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Il biglietto di ringraziamento del paziente guarito dal Coronavirus a Sassari

Il biglietto del paziente guarito dal Coronavirus all'ospedale di Sassari per dire grazie a tutto il personale che si è preso cura di lui

Il biglietto di ringraziamento del paziente guarito dal Coronavirus a Sassari

Il biglietto del paziente guarito dal Coronavirus con un messaggio per ringraziare tutto il personale medico che lo ha avuto in cura. Un bigliettino scritto a mano, con amore e riconoscenza, da chi ha passato giorni difficili e ha ricevuto tutto l’aiuto possibile. Un paziente, ricoverato per l’infezione da Covid-19, è consapevole di cosa vuol dire ammalarsi, aggravarsi, vedersela brutta e poi, pian piano, guarire. E sa anche che guarire, non è così scontato.

Questo signore, rimasto anonimo, prima di lasciare l’ospedale ha voluto rivolgere un pensiero ai sui medici e a tutto il personale, per averlo aiutato a guarire. Un bigliettino per dire grazie e per riconoscere l’immenso lavoro che c’è dietro le porte di un ospedale. Lavoro medico, ma anche umano.

Il biglietto del paziente guarito dal Coronavirus

biglietto del paziente guarito dal Coronavirus

Ne bigliettino, il signor L, ha scritto:

“Grazie per avermi riportato alla vita. Non mi scorderò mai degli occhi di ognuno di voi“.

Questo paziente aveva contratto il Covid-19 diverse settimane fa, poi le sue condizionate sono peggiorate e quindi è stato ricoverato all’ospedale di Sassari, in Sardegna. Ha superato con forza la fase critica e al momento delle dimissioni, consapevole di essere uno dei fortunati che è riuscito a guarire, ha voluto dire un ultimo grazie a tutti.

Viviamo in un periodo in cui alle difficoltà della pandemia, si aggiungono quelle umane. Molte persone sottovalutano la pericolosità del Covid-19, non si proteggono e aggirano le regole, negano l’evidenza e mettono a rischio se stessi e gli altri. Tanti hanno paura ma qualcuno non percepisce la pericolosità di questa pandemia.

Messaggi e storie come quella che vi raccontiamo oggi dovrebbero farci riflettere e capire che, il pericolo è tale, anche quando è distante dal nostro “orticello”. Nessuno è immune e se tutti facciamo la nostra parte, si evita di sovraccaricare gli ospedali, le Asp e tutto il sistema sanitario nazionale.

Si evita soprattutto che le persone malate, finiscano in ospedale in condizioni disperate, come è accaduto a Olga e Vincenzo pochi giorni fa, e a tantissime altre persone.

Foto di Ryan McGuire da Pixabay
via | sassarioggi

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