Anche quest’anno torna Plastic Radar, ovvero il servizio attivato da Greenpeace che permette di segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, in mare, ed anche nei laghi e nei fiumi. Questi ultimi sono stati inseriti solo quest’anno, come spiega la stessa organizzazione, che ha anche pubblicato un video utile che vi permetterà di comprendere meglio come fare a utilizzare questo servizio, e migliorare così il nostro mondo un pezzetto alla volta.
[related layout=”right” permalink=”https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/590039/inquinamento-ogni-settimana-mangiamo-5-grammi-plastica”][/related]Usare Plastic Radar è molto facile. Non dovrete far altro che inviare un messaggio su WhatsApp al numero di Greenpeace +393423711267, segnalando la presenza dei rifiuti di plastica, inviando una foto del rifiuto e, se possibile, segnalando anche il marchio dell’azienda produttrice e le coordinate geografiche del luogo in cui è stato trovato il rifiuto. Naturalmente poi sarà importante gettare il rifiuto nell’apposito contenitore della raccolta differenziata.
I dati saranno disponibili nell’arco di 24-48 ore sul sito plasticradar.greenpeace.it. A parlarci di questo interessante progetto è stato, nei giorni scorsi, Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, che spiega:
[related layout=”big” permalink=”https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/588656/pulizia-spiagge-2019-plastic-free”][/related]Nella nostra recente spedizione di ricerca e documentazione ‘Mayday Sos Plastica’ nel Tirreno abbiamo verificato che i nostri mari e le nostre spiagge sono soffocate dalla plastica. Tra i punti più contaminati la foce del Sarno, a conferma che i fiumi sono una delle principali vie di ingresso dei rifiuti in mare. Per questo raccogliamo anche segnalazioni relative alla presenza di rifiuti in plastica lungo fiumi e laghi.
via | Ansa















