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Violenza sulle donne: le conseguenze sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva

Violenza sulle donne: le conseguenze sulla salute che nessuno prende mai in considerazione.

Violenza sulle donne: le conseguenze sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva

La violenza sulle donne colpisce profondamente le vittime, dirette e indirette (basti pensare ai figli spesso testimoni di abusi, maltrattamenti e anche dell’omicidio delle proprie madri). Si pensa sempre e solo alle conseguenze fisiche che gli atti di violenza possono lasciare. Ma i lividi e i traumi possono mettere a rischio anche la salute psichica, sessuale e riproduttiva della donna costretta a subire.

Secondo un rapporto dell’OMS, che indica anche le nuove linee guida per aiutare il Servizio Sanitario Nazionale ad agire in modo corretto, l’abuso fisico e sessuale deve essere considerato un problema sanitario. Colpisce un terzo delle donne del mondo: più del 35% delle donne ha avuto un’esperienza di questo tipo. La più comune forma di violenza e maltrattamento è proprio a opera del partner.

Le conseguenze delle violenze sulle donne non sono da sottovalutare. Non lo sono quelle di tipo fisico. Così come non lo sono quelle di tipo mentale. I Servizi Sanitari Nazionali di ogni paese devono agire per poter aiutare le donne. Le conseguenze più comuni sono:

  • lesioni, causate da maltrattamenti che magari continuano nel tempo e da molto tempo;
  • depressione, perché subire violenze fisice e psichiche porta a soffrire a lungo andare di disturbi mentali, con il doppio delle possibilità di soffrire di depressione;
  • dipendenze, ad esempio da alcol, con il doppio delle probabilità di avere problemi;
  • malattie trasmissibili con il sesso, con l’1,5% in più di probabilità di contrarre malattie la sifilide, la clamidia o la gonorrea;
  • gravidanze indesiderate e aborti;
  • bambini nati sottopeso.

E poi, purtroppo, ci sono i tanti, troppi casi di femminicidi. Il 38% di quelli avvenuti nel mondo è a opera del partner.

Come aiutare le donne vittime di abusi

Nel rapporto si parla anche di questo, con nuove linee guida per aiutare le donne che sono vittima di partner, ex, famigliari, amici, colleghi, conoscenti e sconosciuti:

  • preparare lo staff clinico a fare domande sull’abuso
  • utilizzo delle procedure standard
  • consulti in aree che garantiscano la privacy e la riservatezza
  • accesso ai servizi sanitari relativi alle proprie esigenze
  • supporto in caso di aggressioni fisiche

Ogni ospedale e ogni pronto soccorso italiano dovrebbe essere dotato di un team e di uno spazio dedicati. Per proteggere le vittime. Prima che sia troppo tardi. E aiutarle a uscire dal baratro.

Foto Pixabay

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