Benessereblog Salute Corpo Quali sono i farmaci antidepressivi in commercio e in quali casi sono indicati?

Quali sono i farmaci antidepressivi in commercio e in quali casi sono indicati?

Cosa sono i farmaci antidepressivi, quali i più comuni e in commercio e per quali disturbi sono indicati.

Quali sono i farmaci antidepressivi in commercio e in quali casi sono indicati?

I farmaci antidepressivi sono una categoria di medicinali classificati come psicofarmaci, da utilizzare nel trattamento della depressione e di altri stati di grave alterazione dell’umore. Dato che gli psicofarmaci sono molteplici e vari, a seconda della patologia da curare, va quindi specificato in quali casi sono indicati gli antidepressivi, in modo da poter disporre la giusta terapia per il paziente.Esistono in commercio cinque diverse tipologie di antidepressivi:

  1. sali di litio
  2. antidepressivi triciclici
  3. inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO)
  4. inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI)
  5. inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SSNRI)

I sali di litio si utilizzano nelle forme di depressione maggiore e nel trattamento dei disturbi di bipolarità associati a manifestazioni maniacali, perché vanno ad agire sulla conduzione del segnale nervoso.

Gli antidepressivi triciclici sono la categoria più antica più importante: tra questi farmaci si trovano l’imipramina, amitriptilina e nortriptilina, che agiscono sul riassorbimento della noradrenalina, un neurotrasmettitore strutturalmente molto simile all’adrenalina. Vengono utilizzati non solo nel trattamento della depressione, ma anche in caso di stati d’ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari o disturbi della personalità (borderline, deficit di attenzione, iperattività). Agendo sui neurotrasmettitori, possono portare ad effetti collaterali quali secchezza delle fauci, tachicardia, stipsi e disfunzioni sessuali.

Il terzo gruppo, quello degli inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO), funziona più o meno come i triciclici, ma va a inibire l’enzima responsabile della degradazione dei neurotrasmettitori.  L’effetto principale è un aumento della produzione di serotonina, adrenalina e dopamina. Vengono utilizzati raramente perché possono scatenare crisi ipertensive se assunti assieme a cibi contenenti tiramina, una molecola presente nel vino rosso, nei formaggi e nelle melanzane, che non viene metabolizzata quando si usano questi medicinali.

Gli SSRI, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, sono gli antidepressivi più diffusi e più utilizzati: il Prozac e lo Zoloft, due tra i più conosciuti, appartengono a questa categoria. Sono simili ai triciclici e stimolano la produzione di serotonina, riequilibrando la mancanza di questo neurotrasmettitore nell’organismo; sono molto utilizzati nel trattamento di depressioni maggiori e del disturbo di ansia generalizzato. Tra gli effetti collaterali, possono presentare disturbi gastrointestinali e disfuzioni sessuali.

L’ultima classe rappresenta gli antidepressivi di più recente scoperta, i SSNRI, che agiscono sia sulla serotonina sia sulla noradrenalina. Vengono prescritti nei casi di disturbi gravi dell’umore e depressioni leggere, perché ristabiliscono i livelli di serotonina e noradrenalina nel corpo.

Via | Wikipedia, Albanesi

Foto | Flickr

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