
Closeup shot of an unidentifiable businesswoman holding her chest in pain
Lo stress a lavoro è associato a un più alto rischio di soffrire di fibrillazione atriale, un disturbo del ritmo cardiaco che causa sintomi come palpitazioni, debolezza, affaticamento, sensazione di testa leggera, vertigini e mancanza di respiro. A confermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology, secondo cui fra i lavori più stressanti possiamo trovare quelli psicologicamente impegnativi e quelli che danno ai dipendenti un controllo limitato sulla propria situazione lavorativa, come ad esempio quello svolto dagli addetti alla catena di montaggio, conducenti di autobus, segretari e infermiere.
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Lo studio ha preso in esame un campione di 13.20 impiegati svedesi che non avevano alcuna storia di fibrillazione atriale, infarto o insufficienza cardiaca all’inizio del follow up. Nell’arco di quasi sei anni sono stati identificati 145 casi di fibrillazione atriale.
Nella popolazione generale attiva in Svezia, i dipendenti con lavori stressanti avevano quasi il 50% in più di probabilità di sviluppare fibrillazione atriale
spiegano gli esperti, i quali invitano dunque le persone che si sentono stressate al lavoro e che soffrono di palpitazioni o altri sintomi di fibrillazione atriale a parlare con il proprio medico e con il loro datore di lavoro, per pensare insieme a un modo per migliorare la situazione lavorativa e di conseguenza anche la salute dei dipendenti.
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via | ScienceDaily
Foto da iStock