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Trigliceridi nel sangue: quali sono i valori normali?

Alcuni grassi nel sangue non dovrebbero superare una soglia limite. Ecco qual è nel caso dei trigliceridi

Trigliceridi nel sangue: quali sono i valori normali?

I trigliceridi rappresentano un’importante fonte di energia per l’organismo. Purtroppo, però, quantità eccessive di questi grassi possono essere molto pericolose per la salute.

Livelli troppo elevati di trigliceridi nel sangue sono infatti un fattore di rischio per l’aterosclerosi, fenomeno che portando al restringimento del diametro interno dei vasi sanguigni espone al rischio di gravi problemi cardiovascolari, infarto incluso.

Naturalmente i trigliceridi non sono gli unici fattori di rischio per questo fenomeno, ma come spiegato dal Ministero della Salute nelle sue “Linee guida per la prevenzione dell’aterosclerosi” le dislipidemie – condizioni in cui i livelli di grassi nel sangue sono al di fuori dei valori considerati sicuri per la salute – sono condizioni che giocano un ruolo importante nello sviluppo di questa condizione. Ma quali sono i valori di trigliceridi considerati “normali“?

Le già citate linee guida ministeriali indicano come elevati valori di trigliceridi uguali o superiori a 150 mg per decilitro di sangue (mg/dL). Tali livelli, spiega il Ministero,

sono considerati un fattore indipendente di rischio coronarico, che diviene particolarmente critico se associato a ridotta colesterolemia HDL (

Per scoprire se le quantità di trigliceridi presenti nell’organismo sono pericolose per la nostra salute basta quindi sottoporsi a un semplice esame del sangue. Nel caso in cui i valori superino quelli considerati “normali” è necessario cercare di ridurli attraverso un opportuno stile di vita. In particolare, per controllare i grassi nel sangue gli esperti consigliano di agire contemporaneamente sull’alimentazione e sui livelli di attività fisica, ma non solo. Anche abbandonare cattive abitudini, come quella di fumare, aiuta a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue.

Per sapere come evitare di avere a che fare con una dislipidemia o come combatterla quando già presente basta chiedere consiglio al proprio medico. Sarà lui a stabilire se, eventualmente, può essere necessario anche assumere dei farmaci.

Via | Ministero della Salute; Assocuore

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