Le infezioni ospedaliere si possono contrarre per contatto diretto con una persona infetta, in particolare attraverso le mani, per contatto tramite goccioline mentre si tossisce o starnutisce, per contatto indiretto tramite uno strumento contaminato. E ancora, trasmissione a più persone tramite cibo, sangue, liquidi, disinfettanti infetti o per via area. Sono più comuni in caso di:
- Neonati
- Anziani
- Paziente con altri patologie o infezioni gravi
- Traumi
- Ustioni
- Malnutrizione
- Alterazione dello stato di coscienza trapianti di organo
Quali sono le infezioni ospedaliere più comuni?
Infezioni ospedaliere, quali sono
Secondo i dati resti noti, l’80% delle infezioni ospedaliere riguarda il tratto urinario, l’apparato respiratorio, le ferite chirurgiche e le infezioni sistemiche. Quelle del tratto urinario sono in assoluto le più frequenti, anche se negli ultimi anni questo tipo di infezioni sono in diminuzione insieme a quelle derivanti da ferite chirurgiche, con un conseguente aumento delle batteriemie e delle polmoniti.
La prevenzione è fondamentale, ma purtroppo non tutte queste infezioni si possono prevenire. Ovviamente intervenire sulle problematiche legate all’assistenza dei pazienti che sono ospedalizzati è di prioritaria importanza per ogni struttura ospedaliera, per ridurre drasticamente il numero delle persone che devono fare i conti con le conseguenze delle infezioni ospedaliere. Conseguenze che, in un gran numero di casi, purtroppo, possono anche essere fatali.
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Saline intravenous (iv) drip in a Children's patient hand











