Benessereblog Salute Influenza aviaria, a Taiwan il primo paziente infettato dal virus H6N1

Influenza aviaria, a Taiwan il primo paziente infettato dal virus H6N1

E' una donna di 20 anni che ha contratto l'infezione nello scorso mese di maggio

Influenza aviaria, a Taiwan il primo paziente infettato dal virus H6N1

Si pensava che potesse infettare solo gli uccelli, invece il ceppo di influenza aviaria H6N1 è riuscito a colpire anche l’uomo. La prima persona ad essere infettata da questo microbo è una donna di Taiwan di 20 anni, il cui caso era stato segnalato nel mese di giugno. Solo ora però la rivista Lancet Respiratory Medicine ha fornito informazioni dettagliate su quello che è successo.

La paziente è stata ricoverata nello scorso mese di maggio con i classici sintomi dell’influenza: tosse, febbre e mancanza di respiro. In base a questa sintomatologia le è stato somministrato del Tamiflu, un farmaco normalmente prescritto per trattare o per prevenire l’influenza. Dopo il trattamento la donna è stata dimessa.

In seguito i campioni prelevati dalla paziente tramite tampone faringeo sono stati analizzati dai Centers for Disease Control di Taiwan. I medici hanno così identificato un sottotipo di virus dell’influenza A non meglio classificabile. Il successivo sequenziamento del genoma del microbo isolato ha svelato infine che quello con cui la donna aveva a che fare non era altro che il ceppo H6N1 dell’influenza aviaria.

Il ceppo H6N1 è diffuso fra gli uccelli, ma non era mai stato isolato prima d’ora da un organismo umano. Per questo il caso ha destato preoccupazione fra gli scienziati, fino ad oggi convinti che questa forma di aviaria non potesse colpire l’uomo. Ma cosa ha permesso al microbo di compiere il cosiddetto salto di specie? L’ipotesi è che abbia sviluppato la capacità di adattarsi alle cellule umane colpendo un recettore presente nelle vie aeree superiori.

Il nostro report

concludono gli autori dell’articolo apparso su Lancet Respiratory Medicine

evidenzia il continuo bisogno di essere preparati ad una pandemia di un’influenza aviaria imprevedibile e complessa.

Via | Agi

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