
Depressione natalizia: qualche giorno fa abbiamo pubblicato i consigli dell’esperto per riuscire ad affrontare l’angoscia che ci assale quando si avvicinano le feste di Natale. A volte il malumore e l’apatia sono causati o aggravati dalla mancanza di luce naturale. Per alcuni, infatti, il Christmas blues si va a sommare al disturbo affettivo stagionale, una sindrome provocata da una produzione insufficiente di serotonina nel nostro organismo. La vitamina D ĆØ fondamentale per riuscire a generare l’ormone della felicitĆ .
A volte, perĆ², la depressione e la mancanza di luce non sono i principali responsabili della nostra avversione per le feste. Complice la crisi economica che tronca sul nascere il mito del Natale festa di abbondanza, la mancanza di tempo per scegliere i regali, i prezzi sempre piĆ¹ alti di… tutto, diciamo che anche Babbo Natale potrebbe perdere lo spirito natalizio in questo momento.
Scherzi a parte, lo psicologo Ilse Terblanche, sulle pagine di Health24, spiega che per molti il Natale ĆØ il periodo piĆ¹ stressante dell’anno, con livelli di pressione sia sociale che finanziaria alle stelle. Pensate che in tanti preferirebbero lavorare piuttosto che dover sfaccendare a casa. C’ĆØ chi lavora fino alle 20 del 24 dicembre, ma deve comunque trovare il tempo di fare i regali, di prepararsi all’arrivo dei parenti, chi disputa con il partner su dove e con chi trascorrere le feste.
Poi c’ĆØ chi fa fatica, perchĆ© ĆØ stanco fisicamente e mentalmente, a trovare divertente la corsa ai regali, le tombolate e i tour de force enogastronomici in famiglia, la compagnia forzata dei parenti di quarto grado. Tutto questo rosso, poi, non fa che accrescere l’ansia, cosƬ come le luci puntate contro ed il riscaldamento a mille dei centri commerciali che soffoca e fa sentire in trappola.
A questo si aggiunge quel sentirsi in colpa ed anche un po’ marziani, perchĆ© tutti sono piĆ¹ buoni a Natale, chi non ama il Natale, chi non si diverte a Natale? Molti piĆ¹ di quanti crediamo, in veritĆ . Cerchiamo di dare un volto piĆ¹ umano e meno frenetico al Natale. Scriviamo dei bigliettini personalizzati per fare gli auguri, piuttosto che acquistare regali a caso dal cestone delle offerte dell’ipermercato, non sentiamoci in dovere di divertirci o di compiacere gli altri ad ogni costo e se proprio non possiamo sottrarci a delle convenzioni che detestiamo, cerchiamo di limitarle ad una cerchia ristretta di persone: i nostri affetti piĆ¹ cari. Non sarĆ certo azzeccare il regalo giusto per un conoscente che vediamo una sola volta all’anno a fare di noi delle persone felici e migliori.
Se siamo vittime del perfezionismo e ci stressiamo affinchĆ© tutto sia perfetto, dalla cena alla casa linda ed ordinata, proviamo a delegare qualche responsabilitĆ ed a farci aiutare. Chiedere ad un amico che viene a cena di arrivare un po’ prima, per darci una mano con gli antipasti, farĆ felice lui e noi e ci darĆ l’occasione per trascorrere del tempo insieme, in tutta tranquillitĆ , prima che arrivino gli altri ospiti.
Vostra suocera vi stressa ed alza le sopracciglia con disapprovazione per un granello di polvere? Non prendetevela, sorridete, spiegatele che non avete avuto tempo di lustrare l’ultimo ripiano della libreria, perchĆ© lavorate tutto il giorno e non siete wonder woman, dopodichĆ© mettetele in mano uno straccio. Se ĆØ vero che a Natale sono tutti piĆ¹ buoni, sarĆ certamente felice di aiutarvi.
La soluzione piĆ¹ drastica, per i casi disperati, ĆØ la fuga dal Natale: prenotare una vacanza dalla vacanza. Per non dovervene pentire tutto il tempo e rovinarvi il divertimento, fatelo solo se siete (o per una volta vorreste essere) tipi sopra le righe che non si preoccupano di apparire folli o di cosa pensano gli altri. Le tradizioni sono importanti ma non esiste un solo modo di celebrare il Natale. Seguite il consiglio di Charles Bukowski, accendetevi, davvero:
Ć Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre piĆ¹ intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.
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