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Metodo Stamina, giudice ordina infusioni d’urgenza per la piccola Noemi

Per la piccola Noemi, la bambina di appena 18 mesi affetta da Sma, un giudice del Tribunale dell'Aquila ha dato il via libera per le infusioni d'urgenza con il metodo Stamina. Ecco tutti i dettagli di questa notizia dell'ultima ora.

Metodo Stamina, giudice ordina infusioni d’urgenza per la piccola Noemi

La piccola Noemi, la bambina di 18 mesi affetta da Sma, ha ricevuto l’ok del tribunale dell’Aquila, che, dopo averle negato le cure, ha stabilito con una nuova sentenza che potrà accedere al Metodo Stamina, con infusione d’urgenza. Tanta gioia e felicità per i genitori della piccola di Guardiagrele in provincia di Chieti, anche perché, come sottolineato dal papà, la sentenza è definitiva e le infusioni potrebbero già arrivare nelle prossime ore, dal momento che la somministrazione, secondo i giudici, deve essere immediata.

Noemi ha solo 18 mesi, ma già lotta contro l’atrofia muscolare spinale, una malattia per la quale non sono previste cure. L’unica speranza è quel Metodo Stamina che finora le era stato negato: ma ora la piccola, che pian piano sta perdendo la tonicità dei muscoli e la cui cassa toracica si sta via via riducendo, potrà essere curata presso l’azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia. E pensare che proprio il 25 novembre scorso sempre un giudice dell’Aquila le aveva negato questa possibilità e prima di lui anche due giudici di Chieti avevano dato il loro no.

Noemi è diventata famosa per l’opinione pubblica non solo per la lotta dei suoi famigliari, ma anche per il toccante incontro avvenuto nelle scorse settimane con Papa Francesco: lei è una delle piccole malate simbolo della lotta pro Stamina ed ora potrà finalmente accedere alle cure.

Andrea Sciarretta, papà della piccola Noemi che ora potrà curarsi con il metodo Stamina, rivolge poi un appello al governatore della Regione Abruzzo, sottolineando che ora non ha più scuse.

Se non dovesse arrivare la chiamata di Brescia per le lunghe liste di attesa che si sono create, invito il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi a dare seguito a quanto dichiarato a più riprese circa il diritto di Noemi ad accedere al metodo Stamina tramite le cure compassionevoli: in Abruzzo ci sarebbe la possibilità di fare le cure con il metodo Stamina all’ospedale di Pescara, come ci è stato detto di recente negli incontri istituzionali che abbiamo avuto con lui e i consiglieri regionali.

Ovviamente soddisfatto Davide Vannoni, fondatore di Stamina, che però si dice amareggiato perché se la situazione non cambierà potrà essere curata a Brescia solamente tra 3 o 4 anni, perché la lista d’attesa è davvero troppo lunga.

Via | Corriere

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