Benessereblog Salute Aumentano le psicopatologie fra gli adolescenti: è colpa di alcol e sostanze stupefacenti

Aumentano le psicopatologie fra gli adolescenti: è colpa di alcol e sostanze stupefacenti

L'allarme della Società Italiana Di Psicopatologia: l'abuso compromette il funzionamento (e a volte la struttura) del cervello

Aumentano le psicopatologie fra gli adolescenti: è colpa di alcol e sostanze stupefacenti

Alcol e sostanze stupefacenti minacciano la salute degli adolescenti, che a causa dell’abuso di queste sostanze sono sempre più esposti a vere e proprie psicopatologie. A lanciare l’allarme alla vigilia del congresso “Psicopatologia in tempo di crisi: stress, vulnerabilità e resilienza”, in programma a Milano per la prossima settimana, è la Società Italiana Di Psicopatologia (Sopsi), secondo cui l’incidenza di queste problematiche nella fascia di età compresa tra i 10 e i 19 anni è in aumento.

In questi ultimi anni tra i ragazzi che non hanno ancora compiuto 20 anni si registra un numero sempre più elevato di domande di aiuto per ansia e disturbi depressivi, spesso accompagnati da eccesso di alcol e droghe

spiega A. Carlo Altamura, docente di Psichiatria all’Università degli Studi di Milano e direttore del Dipartimento di Neuroscienze e di Salute Mentale della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

A certificare le preoccupazioni sono diversi studi che saranno presentati proprio durante il prossimo congresso. Un’indagine che ha coinvolto oltre 3 mila fra adolescenti e giovani adulti italiani ha ad esempio svelato che il 53,6% dei ragazzi tra i 16 e i 24 anni consuma bevande alcoliche e che fra questi nell’89,6% dei casi la tendenza è quella al binge drinking, cioè all’assunzione di grandi quantità di alcol in poco tempo. In generale, il 48,1% dei giovani tra i 16 e i 24 anni ha a che fare con il binge drinking.

La situazione appare preoccupante anche sul fronte degli effetti psicotici delle sostanze stupefacenti. Un altro studio ha infatti svelato che i consumatori di cannabis (il 22% del campione, all’interno del quale ben il 50% dei partecipanti ha ammesso di averne fatto uso almeno una volta nella vita) hanno a che fare con allucinazioni visive, rallentamento del tempo e, a volte, allucinazioni uditive. La cannabis può inoltre scatenare una sensazione di spavento, in genere associata all’interruzione del consumo.

Oltre a questi effetti immediati le droghe possono provacare anche gravi danni al cervello, compromettedo il funzionamento del sistema nervoso centrale. Per questo l’abuso è associato a un rischio elevato di disturbi mentali e, in caso di predisposizione, ad alterazioni anatomiche del cervello.

Nelle persone predisposte

spiega Altamura

aumenta fino a 5 volte il rischio di sviluppare gravi malattie psichiatriche, come schizofrenia e disturbo bipolare.

Alla luce di queste informazioni, l’esperto non ha dubbi:

Dobbiamo porre un freno a questa pericolosissima deriva e rinforzare le strategie volte a migliorare la salute ed il futuro delle giovani generazioni

ha sottolineato Altamura, secondo cui

questo può avvenire solo grazie ad assistenza e cure mirate.

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