
Leggere e scrivere aiutano a proteggere il nostro cervello dal rischio di demenza. Questo è ciò che è emerso da un recente studio condotto dai membri della Columbia University Vagelos College of Physicians and Surgeons di New York e pubblicato sulle pagine della rivista Neurology, i cui autori hanno arruolato un campione di quasi 1000 persone con un’età media 77 anni, tra cui 237 analfabeti.
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All’inizio dello studio, il 35% dei partecipanti classificati come analfabeti soffriva già di demenza, contro il 18% dei partecipanti che invece erano in grado di leggere e scrivere. A distanza di quattro anni dall’inizio dello studio la percentuale di analfabeti con demenza era del 48%, contro il 27% delle persone che invece sapevano leggere e scrivere.
A conti fatti sembra che, a parità di condizioni come l’età, il sesso, lo stato socioeconomico e la salute cardiovascolare dei soggetti esaminati, le persone analfabete correrebbero un rischio di demenza quasi tre volte maggiore rispetto a quello riscontrato nelle persone che sanno leggere e scrivere. Ma a cosa sarà dovuta questa particolare associazione? A spiegarlo sono gli stessi autori dello studio, che ricordano:
Essere in grado di leggere e scrivere consente alle persone di intraprendere un maggior numero di attività che coinvolgono le risorse mentali, come leggere il giornale o aiutare i nipoti coi compiti a casa. Precedenti studi hanno dimostrato che tali attività si associano a un rischio ridotto di demenza. Il nostro lavoro fornisce nuove prove del fatto che leggere e scrivere potrebbero essere fattori importanti per mantenere il cervello sano.
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via | Ansa
Foto da Pixabay