
Sick woman covered with a blanket lying in bed with high fever and a flu, blowing her nose. Pills and glass of water on the table
L’influenza 2018-2019 ha già fatto numerose vittime, nonostante il picco sia previsto a dicembre. A letto ci sono già 125mila persone colpite dall’infezione. Gli infettivologi mettono dunque in guardia rispetto al ‘come’ curarsi: l’uso di antibiotici, avvertono, è consigliato solo in caso di complicanze, mentre il vaccino resta il principale strumento di prevenzione. Massimo Andreoni, Docente di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma e Direttore Scientifico Simit, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, ha dichiarato:
“In Italia l’attività dei virus influenzali è ai livelli di base e quindi siamo all’inizio dell’epidemia influenzale. In particolare, nell’ultima settimana di ottobre l’incidenza totale è stata pari a 1,17 casi per 1000 persone. Il numero di casi stimati in questa ultima settimana è stato pari a circa 71mila, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 125mila casi. In questo momento è difficile stabilire quanti saranno i casi certificati di influenza quest’anno, ma probabilmente non si discosteranno da quelli dello scorso anno che sono stati più di tre milioni”.
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Attenzione quindi ai farmaci: gli antibiotici servono contro le infezioni batteriche e non quelle virali come l’influenza. L’unico modo che abbiamo per difenderci è la vaccinazione, indicata per tutti i soggetti sopra i 6 mesi di età. La protezione si realizza due settimane dopo l’inoculazione e perdura per 6-8 mesi.