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I sette peccati capitali della dieta occidentale

Sette cattive abitudini alimentari da correggere per prevenire malattie metaboliche e tumori.

I sette peccati capitali della dieta occidentale


I sette peggiori difetti dell’alimentazione moderna? Li riassume il dottor Filippo Ongaro sul Fatto Quotidiano. L’elenco dei peccati capitali della dieta occidentale è stato stilato da uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, prima firma Loren Cordain del Department of Health and Exercise Science della Colorado State University.

  1. Partiamo dal consumo eccessivo di zuccheri e cereali raffinati, responsabile di disturbi del metabolismo glicemico. Esagerare con prodotti raffinati, ne parlavamo qualche giorno fa a proposito del riso bianco, accresce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2.
  2. Grassi saturi a go go. Idrogenati e di origine animale perdipiù. Sono i peggiori, responsabili di processi infiammatori nell’organismo. Facciamo invece un uso troppo esiguo di grassi polinsaturi, come quelli contenuti nel pesce, utili per mantenere sani il cuore ed il cervello.
  3. Puntiamo troppo sui carboidrati per nutrirci e, vedi punto 1, non facciamo distinzione tra integrali e raffinati. Una distinzione che invece è determinante per mangiare sano.
  4. Consumiamo poca frutta e verdura. Ci manteniamo al di sotto delle cinque porzioni giornaliere consigliate e questo ci causa un deficit di vitamine e sali minerali fondamentali per l’organismo quanto, se non addirittura più, degli altri nutrienti.
  5. Mangiamo troppi alimenti di origine animale. Questo altera l’equilibrio acido/base che va mantenuto stabile con un maggiore apporto di frutta e verdura rispetto a grassi e proteine animali.
  6. Troppo sodio nella dieta. Il sale si nasconde negli alimenti preconfezionati. Occorre controllare le etichette e ridurre anche quello aggiunto ai piatti fatti in casa.
  7. Poche fibre. E ancora una volta torniamo al punto 1 che a questo punto, appare evidente, è il difetto peggiore tra quelli elencati: mangiamo troppi cereali raffinati a discapito di quelli integrali che contengono un apporto più alto di fibre e che sarebbero dunque da preferire.

Intervenire su queste cattive abitudini alimentari ridurrebbe drasticamente il rischio di numerose malattie metaboliche, come il diabete, ma anche le probabilità di insorgenza di diversi tipi di tumori. Già, perché il cancro, in almeno il 30% dei casi, è legato in qualche modo a quello che mangiamo.

Foto | Flickr

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