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Non riesco a fare decluttering: come risolvere?

Per quale motivo non riesco a fare decluttering? Riuscire a buttare le cose e liberare la casa dal superfluo non è sempre facile. Sensi di colpa, paura di pentirsi, mancanza di tempo, voglia o energia: i motivi per cui non riesci a fare decluttering sono tanti, ma a tutto c’è una soluzione.

Non riesco a fare decluttering: come risolvere?

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Perché non riesco a fare decluttering? Se anche tu ti stai ponendo questa domanda, devi sapere che le motivazioni per cui non riesci a fare decluttering sono tante, ma non sono affatto insormontabili. A un certo punto nella vita, a tutti può capitare di sentirsi sommersi da oggetti, vestiti, scarpe e altre mille cose obiettivamente inutili.

Quando penso al decluttering, uno dei primi esempi che mi vengono in mente sono i vestiti nell’armadio. Quanti paia di jeans conserviamo nella speranza di poterli indossare fra qualche mese, magari quando avremo perso i chili di troppo? E quante giacche eleganti o scarpe “scomode ma belle” conserviamo, pur sapendo che non le indosseremo mai?

Eppure sappiamo che, se solo trovassimo il tempo, il coraggio o la voglia di fare decluttering, avremmo più spazio per conservare i nostri vestiti in modo ordinato e funzionale, senza dover “penare” ogni mattina per trovare qualcosa da indossare, che non siano i soliti pantaloni e le solite 2 o 3 magliette.

Perché è tanto difficile? Per quale motivo non riusciamo a fare decluttering?

Come vedremo, in realtà i motivi sono parecchi, e non sempre riguardano la mancanza di tempo o la pigrizia. Ci sono ragioni ben più profonde e radicate. Vediamole insieme, e cerchiamo di capire come affrontare i nostri ostacoli.

Perché non riesco a fare decluttering? 6 soluzioni su misura per te

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Sapere come iniziare a fare decluttering non basta per cambiare in meglio la propria casa: bisogna anche riconoscere i propri punti deboli, quelli che ci spingono a conservare qualsiasi oggetto, anche i più vecchi e inutilizzabili.

Le ragioni dietro questo comportamento possono essere molte: per fare un esempio, c’è chi prova un profondo senso di colpa all’idea di eliminare oggetti regalati da persone care.

Vediamo, quindi, quali sono alcune delle ragioni che non ci permettono di liberare la casa dagli oggetti inutili, e i consigli per riappropriarsi dei propri spazi senza darla vinta a dubbi e incertezze.

Non condividi le motivazioni del decluttering

Partiamo da un importante presupposto: al mondo esistono miliardi di persone, ognuna delle quali con i propri bisogni e i propri valori. Non tutti devono essere dei patiti del decluttering.

Se sei consapevole di ciò che conservi, se gli oggetti “in più” (ma potenzialmente utili o ai quali sei emotivamente legato/a) non invadono gli spazi al punto tale da rendere la tua casa invivibile, potresti non avere alcuna intenzione di “declutterare”.

E va benissimo così.

Un po’ come il minimalismo o i metodi di riordino che hanno guadagnato enorme fama negli ultimi anni, anche il decluttering è una strategia che non s’addice a tutti: ognuno è libero di trovare il proprio equilibrio organizzando gli spazi nel modo che ritiene più affine a se stesso. Quindi, probabilmente fare decluttering è così difficile, semplicemente perché non rappresenta il miglior sistema per te.

Se, però, vorresti riuscire a eliminare il superfluo in casa, ma incontri molte difficoltà, allora bisognerà capire quali sono gli ostacoli che ti impediscono di raggiungere i tuoi obiettivi.

Una volta individuati, riuscirai a spezzare il circolo vizioso del disordine.

Non hai abbastanza tempo

Questa è una delle ragioni più comuni che ci scoraggiano dal fare decluttering regolarmente. Potrebbe sembrare una scusa, ma in realtà è più che comprensibile che chi lavora tutto il giorno, bada alla propria famiglia, si occupa della casa e del proprio benessere fisico ed emotivo, possa non avere tempo per svuotare tutti gli armadi e passare in rassegna ogni vestito per scegliere quale “ti da gioia” e quale invece non ti rende felice.

Ma dunque, come fare decluttering velocemente?

Puoi affrontare il problema semplicemente dedicando 30 minuti, 2 volte a settimana, a questo compito. Prima, però, bisogna elaborare un programma di riordino, procedendo per stanze e armadi.

In cucina, ad esempio, puoi scegliere di svuotare 2 cassetti a settimana, e in poco tempo avrai già fatto il grosso del lavoro.

Mi sento sopraffatta dal disordine

Sentirsi sopraffatti (dal lavoro, dallo stress e, si, anche dal disordine) non è mai piacevole. È una sensazione che, comprensibilmente, cerchiamo di scansare il più possibile.

Se per riuscirci, ci basta chiudere un armadio e dimenticarci del disordine, cosa mai potrebbe impedirci di farlo? Purtroppo, però, non basta chiudere armadi e cassetti e sperare che il caos sparisca.

Anche in questo caso, quando non sai da dove iniziare, la miglior cosa da fare è, beh, cominciare. Di volta in volta, vedrai che il senso di sopraffazione diminuirà e avrai più entusiasmo per continuare il tuo progetto di riordino.

Il decluttering ti fa stare male?

Quando scegliamo di eliminare il superfluo, inevitabilmente finiamo per avvertire delle emozioni non sempre positive. Anzi, possiamo dirlo: si tratta proprio di emozioni fastidiose. Forse avvertirai senso di colpa, incertezza, o ti sentirai come se avessi sprecato il tuo denaro, visto che stai gettando oggetti o vestiti ancora in perfette condizioni.

Non è esattamente così.

Ti è mai capitato di dover acquistare una nuova scarpiera per conservare scarpe che non usi? Hai dovuto acquistare una cassettiera nuova per conservare i tuoi vestiti, pur sapendo che, di quelli che sono nell’armadio, ne usi poco più del 30%?

E’ questo, in realtà, il vero spreco di denaro: quando hai acquistato quel determinato prodotto, credevi che lo avresti utilizzato e che avrebbe portato valore alla tua vita. Così non è stato: ha senso continuare a spendere denaro per far spazio a qualcosa di cui in realtà non hai alcun bisogno?

Senso di colpa

Una delle sensazioni che potrebbe emergere durante il decluttering è il senso di colpa. Potremmo sentirci in colpa all’idea di gettare oggetti e vestiti. In realtà, il problema sta proprio nelle parole che usiamo. Quando facciamo decluttering, l’obiettivo non è quello di buttare tutto nella spazzatura.

Se si tratta di oggetti utilizzabili o di vestiti indossabili, la miglior cosa da fare sarà donarli a chi ne ha bisogno. In alternativa, puoi anche scegliere di venderli di seconda mano, o potresti regalarli ad amici e familiari che ne farebbero un uso migliore.

In quest’ultimo caso, però, bisognerà fare attenzione a non ingombrare la casa di genitori, sorelle o amici con oggetti che non usiamo, solo per non sentirci in colpa per averli eliminati.

Regala questi oggetti solo se sai che saranno davvero utili e graditi a chi li riceverà.

Paura di pentirsi

Non riesco a fare decluttering per paura di pentirmi“. Questa è in assoluto una delle motivazioni più frequenti . E se quella giacca (che non indosso dal 2013) un giorno dovesse servirmi? Cosa farò? Sono proprio queste le domande che ingombrano armadi e cassetti.

Ma come trovare il coraggio di “buttare” le cose?

Semplicemente ricordando a noi stessi che, se per 10 anni non abbiamo mai indossato quella giacca, con ottime probabilità non si tratta di un capo di abbigliamento che amiamo indossare. Per quanto possa sembrare bella, lì appesa nella gruccia, forse in realtà non la sentiamo adatta a noi, e per questo non la indossiamo. Cosa ci fa pensare che, nei prossimi 10 anni, le cose cambieranno?

Non sarebbe meglio donarla a chi ne farebbe un utilizzo migliore?

La scatola dei “forse”

Se hai paura di pentirti per aver eliminato un determinato accessorio, puoi sempre creare lo “scatolone dei forse”. Conserva lì tutti gli oggetti che non sai se eliminare o meno. Porta lo scatolone in garage o riponilo in fondo all’armadio. Quindi, riaprilo solo se lo ritieni davvero necessario.

Se entro 6 mesi (o un tempo per te adeguato) non sentirai il bisogno di utilizzare nessuno degli oggetti contenuti nella scatola, potrai eliminarli con serenità.

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