Benessereblog Salute Cos’è il selenio e a cosa serve (anche per la tiroide)

Cos’è il selenio e a cosa serve (anche per la tiroide)

A cosa serve il selenio, dove si trova e cosa provoca una sua carenza ad iniziare dalla tiroide: ecco tutto quello che c'è da sapere a riguardo.

Cos’è il selenio e a cosa serve (anche per la tiroide)

Fonte immagine: Pixabay

Il selenio è un minerale fondamentale per il buon funzionamento del metabolismo: ad esso sono legate proprietà e benefici che vale la pena approfondire. Basilare per le sue proprietà antiossidanti, svolge un ruolo primario nel buon funzionamento della tiroide e nella sintesi di alcune proteine. Si trova generalmente nell’acqua ed in alcuni alimenti.

Se tanti sono i suoi pregi, non bisogna dimenticare come non sia privo di controindicazioni. A cosa serve il selenio e cosa provoca una sua carenza? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Cos'è il selenio e a cosa serve (anche per la tiroide)
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Cos’è il selenio

Come anticipato è un minerale: il selenio, simbolo chimico Se, fa parte della lista di oligoelementi che proprio non possono mancare nella dieta in quanto il corpo ne ha bisogno per una crescita sana e per mantenere un ottimo stato di salute. É un elemento presente in piccole tracce, ma è essenziale per l’organismo. Nello specifico è necessario per alcuni enzimi che svolgono un ruolo fondamentale nelle normali funzioni del corpo.

Fabbisogno di selenio

Si stima che la razione giornaliera raccomandata sia di 55 mcg dai 14 anni in su (20 mcg fino ai 3 e 30 fino agli 8), con un aumento del fabbisogno in gravidanza e allattamento, durante i quali è suggerito di assumerne circa 60 e 70 mcg al giorno. Dove si trova il selenio è presto detto, ovvero nel terreno. L’organismo umano ne ha bisogno in piccole quantità.

Carenza di selenio

Cosa provoca mancanza di selenio? Una sua mancanza può esplicare effetti negativi in più ambiti della salute. Ad esempio può interferire con la normale pigmentazione di pelle e capelli e aumentare la fragilità delle unghie. Può inoltre ridurre la funzionalità dei muscoli scheletrici ed interferire con la produzione dei globuli rossi. Ad una carenza di selenio si associa anche lo sviluppo di malattie in presenza di infezioni virali. Ci sarebbe infine un collegamento con l’infertilità maschile e, dato il suo stretto legame con la tiroide, può peggiorare le conseguenze della carenza di iodio.

Dove si trova il selenio

Il selenio si trova naturalmente nell’ambiente. Viene rilasciato sia attraverso i processi naturali che le attività umane. In un terreno agricolo ben fertilizzato sono presenti circa 400 mg/tonnellata in quanto l’elemento è naturalmente presente nei fertilizzanti fosfatici e viene spesso aggiunto come oligoelemento. Ma lo si può acquisire, come vedremo dettagliatamente a breve, anche tramite l’alimentazione.

Si trova infatti sia nell’acqua che in determinati cibi. L’assorbimento del selenio attraverso il cibo. Per assicurarsi la dose giornaliera dello stesso basterebbe consumare 4 noci brasiliane al giorno oppure una porzione di patate al selenio. O, ancora, assumere integratori nella dose indicata. Anche il consumo di manzo e pollo, pesce come aringhe, tonno e merluzzo assicura una dose sufficiente del minerale.

Proprietà del selenio

Il selenio è caratterizzato da proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, cardioprotettive e disintossicanti. Alcuni studi hanno anche dimostrato che livelli ematici adeguati di selenio sono legati ad un minore rischio di alcuni tipi di malattie degenerative, cardiache e metaboliche. E’ stato provato inoltre che integrare questo oligoelemento attraverso supplementi specifici, rende meno invasivi gli effetti collaterali della radioterapia.

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A cosa serve il selenio

Ma cerchiamo di capire a cosa serve il selenio e perché sarebbe bene evitare carenze di questo minerale essenziale.

Antiossidante

Tanto per cominciare è un potente antiossidante e questo lo rende amico non solo della salute, ma anche della giovinezza delle nostre cellule, proteggendole dallo stress ossidativo derivato dai radicali liberi. Inoltre, essendo parte integrante di numerose proteine, il selenio partecipa a diversi processi. Questi comprendono la protezione dalle infezioni, la sintesi del DNA ed il metabolismo degli ormoni tiroidei.

Salute della tiroide

Di sicuro l’organo che più ha bisogno del supporto del selenio per funzionare bene è la tiroide. La ghiandola è l’organo che immagazzina più selenio nell’organismo, poiché è essenziale per favorire la conversione degli ormoni tiroidei T4 in T3, regolandone la concentrazione nell’organismo. In particolare le deiodinasi, un sottogruppo di selenoproteine, svolge un ruolo essenziale nella conversione di un T4 inattivo nella sua forma T3 attiva. Una carenza di selenio può determinare una minore produzione di T3 con conseguente aumento del TSH. Ciò induce la ghiandola tiroidea a produrre più T4 con la creazione di più radicali liberi che danneggiano la ghiandola tiroidea. Alcune ricerche scientifiche hanno collegato ipotiroidismo e tiroidite di Hashimoto ad una carenza del minerale.

Rafforza il sistema immunitario

Quantità adeguate del minerale nel corpo aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorare il sistema immunitario. E’ di aiuto ai soggetti affetti da malattie quali l’HIV, la tubercolosi e l’epatite C. Oltre ad essere coinvolto nella produzione delle proteine, il selenio rafforza la funzione della vitamina E e della vitamina C. Vitamine, queste, che possono essere considerate di difesa.

Previene il cancro

La sua proprietà antiossidante fa sì che il selenio protegga le cellule dai cambiamenti nel loro DNA che generano la formazione di tumori. In particolare sarebbe utile nella prevenzione del cancro del polmone, del tumore al seno, della prostata e del colon.

Previene malattie cardiovascolari

Riducendo la quantità di sostanze infiammatorie nel corpo, il selenio aumenta la quantità di glutatione, un potente antiossidante che riduce l’ossidazione del colesterolo cattivo (LDL) nei vasi sanguigni, riducendo di conseguenza il rischio di aterosclerosi e di malattie come infarto, ictus e trombosi.

Capelli sani

Essendo coinvolto nella produzione delle proteine presenti nei capelli, il selenio ne migliora la crescita, li rende sani e regala lucentezza alla chioma. Ciò in quanto è parte di cisteina e metionina, elementi fondamentali per il benessere di unghie e capelli. A cosa serve lo zinco e il selenio? Proprio a mantenere in salute i capelli.

Cos'è il selenio e a cosa serve (anche per la tiroide)
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Alimenti ricchi di selenio

Bene, ma dove si trova il selenio o, meglio, quali sono gli alimenti più ricchi del minerale? Le noci del Brasile lo contengono in grande quantità, tanto che sarebbe preferibile non esagerare con le dosi per non incappare nei rari ma possibili problemi di tossicità di questo minerale (come ad esempio diarrea, dolori addominali, nausea, vomito, fragilità delle unghie e perdita dei capelli). Circa 6-8 noci vantano ben 544 mcg di questo elemento.

Anche il pesce come tonno, ostriche, sardine, gamberetti e salmone sono fonti di selenio non indifferenti, con quantità che oscillano dai 40 mcg ai 90 mcg. In quest’ultimo caso è il tonno pinna gialla, in una porzione da 85 grammi, a contenerne la quantità maggiore. Molti prodotti arricchiti con selenio come pasta, pane e altri tipi di cereali sono certamente un’ottima fonte di questo oligoelemento. In questo caso le percentuali sono riportate sulle tabelle nutrizionali di ogni singolo prodotto.

Le carni di manzo e maiale contengono una buona quantità di selenio, circa 33 mcg rispettivamente per una bistecca e per una porzione da 80 grammi. La ricotta e le uova sode ne hanno invece 20 mcg. Una tazza di riso integrale cotto sui 19 mcg, che è all’incirca il 27% della razione giornaliera raccomandata per un soggetto adulto. Una manciata di semi di girasole può insaporire le nostre insalate e darci 19 mcg di selenio di bonus, mentre una porzione di fagioli cotti o di farina di avena ci forniranno circa 13 mcg per il nostro fabbisogno quotidiano. Ottimi anche i funghi, 12 mcg di questo minerale ogni 100 grammi di prodotto.

Controindicazioni del selenio

Se è vero che rinforza il sistema immunitario, è anche vero che bisogna fare attenzione agli effetti collaterali in quanto alte dosi sono pericolose per l’organismo. Le quantità da assumere, infatti, variano a seconda della patologia di cui si soffre e sono quindi diverse, soprattutto se ci si trova in stato di gravidanza o si allatta. Così come riportato sul sito dell’Humanitas, tra le conseguenze di un’intossicazione da selenio rientrano nausea, vomito, diarrea, dolori addominali. Ma anche fragilità delle unghie e perdita dei capelli. Si consiglia quindi di chiedere parere al medico prima di assumere integratori di selenio. E’ solo costui che può suggerirci l’eventuale miglior integratore di selenio per il nostro caso.

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