La stevia fa male?

Non ci sono evidenze significative che suggeriscano che la stevia faccia male alla salute. Al contrario, è considerata generalmente sicura quando consumata con moderazione. Non apporta calorie, non incide sul peso corporeo, non provoca picchi glicemici e non causa carie. I possibili effetti indesiderati sono legati al suo abuso e possono comprendere diarrea e ipotensione. Oltre che l'effetto lassativo.

La stevia fa male?

Chiedersi se la stevia fa male è normale: l’uso dei dolcificanti artificiali è sempre stato al centro di discussioni e controversie riguardanti la loro sicurezza ed i loro possibili effetti collaterali sulla nostra salute. Spesso si tratta di bufale, altre volte, invece, qualcosa di fondato c’è. Che posizione occupa, la stevia, in tutto questo? In questo articolo ci occupiamo di analizzare cosa comporta il consumo di questo dolcificante naturale considerato una delle alternative più popolari allo zucchero.

La stevia fa male?

Iniziamo col precisare che, a differenza di altri sostituti dello zucchero, la stevia è totalmente naturale. E’ una pianta ampiamente coltivata che appartiene alla famiglia dei girasoli ed è originaria dell’America centrale e meridionale. Secondo il sito Humanitas, è generalmente considerata sicura per il consumo umano. Il composto responsabile della sua dolcezza è un glicoside che si trova nelle foglie della pianta e che sarebbe fino a 300 volte più dolce dello zucchero.

Gli studi condotti finora hanno dimostrato come non presenti effetti nocivi sul metabolismo degli zuccheri nel sangue o sul peso corporeo. Inoltre, non apporta calorie e non è causa di carie ai denti. Può essere considerata un’opzione interessante per coloro che desiderano ridurre l’assunzione di zuccheri, soprattutto per le persone affette da diabete, o che stanno cercando di dimagrire. Altre proprietà benefiche che le vengono attribuite risiedono nella protezione della pelle dall’invecchiamento in quanto contrasta l’azione dannosa dei radicali liberi. Sarebbe infine caratterizzata sia da proprietà antiacido che da proprietà ipotensive.

La stevia fa male?
Fonte: Pixabay

Quali sono le controindicazioni della stevia?

Abbiamo visto come sia sicura per la salute. Tuttavia, a causa del retrogusto amaro che reca l’estratto puro di stevia, spesso molti dolcificanti a base di tale pianta vengono miscelati con altri zuccheri o dolcificanti artificiali per migliorarne il sapore. Mescolandoli con altri ingredienti come destrosio, maltodestrina e saccarosio, però, alcuni prodotti a base di stevia possono fare aumentare i livelli di glucosio nel sangue. È quindi importante leggere attentamente le etichette in fase di acquisto.

Inoltre, è bene precisare come un suo abuso possa comportare alcuni possibili effetti collaterali. Il più comune è sicuramente la diarrea oltre il suo potenziale effetto lassativo. Se si eccede nel suo consumo, potrebbe anche comportare un abbassamento dei valori della pressione del sangue rispetto a quelli considerati normali. Studi condotti in merito, suggeriscono come tale dolcificante sia sicuro nel momento in cui non si superano le dosi consigliate di 4 mg/kg di peso corpore

Qual è il dolcificante che fa meno male?

Oltre la stevia, uno dei dolcificanti che potrebbe essere considerato tra i meno dannosi è l’eritritolo. Anche questo è a basso contenuto calorico e si trova naturalmente in alcuni alimenti, come frutta e verdura. A differenza di altri dolcificanti, l’eritritolo ha un impatto minimo sulla glicemia e sulle calorie totali. Inoltre, non sembra causare gli stessi disturbi gastrointestinali associati ad altri prodotti simili a basso contenuto calorico come il sorbitolo o il maltitolo. Da non sottovalutare è anche lo sciroppo di yacon, estratto dal tubero dell’omonima pianta, che ha un sapore che ricorda quello dei fichi o dell’uva passa, e che si caratterizza per la consistenza densa simile a quella di miele o melassa.

FONTI:

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Le gallette di mais fanno male?
Cibi e bevande

Le gallette di mais non sono pericolose per la salute, a patto di non abusarne e di non mangiarne troppe. Un recente studio ha scoperto, infatti, che il metodo di cottura industriale di tali alimenti può rilasciare delle sostanze potenzialmente cancerogene, che sono davvero nocive per la salute umana solo se questi cibi vengono consumati in quantità troppo eccessive.