
Le cellule staminali possono rivoluzionare le terapie per la cura del morbo di Crohn, un’infiammazione cronica che può colpire qualunque tratto dell’apparato gastrointestinale. La malattia si presenza soprattutto in età giovanile (tra i 20 e i 25 anni) e dopo i 65 anni ed è caratterizzata da ulcere intestinali, spesso alternate a tratti di intestino sano, e, se non curata adeguatamente, può portare a complicanze che rendono necessario un intervento chirurgico.
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Uno studio europeo ha dimostrato che per i malati con fistole perianali che non rispondono alle terapie, l’uso locale di cellule staminali mesenchimali ottenute da tessuto adiposo può essere un’efficace alternativa. Con questo trattamento potrebbe essere possibile evitare la chirurgia, immunosoppressori sistemici, antibiotici e inibitori del fattore di necrosi tumorale.