
Si parla di ernia iatale quando una parte dello stomaco scivola sopra il diaframma, spostandosi dalla cavità addominale a quella toracica attraverso un’apertura del diaframma. I sintomi da riconoscere per diagnosticarla sono molto simili a quelli di un normale reflusso gastroesofageo: un forte bruciore di stomaco dovuto al passaggio inverso dei succhi gastrici necessari alla digestione, e in più dolori addominali, rigurgiti acidi, diarrea o stipsi, vomito e alitosi.Non è una patologia grave e si cura modificando il proprio stile di vita a favore di un’alimentazione più sana e leggera: è utile spezzare i pasti in piccoli spuntini frequenti, in modo da facilitare la digestione dei cibi, e masticarli molto. Siccome il problema del reflusso può essere aggravato dalla posizione orizzontale che si assume a letto, è indicato consumare l’ultimo pasto almeno due ore prima di andare a dormire.
Tenendo presente che ogni persona reagisce agli alimenti in modo diverso, a seconda delle proprie tolleranze e capacità digestive, ecco un breve compendio di cosa mangiare in caso di ernia iatale:
- banane
- mele
- fagiolini
- piselli
- carote
- broccoli
- cereali integrali
- latte parzialmente scremato o scremato
- yogurt magro
- pochi formaggi e non grassi, come la ricotta
- carne magra
- pesce magro
- patate
Naturalmente questi cibi andranno cucinati in modo leggero: con l’ernia iatale, come col reflusso e il bruciore di stomaco, vanno evitate le cotture prolungate e ricche di grassi, le fritture e le salse elaborate. Bisogna evitare di speziare troppo i cibi, specialmente con curry o peperoncino che possono aggravare il bruciore di stomaco, e preferire condimenti a crudo con un filo d’olio ed erbe aromatiche che facilitino il processo digestivo, come il finocchio e il cardamomo.
Via | Medicina360
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