adottare dei cambiamenti e dei rimedi naturali. Prova a seguire questa lista di regole anti insonnia:

  1. Andare a letto e svegliarsi a orari regolari
  2. Fare in modo che, di notte, la stanza da letto rimanga buia, utilizzando apposite tende o persiane per non disturbare il sonno
  3. Evitare di assumere alcolici, caffeina, di fumare sigarette e assumere sostanze eccitanti già da alcune ore prima di andare a dormire
  4. Evitare di guardare la Tv o di utilizzare il cellulare a letto
  5. Fai in modo che la camera da letto sia destinata solo a dormire e ad avere rapporti intimi
  6. Evitare il classico pisolino pomeridiano o ridurne la durata a non più di 30 minuti
  7. Praticare delle tecniche di meditazione e rilassamento prima di andare a dormire: puoi provare ad esempio la respirazione profonda o semplicemente ascoltare della musica rilassante.

Rimedi naturali per combattere l’insonnia

In accordo con il medico, potresti fare ricorso a diversi rimedi naturali per dormire tutta la notte. Molte persone utilizzano, ad esempio, degli integratori di melatonina e/o valeriana, che avrebbero la capacità di favorire la fase di addormentamento ed evitare i continui risvegli notturni.

Prima di assumere questi o altri rimedi, parlane con il tuo medico curante e valuta le possibili interazioni con farmaci che stai già assumendo. Se soffri di carenza di sonno da più di una settimana, e se il problema non sembra migliorare nonostante tu abbia apportato dei cambiamenti nella tua routine quotidiana, non esitare a parlarne con il medico di base e, se necessario, con un professionista.

Il sonno è una parte essenziale della nostra vita, e un problema di insonnia può influire sul nostro benessere fisico e psicologico, per cui non dovresti mai trascurarlo.

Fonti

  1. Medlineplus.gov
  2. NhsInform.scot
  3. Sleepfoundation.org
  4. Mayoclinic.org
  5. Ansa.it – Anziani dormono meno perché cervello non riconosce bisogno
  6. Fondazioneveronesi.it – Covid-19 ha lasciato il segno anche sul nostro sonno

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