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Perdita dell’olfatto: perché non ignorare il problema

La perdita dell’olfatto è collegata a un maggior rischio di morte? Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Perdita dell’olfatto: perché non ignorare il problema

Ignorare un segnale importante come una perdita dell’olfatto non è mai una buona idea. A spiegarci il perché è il nuovo studio condotto dai membri dell’Università di Stoccolma e pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society, secondo cui i pensionati che perdono il senso dell’olfatto correrebbero un maggior rischio di morire entro 10 anni.

Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno esaminato un campione di quasi 1800 persone di età compresa tra 40 e 90 anni, e li hanno seguiti per un periodo di 10 anni, scoprendo che coloro che hanno avuto uno scarso senso dell’olfatto avrebbero corso un rischio maggiore di morire durante questo periodo di tempo.

La perdita dell’olfatto è già stata collegata, in passato, a condizioni come schizofrenia e depressione maggiore, demenza, morbo di Parkinson e declino cognitivo. Gli scienziati spiegano che la perdita dell’olfatto non causa direttamente la morte, ma che può rappresentare un segnale di allarme precoce. Per questa ragione, sebbene non ci si debba far prendere dal panico di fronte a un problema all’olfatto che potrebbe essere provocato da raffreddore, allergie e problemi al naso, è comunque importante parlare con un medico qualora il problema dovesse persistere.

via | DailyMail

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