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Coronavirus, impresa emiliana inventa il moltiplica-respiratori per le terapie intensive

Per fronteggiare il Coronavirus un'impresa emiliana ha inventato il moltiplica-respiratori polmonari, per raddoppiare i posti in terapia intensiva.

Coronavirus, impresa emiliana inventa il moltiplica-respiratori per le terapie intensive

L’aggravarsi dell’epidemia da Coronavirus in Italia ci pone di fronte a disagi e preoccupazioni mai viste, i posti in ospedale si stanno esaurendo e non ci sono sufficienti letti in terapia intensiva, dove vengono ricoverati i pazienti che non sono in grado di respirare da soli. Oltre all’emergenza mascherine, il grande problema di questi giorni sono i ventilatori polmonari che tengono in vita i pazienti gravi e che sono troppo pochi per fronteggiare l’emergenza. Una buona notizia arriva da un’impresa emiliana che è riuscita a creare un dispositivo per utilizzare un ventilatore polmonare per più pazienti.

Una notizia bellissima che dà un aiuto concreto nei reparti più complicati dove si lotta tra la vita e la morte e dove la mancanza di attrezzature adeguate condanna inesorabilmente il paziente. Questo circuito innovativo è stato inventato in appena 72 ore dal dottor Marco Ranieri, ordinario dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, insieme a di colleghi lombardi, e poi prodotto dall’azienda di Mirandola Intersurgical.

I primi prototipi sono stati testati all’ospedale Sant’Orsola di Bologna e sono perfettamente funzionanti, in pratica permettono di raddoppiare i posti in terapia intensiva e la respirazione assistita e permetteranno di salvare tante vite. Nei prossimi giorni saranno ordinati altri dispositivi e poi verranno distribuiti nei vari ospedali a partire da Parma e Piacenza, le due città emiliane più colpite dalla proliferazione del virus.

Il commissario regionale Sergio Venturi ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Sergio Venturi]”Una notizia che ci riempie di orgoglio. Un’impresa di Mirandola in sole 72 ore ha fornito il primo prototipo che è già stato testato dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna: funziona, e nei prossimi giorni saremo in grado di fare gli ordinativi, destinando la strumentazione alle province più colpite dal virus. Una collaborazione straordinaria tra clinici e industria che metterà a disposizione del sistema sanitario un dispositivo preziosissimo in grado di raddoppiare i posti in terapia intensiva. Non solo, in questo modo daremo anche ad altri Paesi, che ci guardavano con scetticismo e che hanno avuto più tempo di noi per affrontare l’emergenza, un prodotto dell’ingegno della nostra comunità”.
[/quote]

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha aggiunto: [quote layout=”big” cite=”Stefano Bonaccini]”È davvero una notizia straordinaria, che dice tanto della nostra terra. Ci siamo sempre rialzati, e lo faremo anche questa volta. Insieme. È uno strumento che potrebbe rivelarsi fondamentale per moltiplicare i posti letto in terapia intensiva, già nei prossimi giorni ordineremo quelli necessari e i primi saranno inviati nelle province dove la situazione è più critica”, in primis Parma e Piacenza“.[/quote]

Via | repubblica
Foto | Pixabay

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