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Il fumo aumenta il rischio di mal di schiena

Fumo e mal di schiena sono strettamente connessi, ed una nuova ricerca lo dimostra!

Il fumo aumenta il rischio di mal di schiena

Il fumo di sigaretta triplica il rischio di mal di schiena cronico, una condizione davvero dolorosa e talvolta invalidante, ma la buona notizia è che per diminuire i sintomi del mal di schiena … è sufficiente gettare via la sigaretta e smettere di fumare. A confermarlo sarebbe stato un nuovo studio, che prova in maniera evidente come il fumo e il dolore cronico – ovvero il dolore che dura per più di 12 settimane – siano strettamente connessi, e per l’esattezza, tale connessione riguarda l’area del cervello associata a dipendenza e ricompensa.

A renderlo noto sarebbe stato Bogdan Petre, membro della Northwestern University Feinberg School of Medicine, in uno studio pubblicato online sulla rivista Human Brain Mapping, e condotto su un campione di 160 adulti con nuovi casi di mal di schiena.

In cinque diversi momenti, nel corso di un anno, è stata eseguita una risonanza magnetica al cervello dei volontari, i quali hanno espresso una valutazione in merito all’intensità del loro mal di schiena, e compilato un questionario in cui si chiedeva quanto fumassero e quali fossero gli altri loro problemi di salute.

Un altro campione di 35 partecipanti sani fungeva da gruppo di controllo, ed i ricercatori hanno monitorato anche un terzo campione, composto da 32 partecipanti con mal di schiena cronico. Ebbene, osservando le analisi raccolte sarebbe apparso evidente che i fumatori soffrivano maggiormente di mal di schiena cronico, e che l’attività tra due aree del cervello – il Nucleus accumbens e la corteccia prefrontale mediale – era molto più forte e attiva nel cervello dei fumatori rispetto a quello dei non fumatori.

Detto questo, se è vero che fumare triplica il rischio di dover fare i conti con il mal di schiena cronico, è altrettanto vero che per ovviare a questo problema la soluzione è molto semplice: gettare via la sigaretta una volta per tutte.

“Abbiamo osservato un drastico calo dell’attività di questo circuito nei fumatori che – di propria volontà – smettono di fumare durante lo studio, tanto che quando hanno smesso di fumare, la loro vulnerabilità al dolore cronico era diminuita”, spiega il dottor Petre.

Insomma, se il rischio di cancro, quello di problemi respiratori e quello di andare incontro a un progressivo deterioramento della salute del proprio corpo, non dovesse essere sufficiente per spingere le persone a smettere di fumare, probabilmente ci riuscirà il rischio di dover fare i conti con il mal di schiena cronico? Noi speriamo proprio di si!

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via | DailyMail

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