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Perché alcune persone sono più generose di altre

Perché alcune persone sono più generose rispetto ad altre? Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Perché alcune persone sono più generose di altre

Si dice che le persone generose abbiano un cuore d’oro, e stando a quanto emerge da un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista  Scientific Reports, sembra proprio che queste persone abbiano davvero un contatto speciale con il loro cuore. A scoprirlo sono stati i membri della Anglia Ruskin University e della Stockholm University, i quali sottolineano che il loro è il primo studio che ha scoperto una possibile ragione fisiologica in base alla quale alcune persone sono più caritatevoli rispetto ad altre. Per esaminare la questione, gli esperti hanno chiesto a un campione di partecipanti di prendere parte a un gioco al computer che comportava la scelta di condividere delle somme di denaro con un partecipante che non avevano incontrato.

Le scelte prese avrebbero influito sulla quantità di denaro reale che loro e l’altro partecipante avrebbero ricevuto alla fine dello studio (il gioco ricorda un po’ ciò che avviene quando facciamo delle donazioni, poiché generalmente chi riceve non conosce personalmente colui che ha effettuato la donazione, e viceversa).

Successivamente gli esperti hanno fatto svolgere ai partecipanti un compito di rilevamento del battito cardiaco, che prevedeva di registrare il proprio battito cardiaco (ECG), e di ascoltare quindi una serie di suoni che potevano essere a tempo o fuori dal tempo con i battiti del loro cuore. Ebbene, esaminando i dati sarebbe emerso che coloro che erano più bravi a giudicare se i suoni fossero a tempo o meno, erano anche più bravi nel rilevare i loro stati corporei interni.

Inoltre, lo studio ha rilevato che la generosità mostrata dai partecipanti durante il gioco che includeva l’utilizzo di denaro sarebbe aumenta direttamente con la capacità di rilevare il proprio battito cardiaco. Le persone più brave a rilevare il battito cardiaco avrebbero donato una somma di denaro maggiore rispetto a chi non era in grado di riconoscere il battito del proprio cuore.

Le persone prendono spesso decisioni che vanno a beneficio degli altri, anche a costo di se stesse. Il nostro studio suggerisce che gli atti altruistici possono essere influenzati da segnali provenienti dal corpo, che raggiungono il cervello.

spiegano gli autori dello studio, che aggiungono:

I nostri risultati mostrano un’associazione tra sensibilità al battito cardiaco e generosità, ma sono necessarie ulteriori ricerche per capire perché questa relazione esiste. Questi risultati suggeriscono che, in un certo senso, le persone ‘ascoltano il loro cuore’ per guidare i loro comportamenti disinteressati.

via | ScienceDaily

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