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Eritema da pannolino: immagini per riconoscerlo

L'eritema da pannolino è caratterizzato da arrossamento e irritazione cutanea nella zona coperta da questo. La pelle appare rossa, talvolta gonfia o calda al tatto. Il bambino potrebbe mostrare disagio, piangere durante il cambio del pannolino o grattarsi nella zona interessata. In alcuni casi, potrebbero comparire piccole lesioni o vesciche. Riconoscere questi segni è cruciale per identificare il disturbo e consentire interventi tempestivi volti a risolvere il disagio.

Eritema da pannolino: immagini per riconoscerlo

Fonte immagine: iStock

L’eritema da pannolino è una comune irritazione cutanea che colpisce molti neonati e bambini piccoli, ma come riconoscerlo per distinguerlo da eventuali altre patologie? Tale fastidioso disturbo può causare disagio nei piccoli e preoccupazione nei genitori. In questo articolo, analizziamo le immagini che lo ritraggono per sedare ogni dubbio, ed analizziamo come prevenirlo e trattarlo in modo efficace.

Cos’è l’eritema da pannolino?

Niente di troppo preoccupante. Noto anche come dermatite da pannolino, le immagini reperibili sul web la mostrano come un’infiammazione della pelle nella zona coperta da quest’ultimo. Le sue cause più comuni includono il contatto prolungato con umidità, feci e urina, che irritano la già delicata pelle dei bimbi, unitamente al sudore che si sviluppa in questa zona ed allo sfregamento del pannolino con questa. Solitamente compare intorno ai 5 mesi di vita, quando il piccolo è in grado di mantenersi seduto da solo.

Tipici di questa condizione sono la pelle arrossata, irritata e talvolta gonfia, con disagio, prurito e non ultimo dolore. Nonostante rappresenti una situazione generalmente transitoria, bisogna non sottovalutarla per il rischio ad essa legato, niente affatto basso, di complicanze infettive legate a batteri o funghi.

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Cosa mettere per eritema da pannolino?

Per trattarlo, è fondamentale mantenere l’area asciutta e pulita. Lavatela frequentemente con acqua tiepida e detergenti delicati, ma asciugatela perfettamente una volta effettuata l’operazione. Cambiate frequentemente il pannolino e lasciate il bambino senza questo per brevi periodi, in modo da aiutare a ridurre l’umidità. Utile può essere anche l’applicazione di una crema protettiva o di una barriera a base di ossido di zinco, perfetta per creare uno strato protettivo sulla pelle e ridurre il contatto con feci e urina. Non eccedete, invece, con l’applicazione dei corticosteroidi topici.

Come riconoscere la dermatite da pannolino?

L’eritema da pannolino, le immagini in questo articolo lo mostrano, è riconoscibile per l’arrossamento e l’irritazione cutanea nella zona suddetta zona. Basta osservare la pelle per valutarne il rossore, il calore al tatto e, in casi più severi, piccole lesioni o vesciche. Se il bambino sembra agitato, piange durante il cambio del pannolino o mostra segni di prurito nella zona, potrebbe essere indicativo di tale patologia.

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Quanto dura la dermatite da pannolino?

La sua durata può variare da bambino a bambino e dalla gravità dell’irritazione. Nei casi più lievi può migliorare entro pochi giorni con le giuste cure e un’adeguata prevenzione. In situazioni più gravi, potrebbe essere necessario più tempo per risolverla completamente. Consultate un pediatra o un medico per ricevere ulteriori consigli sui trattamenti più adatti nel singolo caso.

In conclusione, l’eritema da pannolino è un problema comune che può causare disagio ai neonati e ai bambini piccoli. La prevenzione attraverso il cambio frequente e l’uso di creme protettive è fondamentale. Riconoscere i sintomi e adottare misure tempestive per trattare l’irritazione può aiutare a mantenere la pelle sana e a scongiurare complicazioni.

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