
Nuovi aggiornamenti sul misterioso virus che ha colpito la Cina. Secondo gli esperti, potrebbe essere trasmesso da persona a persona. Dalla città di Wuhan, luogo in cui ha avuto inizio la diffusione del virus, la malattia si è diffusa anche in altre aree della Cina. L’origine del virus è stata individuata in un mercato del pesce a Wuhan, ma secondo gli esperti anche chi non si è recato in questo luogo può aver contratto il virus.
In attesa di maggiori chiarimenti, l’Oms ha convocato il Comitato di emergenza, che avrà luogo domani a Ginevra, dove si cercherà di stabilire se la situazione rappresenti o meno un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale, e soprattutto si definiranno le linee guida per combattere il virus.
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Virus in Cina 2020: sintomi
Secondo le ultime stime, aggiornate a oggi Martedì 21 gennaio, nel Paese si sono registrati 224 casi di polmonite da nuovo coronavirus. Sono quattro invece i pazienti che hanno perso la vita, e 36 quelli in condizioni gravissime. I casi di contagio sarebbero stati segnalati anche fuori dalla Cina, in Thailandia, Corea del Sud e Giappone, mentre una persona sarebbe stata messa in isolamento in Australia, per stabilire se sia stato colpito dal virus.
Il nuovo virus non è ancora stato battezzato, e attualmente è noto con la sigla 2019-nCoV. Gli esperti fanno sapere che fa parte della famiglia della SARS, e provoca i sintomi della polmonite, quindi febbre, tosse, raffreddore mal di gola e – nei casi più gravi – affaticamento polmonare.
Virus in Cina: contagio e prevenzione
Q: What can I do to protect myself from #coronavirus?
A: https://t.co/PKzKaO2yfK pic.twitter.com/eNhlhR0PEq
— World Health Organization (WHO) (@WHO) 17 gennaio 2020
Di fronte a un quadro tanto allarmante, il ministero della Salute invita tutti a proteggere la propria salute, in primo luogo evitando di recarsi in Cina, se non per motivi strettamente necessari:
Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari. Se ci si reca in Cina, nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori.
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via | Corriere
Foto da Pixabay