
"A male person pointing at a photography of a liver. XXL size image.Please Note: Photography of liver is my own, liver is some kind of plastic model."
La salute del fegato potrebbe essere collegata al rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri della University of Pennsylvania School of Medicine, secondo cui livelli ridotti di plasmalogeni – una classe di lipidi creati nel fegato, che sono parte integrante delle membrane cellulari del cervello – sono associati ad un maggiore rischio di Alzheimer.
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Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno sviluppato tre indici per misurare la quantità di lipidi legati alla cognizione, al fine di identificare se i livelli ridotti nel flusso sanguigno potessero essere in qualche modo associati ad un aumentato rischio di Alzheimer, a un lieve deterioramento cognitivo (MCI), a una funzione cognitiva complessiva e/o ad altri biomarker di neurodegenerazione collegati alla malattia di Alzheimer.
Il team ha osservato che valori più bassi di plasmalogeni erano associati a una maggiore probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer. Inoltre, alcuni dei livelli ridotti di plasmalogeni erano correlati a un aumento dei livelli della proteina tau nel cervello, un marker del morbo di Alzheimer.
I nostri risultati forniscono una rinnovata speranza per la creazione di nuovi approcci terapeutici e di prevenzione per la malattia di Alzheimer.
spiegano gli autori dello studio
Andando avanti, stiamo esaminando le connessioni tra plasmalogeni, altri lipidi e funzioni cognitive, oltre all’espressione genica nel fegato e nel cervello. Anche se stiamo solo cominciando a scoprire come il fegato, i lipidi e la dieta sono correlati al morbo di Alzheimer e alla neurodegenerazione, si tratta di una scoperta promettente.
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via | ScienceDaily
Foto da iStock